Aggiornato il 4 Maggio 2023
Vediamo come si fa ad aprire la partita Iva quali modelli e come si fa in pratica a compilarli e presentarli per dare alcuni chiarimenti e risposte alle vostre domande. Abbiamo introdotto coloro i quali vorrebbero iniziare a lavorare e aprire la propria attività di lavoro autonomo (partita IVA) scrivendo diversi articoli, vediamo i principali ed i passi da seguire:
Voglio aprire una partita IVA, cosa devo fare?
Questa guida è dedicata ai primi passi verso la libera professione o all’avvia dell’attività di lavoro autonomo in cui abbiamo descritto principalmente quali erano le informazioni da produrre, dove recarsi, come compilare ed inviare la modulistica per l’iscrizione, togliendo diversi dubbi a chi in questi anni ha letto gli articoli sul sito con l’intenzione prima o poi di aprire una partita Iva.
Questo non significa che se l’attività di lavoro autonomo procede per il verso giusto non potrete avviare successivamente una vostra impresa che potrà essere costituita mediante società di persone o società di capitali. Procediamo però come sempre con la politica dei piccoli passi per cui vediamo cosa fare per aprire la partita Iva e tutto quello che c’è da sapere per avviare l’attività.
Scelta del regime fiscale iniziale
Inutile dirvi che all’inizio l’apertura del regime fiscale agevolato forfettario dei contribuenti minimi rappresenta un indubbio vantaggio fiscale per via dell’imposta sostitutiva che pesa solo per il 5% sul reddito imponibile e anche per via della riduzione del NOVITÀ leggete l’articolo dedicato al NUOVO regime forfettario dei contribuenti minimi. Tuttavia potrebbe non esserci sempre la convenienza fiscale come per esempio nel caso di attività libero professionali che necessitano di investimenti iniziali le cui deduzioni potrebbero non essere sfruttate per abbattere il reddito imponibile per via del fatto che pagando un’imposta forfettaria i costi sono quasi tutti indeducibili dal reddito imponibili. Capite bene che attività che necessitano di macchinari o attrezzature da comprare fin da subito potrebbero farvi perdere tutto il beneficio fiscale. A tal proposito ho scritto proprio un articolo gratuito con dedicato alla Convenienza del regime forfettario dei minimi, degli esempi numerici per farvi capire che il regime non sempre conviene fiscalmente
Individuazione del codice ATECO ISTAT
Come leggerete poi nell’articolo sui minimi diviene determinante ai fini del rispetto dei requisiti e della previsione delle imposte che pagherete individuare il codice ATECO che contraddistingue l’attività che state per intraprendere. Ogni attività infatti è censita in un apposito elenco (non proprio tutte intendiamoci) e se non la trovate dovrete trovare quella più affine. L’unico scoglio secondo me che potreste avere nell’aprirla da soli è relativo all’individuazione del codice ATECO per l’apertura della partita Iva e trovate nelle parole in celeste l’archivio.
Qual è il costo della partita Iva, semplice, agevolata, con il regime dei minimi, ecc.?
Successivamente vi ho dato anche uno spaccato sui costi della partita Iva, in cui ho descritto quanto mi potrebbe costare non solo aprire la partita Iva (la cui apertura ricordo è gratuita) ma anche gestirla, ossia pagare una persona che mi tiene la contabilità e svolge per me i primari adempimenti amministrativi e burocratici e mi indirizza nelle condotte da avere da avere.
Come emettere fattura, con esempi
Se abbiamo aperto una partita IVA… dobbiamo parlare anche della fatturazione in cui sono descritte le metodologie di compilazione della fattura, quali elementi deve necessariamente avere per essere conforme alla legge e non commettere errori che poi potrebbero portarvi a subire delle multe o sanzioni amministrative, portandovi anche dei file in xls per cimentarvi in esempi di fatture.
Come vedrete emettere una fattura può avere delle differenze a seconda della vostra configurazione (IVA SI o NO e Ritenuta d’acconto SI o NO, rivalsa INPS Si o NO), del regime fiscale che avete adottato, della natura giuridica del vostro cliente, dell’attività che svolgete e della residenza fiscale della società verso cui emetterete fattura. Per questo trovate un articolo appositamente dedicato alla fatturazione anche se cerchiamo di circoscrivere il caso alle fattispecie più frequenti di fatturazione a un soggetto italiano società o persona fisica che sia.
Siamo anche andati più a fondo per descrivervi come gestire la ritenuta d’acconto in fattura in quanto è uno dei primi concetti un pò più tecnici per chi si avvicina al mondo del tributario. Qui ho inserito anche una tabella con le voci soggette a ritenute da quelle soggette ad Iva, in uno schema che possa essere di più facile utilizzo e comprensione per tutti. Nel regime forfettario dei contribuenti minimi per esempio vedrete che non applicherete né l’Iva né la ritenuta d’acconto il che non significa che non verserete tasse i imposte intendiamoci.
Spero quindi di esservi stato utile anche semplicemente avendovi dato qualche spunto per muovervi nel diritto tributario… conscio del fatto che le partite IVA individuali in italia sono svariati milioni! Se così fosse… vi invito a condividere questa pagina con i vostri amici, sfruttando i pulsanti qui a sinistra ;-)
Cosa devo fare DOPO aver aperto partita IVA?
Ed infine anche un elenco sintetico di quelli che sono gli adempimenti successivi all’apertura partita Iva come iscrizione INPS, INAIL, Camera di commercio ecc che dipendono dalla specifica attività che vi state accingendo a porre in essere sotto forma di liberi professionisti.
Moduli da scaricare e compilare
Vi indico anche i modelli che dovete utilizzare per l’apertura con le relative istruzioni da cui potrei evincere che non stiamo parlando di nulla di sconvolgente.
Apertura, variazione e chiusura soggetti diversi da persone fisiche (modello AA7/10)
Apertura, variazione e chiusura persone fisiche (modello AA9/12)
Identificazione Iva per i soggetti non residenti (modello Anr/3)
Diverso il caso di apertura che necessità di formale costituzione dinnanzi al notaio con atto pubblico, capitali iniziali minimi, scelta della forma societaria più idonea alle proprie esigenze e tipologie di attività, conferimenti, apertura conto corrente, richiesta autorizzazioni per particolari categorie di attività, etc..
Vi segnalo a proposito il nuovo articolo gratuito con la Guida pratica all’apertura della società in cui potete trovare oltre ai principali passi da seguire, anche importanti chiarimenti sulle differenze tra i diversi regimi di responsabilità, tempi e costi dell’iniziativa imprenditoriale.
Vi segnalo nuovamente l’articolo dedicato al nuovo regime forfettario dei contribuenti minimi qualora non l’aveste letto che subisce importanti modifiche ed elementi di novità rispetto al passato
Nuovo Regime Forfettario dei contribuenti Minimi
Convenienza apertura partita IVA