Regime fiscale affitta camere a studenti universitari fuori sede: gli incentivi del Fisco

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Aggiornato il 4 Maggio 2023

foto di scuola con studentiNel caso abbiate intenzione di affittare una camera o più camere a studenti universitari fuori sede dovete considerare che esistono delle agevolazioni fiscali da sempre viste dal lato dello studente o della famiglia che sosteneva e spese e che poteva portarle in deduzione dal reddito imponibile con alcune limitazioni; tuttavia esistono anche delle agevolazioni fiscali dal lato del proprietario di casa che può avere interesse ad affittare camere ad uno studente universitario per via della minore tassazione rispetto a quella ordinaria. Prima potete fare riferimento anche alla guida al trattamento fiscale per affittacamere e bed & breakfast.

Il fisco infatti è intervenuto in quei comuni con una elevata densità abitativa (Roma, Milano, Firenze, città universitarie, ecc.) intervenendo sul regime di tassazione degli affitti che rispondono a determinati requisiti.

In cosa consiste l’agevolazione fiscale sugli affitti a studenti universitari fuori sede

L’agevolazione fiscale in capo al proprietario consiste nella ridotta tassazione del reddito prodotto di casa che affitta le camere e che assoggetterà ad imposta Irpef solo una quota parte del canone.

Mentre in passato si doveva prendere il maggiore tra il canone di locazione ridotto forfettariamente del 15% e decurtato di un ulteriore 30% che faceva abbattere il canone di oltre 40 punti percentuali oggi la rimodulazione dell’abbattimento forfettario passa dal 15% al 5%.

Questo porta la riduzione della tassazione del canone effettivo ad un abbattimento più contenuto ma pur sempre consistente in quanto dovremmo ridurre del 30% il 95% del canone di affitto il che si traduce in un abbattimento del 33,5%. Il riferimento normativo è contenuto nell’articolo 8 del legge n. 431/1998. Al comma 3 troverete anche che le agevolazioni non si applicano ai contratti di locazione volti a soddisfare esigenze abitative di natura transitoria, fatta eccezione per i contratti di cui al comma 2 dell’articolo 5 e per i contratti di cui al comma 3 dell’articolo 1.

AI fini dell’imposta di registro è previsto uno sconto del 30% sull’imposta da versare qualora si faccia riferimento ai contratti disciplinati dalla Legge 431 del 1998.

Esempio con abbattimento Irpef del 5%

Tralasciando l’ipotesi di una rendita catastale più alta perché ancora non ho avuto la fortuna di incontrare il caso diciamo che se incassiamo un canone di 10 mila euro si avrà un abbattimento del 33,5% per cui andremmo a versare imposte (salvo applicazione della cedolare secca) solo su 6.650 euro.

Se l’immobile fosse situato a Venezia centro, Giudecca, Murano o Burano quel 5% sale al 25%. Nel caso in trattasi di immobili di interesse storico ed artistico inoltre sale ulteriormente al 35%.

Esempio a vecchie regole con abbattimento del 15% Irpef

In caso quindi di un canone annuo di 10.000 euro, il risparmio in termini di reddito imponibile sarà pari a 4.050 euro e se ipotizziamo una aliquota marginale del 23% il risparmio netto sarà pari a 931 euro. Se oltre a questo consideriamo anche il 2% a titolo di imposta di registro il risparmio complessivo supera i 1.000, pari a circa il 10% dell’importo.

L’agevolazione fiscale in capo allo studente universitario invece consiste nello detrazione dei costi sostenuti per la locazione e l’affitto della camera. La detrazione sarà estendibile anche al genitore che lo ha fiscalmente a carico e che dovrà indicarlo nel quadro dei familiari a carico e portarsi il costo sostenuto in detrazione nel 730. Per l’approfondimeno di questo vi segnalo l’articolo dedicato alle detrazioni fiscali sui canoni di locazione per studenti universitari sui canoni di affitto in cui vedrete le detrazioni base sui canoni di affitto e quelle maggiorate se si tratta di studenti universitari fuori sede.

