Aggiornato il 4 Maggio 2023
Innanzitutto iniziamo col dire che, dopo l’abolizione delle tariffe, le due diciture, diritti e onorari, sono state sostituite da un’unica voce “compensi” in cui vanno descritte e quantificate, le prestazioni che sono di fatto, l’importo dovuto all’avvocato.
IMPORTANTE: nella prassi l’onorario (diritti o compensi sono la stessa cosa) è molto importante perché questa voce perché è quella che si discute con il cliente o, se colui che legge è un cliente, è il valore che vi sta chiedendo il professionista che vi ritroverete nella prima riga della fattura.
In aggiunta al compenso, la legge 247 del 2012 ha stabilito che all’avvocato è dovuta una somma di “rimborso spese forfettario” pari al al 15% dei compensi. La somma relativa al rimborso spese forfettario è soggetta a IVA e a CCF (Contributo Cassa Forense).
La voce “anticipazioni” riguarda invece le spese che l’avvocato ha dovuto sostenere per il proprio cliente, ad esempio i pagamenti di spese di trascrizione, le spese di bollo, ecc. Queste spese oltre a dover essere debitamente comprovate, non concorrono ad aumentare la base imponibile al calcolo dell’IVA.
Alla voce “altre spese” vanno inserite le spese sostenute dall’avvocato che non rientrano nella voce precedente, come ad esempio le spese di trasferta. Queste spese sono assoggettate a IVA e a CCF.
Il “CIPA” è il Contributo Integrativo Previdenza Avvocati pari al 4% sui compensi e sulle spese imponibili, ed è la voce che riguarda i contributi che per legge sono a carico del cliente. Il CIPA una volta incassato, viene versato dall’avvocato alla cassa previdenziale.
La “ritenuta d’acconto” è la voce da inserire in fattura se il cliente è in possesso di partita IVA, pari al 20% dell’imponibile, la ritenuta d’acconto dovrà essere versata allo stato e previa attestazione dell’avvenuto pagamento, confermare all’avvocato la detrazione della stessa dalle proprie tasse. A tal proposito leggi anche articoli di approfondimento su come funziona la ritenuta d’acconto.
Elementi minimi che deve contenere una fattura
Nel seguito gli elementi che deve contenere obbligatoriamente la fattura;
- Numero che deve essere progressivo e con cronologia annuale;
- Denominazione delle parti contraenti tra cui è effettuata l’operazione, nonché i dati di un eventuale rappresentante fiscale, qualora sia presente;
- Indicazione del cedente o prestatore del servizio deve indicare obbligatoriamente il proprio numero di partita Iva;
- Natura, qualità e quantità dei beni ceduti e dei servi prestati;
- Corrispettivo della cessione, in moneta anche diversa dall’euro;
- Base imponibile;
- Valore normale dei beni ceduti a titolo di sconto e abbuono o premio;
- Aliquota iva applicabile o eventuali titoli di esenzione;
- Ammontare dell’iva con arrotondamento al centesimo;
- Numero di partita iva obbligatorio anche a carico del committente;
- In caso di firma elettronica anche la firma digitale.
Esempi di fatture
Per capire meglio di seguito due esempi di fatture, con l’elenco delle voci descritte e il calcolo dell’IVA.
Il primo riguarda una fattura da 2.000,00€ emessa da un avvocato a un soggetto senza partita IVA, senza spese esenti:
- Competenze: 2.000,00€
- Rimb. Spese forfettario 15%: 300,00€
- subtotale: 2.300,00€
- CIPA 4%: 92,00€
- Imponibile IVA: 2.392,00€
- IVA 22%: 526,24€
- Totale: 2.918,24€
Il secondo esempio riguarda una fattura da 2.000,00€ emessa a un soggetto con partita IVA, con 200 euro di spese esenti:
- Competenze: 2.000,00€
- Rimb. Spese forfettario 15%: 300,00€ (15% di 200)
- subtotale: 2.300,00€
- CIPA 4%: 92,00€ (4% di 2.300)
- Imponibile IVA: 2.392,00€
- IVA 22%: 526,24€ (22% di 2.392)
- Spese esenti: 200,00€ (valore ipotizzato)
- Totale: 3.118,24€
- Ritenuta d’acconto 20%: 478,40€ (20% di 2.392)
- Netto da pagare: 2.639,84€ (3.118,24-478,40)
Modalità di fatturazione
E’ bene ricordare che la fattura degli avvocati deve essere emessa al momento conclusivo dell’erogazione del servizio o al più al momento del pagamento. A tal proposito però vi consiglio di leggere l’articolo dedicato proprio alla fatturazione.
Lo stesso vale anche nel caso di acconti in base allo stato di avanzamento della pratica, causa o azione di recupero per fare un esempio.
Molti però nella prassi sono restii ad emettere fatture perché spesso sostengono che non vengono pagati dai propri clienti e così facendo si trova a dover anticipare l’Iva così all’erario. Per questo nella prassi si è soliti o farsi pagare prima oppure emettere una avviso di parcella o nota informale, sul quale deve essere scritto che il documento non costituisce fattura e dove non viene identificata A tal proposito leggi anche articolo di approfondimento su Avviso di Parcella e differenza con fatture
Calcolo dello scorporo IVA
Se invece si desidera determinare il valore imponibile di un bene o di un servizio di prestazione, come ad esempio quello dell’onorario di un avvocato, cioè quello del valore sottoposto all’imposta, si deve eseguire lo scorporo dell’IVA.
