I casi che si possono presentare con clienti esteri
Si devono fare principalmente due distinzioni ossia il caso in ci le prestazioni siano dentro o fuori l’europa e se siano emesse verso soggetti titolari di partita Iva (quindi Europei) o privi di partita Iva (al 99% persone fisiche).
Il principale riferimento normativo è contenuto nell’articolo 7 del DPR n.633/1973 o Testo IVA che riguarda proprio la territorialità dell’imposte per operazioni verso e dall’estero rispettivamente rese o ricevute.
La regola generale prevista dal DPR IVA per le operazioni B2B – Business to Business ossia tra soggetti “Business“, ci dice che nel caso di prestazioni di servizi generiche l’operazione si considera rilevante fiscalmente ai fini Iva (ossia leggetela come “l’IVA si paga“), nel luogo in cui è stabilito il committente.
Nel caso di operazioni B2C – Business to Consumer la regola generale vuole l’operazione si considera rilevante nel luogo in cui è stabilito il prestatore del sevizio.
Prestazioni di servizi erogate a soggetti Europei titolari di partita Iva
Stiamo parlando di vendite dirette quindi sia a imprenditori residenti in Europa sia fuori e sia Società. Parlo di imprenditori perchè mi rifaccio genericamente al concetto di titolare di partita IVA. Lo stesso ragionamento vale quindi a tutti i clienti “Business“. In questo caso dovrete emettere fattura senza applicazione dell’Iva in base al disposto contenuto nell’articolo 7-ter del DPR 633 del 1972 o anche Testo Unico Iva eccetto i casi particolari che vedrete nel seguito.
Da specificare che dovete compilare il nuovo modello Intrastat (o comunicazione polivalente come la chiamano alcuni).
Nel gergo tecnico parleremo di operazioni “B2B – business to business “ma in questa sede per ora poco importa.
Prestazioni di servizi erogate a soggetti Europei NON titolari di partita Iva
In questo caso invece stiamo parlando sempre di prestazioni di servizio ma rese a persone fisiche, non titolari di partita IVA o che, pur avendola acquistano il servizio per la propria persona. Potrebbe anche essere il caso che in alcuni paesi europei esistano delle situazioni o regimi che consentano di non aprire la partita Iva pur effettuando attività continuative ed abituali. In questo caso valgono i chiarimenti offerti dall’agenzia delle entrate e ed in assenza dei quali a mio avviso potete domandare al vostro commercialista o stesso all’agenzia delle entrate e se proprio nessuno vi sa rispondere inseritele cautelativamente nell’Intrastat onde evitare sanzioni per omessa indicazione.
In calce all’articolo troverete comunque l’articolo di approfondimento dedicato anche alle deroghe alla regole generale previste per particolari categorie di servizi.
Nel gergo tecnico parleremo di operazioni “B2C – business to consumer” ma in questa sede per ora poco importa.
Prestazioni di servizi erogate a soggetti Fuori dall’Europa titolari di partita Iva
In questo caso la differenza principale è che non applicherete l’Iva in fattura in quanto il soggetto extra europeo non sa neanche cos’è e non la deve pagare ma il simpatico legislatore Europeo la vuole per cui sarete voi obbligati ad autofatturarvi per versarla. Questo vale sia nel caso di soggetto titolare di partita Iva sia privo di questa. L’altra differenza rispetto al caso sopra è che non dovrete compilare il modello Intrastat in quanto per le prestazioni rese a soggetti residenti fiscalmente fuori dall’europa non dovranno essere annotate nel modello Intrastat.
Prestazioni di servizi erogate a soggetti Fuori dall’europa NON titolari di partita Iva
Valgono le considerazioni del punto precedente.
La fatturazione al cliente Extra UE: applicazione della ritenuta e dell’IVA?
La fatturazione al cliente extra UE non dovrà naturalmente riportare la ritenuta d’acconto e nemmeno l’IVA in quanto non è soggetta ad IVA tuttavia dovrete applicare il contributo previdenziale per esempio quello alla cassa previdenziale di vostra appartenenza.
Fatturazione a Cliente Europeo
In questo caso dovrete verificare in base alla tipologia del servizio quale paese si ritiente soggetto ad Iva aiutandovi anche con alcuni casi indicati nel seguito che vi diranno quale paese deve versare l’Iva.
Esempi di servizi svolti in Europa: chiarimenti sull’IVA
- Prestazioni di consulenza di avvocati, commercialisti, ingegneri, studi professionali, o fornitura di informazioni o simili rese a soggetti titolari di partita iVa residenti in Europa non sono soggette ad Iva in Italia.
- Prestazioni di consulenza di avvocati, commercialisti, ingegneri, studi professionali, o fornitura di informazioni o simili rese a soggetti NON titolari di partita IVA residenti in Europa sono soggette ad Iva in Italia per cui dovrete versare voi Iva in Italia.