L’agevolazione fiscale per il locatore

Per i proprietari di abitazioni locate e ubicate in aree ad alta densità abitativa è prevista un’ulteriore riduzione del 30 per cento del reddito imponibile derivante dai contratti di locazione, al netto della precedente riduzione del 15 per cento (o 25 per cento).
L’ulteriore abbattimento del canone del 30 per cento in favore del locatore è applicabile anche alle pertinenze.
Le condizioni per applicare la predetta agevolazione sono le seguenti:il contratto deve essere di tipo “concordato o convenzionale”, stipulato ai sensi dell’articolo 2, comma 3, legge n. 431/1998 nella dichiarazione dei redditi devono essere indicati gli estremi di registrazione del contratto l’unità immobiliare deve avere destinazione abitativa l’immobile deve essere ubicato in uno dei comuni considerati ad alta densità abitativa non si deve trattare di locazioni di natura transitoria, fatta eccezione per i contratti stipulati per gli studenti universitari fuori sede e per gli enti locali in qualità di conduttori, al fine di soddisfare esigenze abitative di carattere transitorio.

L’agevolazione fiscale per l’inquilino

Per gli affittuari di abitazioni principali locate con contratto “concordato o convenzionale” ex articolo 2, comma 3, legge n. 431/1998, spetta una detrazione così determinata: 495,80 euro, se il reddito complessivo non supera 15.493,71 euro e 247,90 euro, se il reddito complessivo è superiore a 15.493,71 euro, ma non a 30.987,41 euro. A tal proposito potete leggere l’articolo dedicato alla detrazione fiscale dell’affito per gli studenti fuori sede.

Requisiti da rispettare

Requisiti da rispettare per l’agevolazione sono l’affitto di una abitazione (pertanto una casa non ad uso ufficio) e classificata nella categoria catastale A, di durata superiore a 6 mesi ed inferiore a 36 mesi con rinnovo automatico e senza possibilità di sub locazione. Inoltre dovrete verificare con i vostri comuni quali saranno i termini e le condizioni in quanto da comune a comune tale agevolazione può variare e prevedere anche altre agevolazione come l’esonero dall’ICI per esempio pertanto sarà sempre meglio vedere a livello di legislazione regionale o comunale cosa il fisco locale ha deciso.

Registrazione del contratto non sempre obbligatoria

La regola generale prevede che neml caso di locazioni di periodi annuali inferiori ai 30 giorni la registrazione del contratto non è obbligatoria. In capo al proprietario incombono gli obblighi di stipula del contratto e nel caso di affittacamere anche quello di denuncia entro le 24 ore successive all’arrivo del conduttore delle generalità alla polizia o altra autorità di pubblica sicurezza.

Come si calcola il canone da applicare per avere l’agevolazione e lo sgravio fiscale

Questa agevolazione funziona tramite l’applicazione di un canone definito in misura significativamente inferiore ai canoni di mercato da accordi locali dei comuni ad alta densità abitativa.

Opzione per la cedolare secca per la locazione singola camera

E’ possibile scegliere la cedolare secca anche se si affitta una singola camera dell’abitazione. Tuttavia, va considerato che, nel caso siano locate ‐ con diversi contratti ‐ più porzioni di un’unità abitativa con un’unica rendita (per esempio, più stanze della stessa abitazione), tutti i redditi di locazione debbono essere tassati allo stesso modo. Quindi, la scelta per l’applicazione della cedolare per un contratto di locazione di una camera obbliga il locatore all’esercizio dell’opzione anche per il reddito derivante dalla contemporanea locazione di altre porzioni della stessa abitazione.

Se vuoi puoi approdonire l’argomento leggendo l’aticolo dedicato a tutte le detrazioni fiscali sulle spese per canoni di affitto o locazione

Guida fiscale affitta camere e Bed & Breakfast

Tabella Locazioni Immobili ai fini Iva e Registro (da aggiornare)

Tabella Cessioni Immobili Iva e Registro (da aggiornare)

Regime fiscale delle locazioni Immobiliari
Modello 69 per la comunicaizone dei dati catastali
Elenco spese da dedurre in dichiarazione

Multe per B&B e affittacamere Irregolari

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17 Commenti

  1. Se lo vuole fare glielo faccia fare. Lei non ha conseguenze su comportamenti eventualmente errati del suo inquilino nella propria dichiarazione dei redditi.

  2. Buongiorno sono un locatore, un studente extracomunitario mi ha chiesto una stanza in affitto , ha la residenza nello stesso comune, so che devono esserci circa 100 km di distanza per il contratto a studenti, dice che non ha avuto problemi a farlo con il precedente locatore, è possibile? Grazie Vacchino Eva

  3. Buongiorno, vorrei sapere per un contratto per studenti c’e l’obbligo di rispettare la distanza dalla loro residenza, poichè ho una richiesta da una ragazza extracomunitaria che ha comunque residenza nella mia città. Grazie . Vacchino Eva