Lo scorporo dell’IVA è il procedimento di calcolo attraverso il quale si riesce a determinare il valore imponibile dell’onorario, partendo dal prezzo di una fattura IVA compresa.
Se da una parte lo scorporo dell’IVA è l’operazione relativamente utile per il privato, diventa fondamentale per tutti coloro che in possesso di partita IVA, tramite lo scorporo riescono ad individuare il costo effettivo pagato al fornitore del servizio.
In sostanza quando ci dicono che il costo di una fattura è di 2.000,00€ IVA compresa, grazie al calcolo dello scorporo dell’IVA si determina qual’è esattamente la cifra che entra in tasca a chi emette la fattura. Nello specifico nel caso di pagamento di una fattura dell’avvocato, è il calcolo per determinare quant’è il costo dell’IVA e qual’è il costo effettivo dell’onorario dell’avvocato.
Di seguito vediamo come effettuare il calcolo di scorporo dell’IVA, ma prima di tutto capiamo quali sono i tre dati da tenere in considerazione.
Partendo dal costo lordo complessivo di una fattura sappiamo che questa è fondamentalmente divisa in tre parti:
- la base imponibile, ovvero il costo di una spesa o di un servizio al netto dell’IVA
- la percentuale d’imposta da pagare sul servizio
- la somma della base imponibile e dell’IVA
Proporzione per il calcolo dello scorporo dell’IVA
Per calcolare l’IVA conoscendo il costo lordo di un servizio si deve eseguire una proporzione.
Supponiamo che X sia il tasso da applicare (aliquota IVA), Y sia la somma sulla quale viene calcolata l’IVA e che Z sia il valore totale.
– la proporzione è 100 : X = Y : Z
– da cui 100 : (100+X) = Y : (Y+Z)
Esemplificando: pensiamo di pagare una fattura 200,00€ IVA inclusa con aliquota IVA del 22% sul servizio.
– applichiamo 100 : (100+22) = Y : (200)
L’incognita in questo caso è rappresentata da Y ovvero dal prezzo senza IVA:
Y = (100×200)/122 = 163,93
Quindi il prezzo del servizio escluso IVA al 22% è di 163,93€ e sottraendo dal totale l’importo ottenuto, si determina il costo dell’IVA, cioè 36,07€.
In rete esistono una serie di siti in cui è possibile ottenere automaticamente lo scorporo dell’IVA sia gratuitamente che a pagamento, ad esempio questo
Se conoscete invece un po’ l’utilizzo di Excel potete anche provare con il foglio di calcolo qui sotto dedicato alla fatturazione
Leggi anche:
Calcolo Sanzioni per omessa o ritardata fatturazione
Domande e risposte sulla fatturazione elettronica tra privati e verso PA
Nell’articolo troverai tante domande e risposte (FAQ) sull’argomento e che di volta in volta si aggiornerà in funzione dei quesiti che pongono i lettori.
Guida alla Fatturazione elettronica
Nel post troverete la spiegazione pratica e sintetica dell’iscrizione al nuovo portale dell’agenzia delle entrate creato per la generazione, trasmissione e conservazione delle fatture elettroniche oltreché alle agevolazioni fiscali previste dal legislatore se deciderete di inviargli tutto (intendo fatture attive e passive) e subito.
Spero di esservi stato utile :-)
http://www.tasse-fisco.com/societa/fattura-falsa-rischio-sanzione-penale-accertamento-multa/34834/
La vedo dura fare ricorso ad un avvocato,la mia esperienza, invece è che per un aiuto per scrivere una lettera un compenso di €362 senza un appoggio legale
Si lo fanno alcuni, ho già sentito questa pratica subita da alcuni clienti. Lo segnali all’Ordine del Avvocati così gli passa la voglia di fare il furbetto. Per cose di questo genere cielo la radiazione per cui non so quanto convenga all’avvocatuccio da 4 soldi non pagare 2000 euro di imposte in più. Dovrebbe però avere qualche scambio di email in cui dimostra che il compensa era quello. IN caso contrario paghi l’avvocato solo quanto fattura veramente.
L’assicurazione deve pagare lei e non l’avvocato a meno che l’avvocato non si faccia nominare distrattario dal giudice ma considerando la peracottagine di questo avvocato dubito che l’abbia fatto per cui l’assicurazione ha fatto bene a pagare a lei le spese legali.
Salve, io sono reduce di un incidente stradale e io ho’ avuto ragione. Ho’ avuto il risarcimento il mio avvocato ha voluto il 10%100 di €76000 e giusto che io abbia pagato il mio avvocato? Non stava all’assicurazione pagare? Poi l’avvocato a voluto i contanti? E mi ha fatto solo una fattura o dopo 3 mesii era di solo €600,00. Che doveva essere di € 7400 Io li ho’ detto di farmi una fattura giusta ma lui non mi ha risposto,. ora io non ho’ parole, sono rimasto molto male e molto arrabbiato.l’avvocato mi ha proprio truffato. Ora lui può richiedere anche la parcella dall’assicurazione. Cosa posso fare io ora? Per fare ricorso Contro il mio avvocato?