- Prestazioni di consulenza di avvocati, commercialisti, ingegneri, studi professionali, o fornitura di informazioni o simili rese a soggetti non residenti in Europa sono soggette ad Iva in Italia per cui dovrete versare voi Iva in Italia e valgono gli adempimenti visti sopra.
Lo stesso trattamento fiscale declinato nei tre punti precedenti vale nel caso di cessione e concessione di diritti di autore, diritti di licenza, marchi di fabbrica e di commercio.
Prestazione relative a Immobili
In questo caso si fa riferimento al luogo di ubicazione del bene immobile per capire il paese che è soggetto al versamento dell’Iva per cui se l’immobile è situato in italia l’Iva dovrà essere pagata da voi in Italia altrimenti se è fuori non applicherete l’Iva in fattura.
Categorie particolari di prestazioni di servizi
Nel caso di attività culturali, scientifiche prestazioni sportive, educative ricreative, fiere o accessorie a queste avremo come indicatore per individuare il paese soggetto ad Iva quello di materiale svolgimento dell’attività. Il paese dove viene svolta l’attività sarà quello in cui si versa l’Iva.
Prestazioni occasionali verso l’estero e ritenuta d’acconto
In questo caso come potrete immaginare non applicherete la ritenuta in fattura in quanto il cliente estero sarebbe impossibilitato a versarla per cui dovrete emettere una semplice ricevuta fiscale in cui indicherete il totale del compenso che vi dovrà saldare per intero.
Facsimile di ricevuta Fiscale
Intestazione con i vostri dati anagrafici e quelli della controparte
Mario Rossi
Via Cavour, 1
00100 Roma (RM)
Tel. 06 XXXXXXX
Codice Fiscale
Spett.le Alfa
Società XXXXX
Indirizzo
Partita IVA e altri rif. fiscali XXXXXXXXXX
Ricevuta fiscale n. 1 del 01/01/2013
Io sottoscritt_________ nato a ________ il __________ e residente a ________
in via ________________________ al n. ________________________
RICEVO
la somma di € 100,00 (importo al lordo delle imposte) quale compenso per prestazione occasionale per il lavoro di _________________ eseguito nel periodo ____________
Compenso 100 euro
Netto a pagare 100 euro
Pagamento da effettuarsi a mezzo bonifico:
Istituto di credito:________________________
IBAN:_________________________________
Conto intestato a:________________________
Data e Firma
Per l’approfondimento della prestazione occasionale potete leggere la guida alla prestazioni occasionali
Come capire quale è la residenza fiscale del nostro cliente Potete leggere la guida all’individuazione della residenza fiscale.
Fatturazione a clienti italiani
Vediamone alcuni esempi anche se vi ricordo che potete leggere anche la Guida alla fatturazione a clienti italiani
Entro quando emettere fattura
Il momento di emissione della fattura è uno degli aspetti più complessi oltrechè essere anche uno di quelli soggetti a sanzione amministrativa per cui potete leggere l’apposito articolo di approfondimento per rispondere alla domanda su Entro quando emettere la fattura
Errori con lo split payment
Novità: Errori nella fatturazione con split Payment come fare il ravvedimento operoso: leggi l’articolo gratuito riportante la tabelle per il calcolo delle multe ridotte
Sono persona fisica. Se emetto ricevuta fiscale di 100€ ad azienda comunitaria (svezia) per prestazione occasionale senza ritenuta d acconto quanto costerà la mia prestazione al cliente?
A memoria quando avevo p.iva se non l avessi indicata sarebbe costata il 25% in più. Grazie
SOCIETÀ ITALIANA PRESTA SERVIZIO A SOCIETÀ FRANCESE EMETTE FATTURA CON IVA O SENZA, PER FAVORE HO UN DUBBIO, IN ITALIA LA MIA SOCIETÀ NON DEVE VERSARE IVA ?
se è nel regime ordinario sconta la tassazione per scaglioni Irpef che partono dal 23% per redditi inferiori a 15 mila euro per poi salire.
Quali tasse pago su una fattura emessa senza iva ad un cliente estero?
No per cui se vuole avere spiegazioni dovrebbe specificare ciclo di vita del prodotto (dalla fabbricazione alla vendita) in modo da poterla indirizzare meglio
Le stesse regole si applicano alla cessione di beni?
Dovrebbe qualificare anche la tipologia di operazione e verificarne il trattamento alla luce dell’articolo 7 e ss del DPR 633 del 1972 per individuarne la territorialità
Sono un professionista con p.Iva tedesca e svolgo delle attività professionali ad un Ente pubblico non economico con sede in Italia, ente non soggetto a Iva Split e con solo C. Fiscale .
Come mi devo regolare ai fini Iva per l’emissione della Fattura ?