  4. Salve,
    Io vorrei sapere una cosa qualora il contratto per studenti sia recesso da entrambe le parti prima ( con comunicazione tramite lettera dalla loro commercialista ) e tramite mia richiesta verbale , è possibile che loro si siano trattenuti su 200 euro di caparra 90 euro attribuiti a eventuali tasse ? Non considerando che loro hanno stipulato un contratto che faceva in modo che loro pagassero le tasse solo sui 200 euro rispetto a 350 euro di affitto di un posto letto. Chiedo questo per capire come posso agire visto che mi hanno anche richiesto soldi per una bolletta e vorrei vedere se scopro che conteggi hanno fatto se detrarla da quello che già si sono tenuti

  5. Contribuente studente universitario che ha redditi fondiari con contratto a cedolare secca non superiore ad € 6000,00 che regolarmente dichiara. A quale agevolazioni ha diritto considerato che paga come studente universitario fuori sede la somma di € 3000, 00 annui e che non ha versamenti IRPEF a suo carico?
    Grazie

  6. Buonasera, ho una casa di proprietà mia e di mia madre derivante da una successione, in cui risiedo e vorrei affittarla interamente come casa vacanze oppure portare avanti un discorso di affitacamere. Ho vicino il campus bio medico e anche il discorso degli sgravi fiscali per gli studenti è interessante.
    Ho fatto il giro allo sportello SUAR che mi ha chiesto la delega di mia madre registrata all’ufficio delle entrate (180€), oltre ad una serie di certificazioni degli impianti che mi hanno un pò scoraggiato.
    Per affittare solo una camera è più semplice dal punto di vista fiscale e per iniziare? Che tipo di contratto devo registrare?
    Grazie mille, Lorenzo

  7. Forse chiedere all’università non sarebbe meglio…non è proprio un argomento di natura tributaria. Credo comunque che non rischia niente di drammatico

  8. mio figlio è studente universitarioe vive e gli abbiamo affittato una camera in un appartamento condiviso con altri affittuari. l’università ha chiesto la copia della tassa di registrazione del contratto, ma la società cui paghiamo l’affitto non ce l’ha ancora inviata. Cosa può succedere? l’università ha comunicato a mio figlio che nell’attesa lo considererà come studente pendolare e non fuori sede: cosa comporta? Grazie per una gentile risposta.

  9. sono studente fuori sede e abito presso un b&B da ottobre a luglio. Sono in possesso delle regolari ricevute mensili. E’ vero che non è possibile detrarsi tali ricevute dalla dichiarazione dei redditi? Come potrei ovviare al problema pur rimanendo nel B&B? Grazie

  10. Buonasera, ho affittato a tre studenti universitari tre camere di un appartanento di proprietá.. posso registrare su RLI on line i tre contratti sul medesimo appartamento? E in sede di dichiarazione su Unico on line devo utilizzare un unica riga del modello B con il totale degli affitti percepiti o devo trattarli come tre immobili diversi? in qust’ultimo caso tuttavia, in caso di periodi sell’anno sfitti, non finisco per pagare tre volte la rendita catastale per il periodo sfitto con aggravio di imposta? Mi aiuti con questo rompicapo.. l’AGE non dice nulla su questa situazione.. parla solo della possibilitá di affittare una camera nell’abitazione principale, senza menzionare appartamenti diversi da quello principale.
    Grazie molte

  11. Pagare le tasse sul 95% invece che sul 100% non è un’agevolazione fiscale??!? Quella intendevo. Gli altri versano tutti le tasse in genere sul 100% e non sul 95%

  12. Scusate, forse mi sono spiegato male, mi sono studiato tutto il manuale per la compilazione del 730 2014, non trovo nessuna voce che parla di sgravi per affitti a studenti universitari. Mi sapreste dire materialmente come faccio a usufruire della detrazione. Anticipatamente Ringrazio

    N.B. Il consulente non trova niente quindi mi ha detto che per il 2014 devo pagare le tasse sul 95 % dell’affitto percepito. Confido in una vostra risposta in quanto i soldi dell’affitto che ho percepito non bastano per pagare le tasse.

  13. Ma non c’è un incentivo bensì la possibilità di detrazione per chi sostiene la spesa per il canone di affitto e la detassazione forfettaria per chi affitta sui proventi percepiti.

  14. Salve, ho un appartamento a Palermo in affitto a studenti universitari con regolare contratto annuale registrato. Il mio consulente non sa come applicare lincentivo sul 730, ho chiesto a qualche altro consulente ma nessuno ne sa niente. Per favore potreste darmi maggiori delucidazioni in merito e magari citare la legge. Anticipatamente ringrazio

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