Esonero dalla dichiarazione dei redditi 2023: chi non deve presentarla?

381
70922

Aggiornato il 4 Maggio 2023

dichiarazione dei redditi - 730 unico

Potete consultare questa guida pratica alla compilazione del modello Unico o del modello 730 ai fini della dichiarazione dei redditi che indica alcuni passaggi fondamentali per risolvere problemi relativi alla dichiarazione redditi. Primo tra tutti è capire quali sono i soggetti che devono presentare la dichiarazione e come fare per la compilazione e l’indicazione dei costi da portare in detrazione.

I contenuti dell’approfondimento:

Quando non è obbligatorio presentare la dichiarazione dei redditi 730 2023

NB: in base alla tipologie e ai limiti di reddito, alcuni soggetti NON DEVONO presentare la dichiarazione dei redditi per l’anno. Questo non vuol dire però che non debbano versare le imposte.

Di seguito i casi di esonero dalla dichiarazione dei redditi modello 730 o modello Unico. Se avete solo redditi corrisposti da un unico datore di lavoro obbligato ad effettuare le ritenute di acconto o corrisposti da più sostituti purché certificati dall’ultimo che ha effettuato il conguaglio e le detrazioni per coniuge e familiari a carico sono spettanti e non sono dovute le addizionali regionale e comunale e contemporaneamente avete esclusivamente solo una delle seguenti tipologie di reddito allora sarete esonerati.

Esonero dichiarazione dei redditi per tipologia di reddito

  1. Redditi corrisposti da un unico sostituto d’imposta obbligato ad effettuare le ritenute di acconto o corrisposti da più sostituti purché certificati dall’ultimo che ha effettuato il conguaglio e redditi derivanti dall’abitazione principale, relative pertinenze e altri fabbricati non locati e sempreche il fabbricato non locato non sia situato nello stesso comune dell’abitazione principale e che l’abitazione principale e pertinenze per le quali non è dovuta l’Imu.
  2. Redditi corrisposti da un unico sostituto d’imposta obbligato ad effettuare le ritenute di acconto o corrisposti da più sostituti purché certificati dall’ultimo che ha effettuato il conguaglio e solo lavoro dipendente o di pensione. Inoltre le detrazioni per coniuge e familiari a carico sono spettanti e non sono dovute le addizionali regionale e comunale
  3. Redditi corrisposti da un unico sostituto d’imposta obbligato ad effettuare le ritenute di acconto o corrisposti da più sostituti purché certificati dall’ultimo che ha effettuato il conguaglio o lavoro dipendente o pensione + Abitazione principale, relative pertinenze e altri fabbricati non locati. Inoltre le detrazioni per coniuge e familiari a carico devono essere spettanti e non devono essere dovute le addizionali regionale e comunale.
  4. Rapporti di collaborazione coordinata e continuativa compresi i lavori a progetto. Sono escluse le collaborazioni di carattere amministrativo-gestionale di natura non professionale rese in favore di società e associazioni sportive dilettantistiche. Inoltre le detrazioni per coniuge e familiari a carico devono essere spettanti e non devono essere dovute le addizionali regionale e comunale
  5. Redditi esenti: Esempi: rendite erogate dall’Inail esclusivamente per invalidità permanente o per morte, alcune borse di studio, pensioni di guerra, pensioni privilegiate ordinarie corrisposte ai militari di leva, pensioni, indennità, comprese le indennità di accompagnamento e assegni erogati dal Ministero dell’Interno ai ciechi civili, ai sordi e agli invalidi civili, sussidi a favore degli hanseniani, pensioni sociali, redditi soggetti ad imposta sostitutiva.
  6. Redditi soggetti ad imposta sostitutiva: Esempi: interessi sui BOT o sugli altri titoli del debito pubblico
  7. Redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta.
    Esempi: interessi sui conti correnti bancari o postali; redditi derivanti da lavori socialmente utili

Esonero 730 e unico per limiti reddituali

  1. Terreni e/o fabbricati (comprese abitazione principale e sue pertinenze nel limite di 500 euro annue e solo se da abitazione principale e pertinenze per le quali non è dovuta l’Imu.
  2. Lavoro dipendente o assimilato + altre tipologie di reddito nei limiti complessivi di 8 mila euro purchè il periodo di lavoro non inferiore a 365 giorni Periodo di pensione non inferiore a 365 giorni. Le detrazioni per coniuge e familiari a carico sono spettanti e non sono dovute le addizionali regionale e comunale. Se il sostituto d’imposta ha operato le ritenute il contribuente può recuperare il credito presentando la dichiarazione. Il reddito complessivo deve essere calcolato senza tener conto del reddito derivante dall’abitazione principale e dalle sue pertinenze.
  3. Pensione + terreni + abitazione principale e sue pertinenze nei limiti di 7500 euro annue (box, cantina, ecc.) purchè il periodo di lavoro non sia inferiore a 365 giorni Periodo di pensione non inferiore a 365 giorni. Le detrazioni per coniuge e familiari a carico sono spettanti e non sono dovute le addizionali regionale e comunale. Se il sostituto d’imposta ha operato le ritenute il contribuente può recuperare il credito presentando la dichiarazione.
  4. Reddito derivante da pensione + terreni + abitazione principale e sue pertinenze  (box, cantina, ecc.) nei limiti di 7750 euro l’anno purchè il periodo di pensione non inferiore a 365 giorni. Contribuente di età pari o superiore a 75 anni.
  5. Le detrazioni per coniuge e familiari a carico so- no spettanti e non sono dovute le addizionali regionale e comunale. Se il sostituto d’imposta ha operato le ritenute il contribuente può recuperare il credito presentando la dichiarazione. Il reddito complessivo deve essere calcolato senza tener conto del reddito derivante dall’abitazione principale e dalle sue pertinenze.
  6. Assegno periodico corrisposto dal coniuge + altre tipologie di reddito nei limiti di 7500 euro. Il reddito complessivo deve essere calcolato senza tener conto del reddito derivante dall’abitazione principale e dalle sue pertinenze. È escluso l’assegno periodico destinato al mantenimento dei figli.
  7. Redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente e altri redditi per i quali la detrazione prevista non è rapportata al periodo di lavoro nei limiti di 4800 euro annui. Esempi: compensi percepiti per l’attività libero professionale intramuraria del personale dipendente dal Servizio sanitario nazionale, redditi da attività commerciali occasionali, redditi da attività di lavoro autonomo occasionale
  8. Compensi derivanti da attività sportive dilettantistiche nei limiti di 28.158,28.

Esenzione 730 in base al limite di importo

Se invece la seguente equazione (che molti di voi immagino avranno a fare in quanto non conoscono la materia anche se dalle istruzioni del 730 sembra scontato conoscerla) da un valore inferiore a 10,33 euro non dovrete presentare il 730.

imposta lorda – detrazioni per carichi di famiglia – detrazioni per redditi di lavoro dipendente, pensione e/o altri redditi –ritenute fiscali subite nell’anno

Si è esonerati, pertanto qualora la vostra imposta è inferiore ai 10,33 euro.

Nei prossimi articoli affronteremo le principali problematiche che possono interessare il contribuente in sede di calcolo o previsione delle tasse da versare tramite i modelli della dichiarazione dei redditi da utilizzare, quelli più convenienti (730, 740, modello Unico, CUD, ecc, ecc).

Modello 730 Editabile

In basso troverete gli articoli di approfondimento per la compilazione del mod.730 e dei singoli campi come per esempio le detrazioni e le deduzioni, le spese mediche, la detrazione degli interessi sul mutuo, come indicare i terreni o i fabbricati ecc, mentre se volte cimentarvi con la compilazione del 730 direttamente dal vostro PC l’agenzia delle entrate ha pubblicato finalmente il modello 730 editabile (basta avere un programma comunissimo come acrobat reader che legge i file in formato pdf). Vi ricordo prima di tutto che i file sono stati creati dall’agenzia delle entrate e che sono disponibili sul sito dell’agenzia delle entrate, qualora aveste problemi di ricerca del sito o della sezione o aveste problemi di accesso potete farlo anche da qui gratuitamente ovviamente.

730 Precompilato: come funziona?

Parte dal 2015 la stagione del 730 precompilato a cui non potevo non dedicare un articolo di approfondimento gratuito tutto per voi in cui trovate quali sono in sintesi le sue caratteristiche, come si consulta, come si scarica dal sito dell’agenzia delle entrate o dell’INPS, come modificarlo e se lo accettate questo cosa comporta oppure quali sono le scadenze e tanti casi pratici e particolare che potrebbero interessare anche la vostra specifica situazione.

La documentazione da portare al CAF

Vi ricordo che la scadenza per presentare la dichiarazione dei redditi al proprio datore di lavoro è il 30 aprile mentre se siete in ritardo dal primo maggio sarà possibile consegnare la documentazione CAF o la dichiarazione dei redditi 730 anche ai CAF. Dopo la scadenza del 31 maggio per compilare la dichiarazione dei redditi dovrete rivolgervi ad un intermediario e compilare il modello unico da inviare telematicamente.
Vi consiglio anche di leggere gli altri articoli pubblicati nella categoria dichiarazione dei redditi 730 e Unico che sono una vera e propria guida fiscale per la compilazione corretta della dichiarazione.

Direttamente dalle istruzioni la tabella con i casi di esonero

È esonerato dalla presentazione della dichiarazione dei redditi il contribuente che possiede esclusivamente i redditi indicati nella prima colonna, se si sono verificate le condizioni descritte nella seconda colonna. La condizione generale di esonero prevedere che se l’imposta netta è inferiore a 10,33 euro non sarà obbligatoria la presentazione della dichiarazione dei redditi sempre che il soggetto non sia obbligato alla presentazione delle scritture contabili.
L’esonero non si applica se il contribuente deve restituire in tutto o in parte, il bonus Irpef.

Casi di esonero in base alla tipologia di reddito

È esonerato dalla presentazione della dichiarazione il contribuente che possiede esclusivamente i redditi indicati nella prima colonna, nei limiti di reddito previsti nella seconda colonna, se si sono verificate le condizioni descritte nella terza colonna. L’esonero non si applica se il contribuente deve restituire in tutto o in parte, il bonus Irpef.

CASI DI ESONERO

È esonerato dalla presentazione della dichiarazione il contribuente che possiede esclusivamente i redditi indicati nella prima colonna, se si sono verificate le condizioni descritte nella seconda colonna.

L’esonero non si applica se il contribuente deve restituire, in tutto o in parte, il trattamento integrativo.

TIPO DI REDDITO

CONDIZIONI

Abitazione principale, relative pertinenze e altri fabbricati non locati (*)

 

Lavoro dipendente o pensione

1. Redditi corrisposti da un unico sostituto d’imposta obbligato ad effettuare le ritenute di acconto o corrisposti da più sostituti purché certificati dall’ultimo che ha effettuato il conguaglio 

2. Le detrazioni per coniuge e familiari a carico sono spettanti e non sono dovute le addizionali  regionale e comunale

Lavoro dipendente o pensione + Abitazione principale, relative pertinenze  e altri fabbricati non locati (*)

Rapporti di collaborazione coordinata e continuativa compresi i lavori a progetto. Sono escluse le collaborazioni di carattere amministrativo-gestionale di natura non professionale rese in favore di società e associazioni sportive dilettantistiche

Redditi esenti.

Esempi: rendite erogate dall’Inail esclusivamente per invalidità permanente o per morte, alcune borse di studio, pensioni di guerra, pensioni privilegiate ordinarie corrisposte ai militari di leva, pensioni, indennità, comprese le indennità di accompagnamento e assegni erogati dal Ministero dell’Interno ai ciechi civili, ai sordi e agli invalidi civili, sussidi a favore degli hanseniani, pensioni sociali

 

Redditi soggetti ad imposta sostitutiva (diversi da quelli soggetti a cedolare secca). Esempi: interessi sui BOT o sugli altri titoli del debito pubblico

Redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta.

Esempi: interessi sui conti correnti bancari o postali; redditi derivanti da lavori socialmente utili

(*) L’esonero non si applica se il fabbricato non locato è situato nello stesso comune dell’abitazione principale. Abitazione principale e pertinenze per le quali non è dovuta l’Imu.

CASI DI ESONERO CON LIMITE DI REDDITO

È esonerato dalla presentazione della dichiarazione il contribuente che possiede esclusivamente i redditi indicati nella prima colonna, nei limiti di reddito previsti nella seconda colonna, se si sono verificate le condizioni descritte nella terza colonna.

L’esonero non si applica se il contribuente deve restituire, in tutto o in parte, il trattamento integrativo.

TIPO DI REDDITO

LIMITE DI REDDITO

(uguale o inferiore a)

CONDIZIONI

Terreni e/o fabbricati (comprese abitazione principale e sue pertinenze(*))

500

 

Lavoro dipendente o assimilato + altre tipologie di reddito (**)

8.176

Periodo di lavoro non inferiore a 365 giorni  Periodo di pensione non inferiore a 365 giorni. Le detrazioni per coniuge e familiari a carico sono spettanti e non sono dovute le addizionali  regionale e comunale. Se il sostituto d’imposta ha operato le ritenute il contribuente può recuperare il credito presentando la dichiarazione.

Pensione + altre tipologie di reddito (**)

8.500

Pensione + terreni + abitazione principale e sue pertinenze (*) (box, cantina, ecc.)

7.500 (pensione) 185,92 (terreni)

Assegno periodico corrisposto dal coniuge + altre tipologie di reddito (**) È escluso l’assegno periodico destinato al mantenimento dei figli

8.500

 

Redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente e altri redditi per i quali la detrazione prevista non è rapportata al periodo di lavoro.

Esempi: compensi percepiti per l’attività libero professionale intramuraria del personale dipendente dal Servizio sanitario nazionale, redditi da attività commerciali occasionali, redditi da attività di lavoro autonomo occasionale

5.500

Compensi derivanti da attività sportive dilettantistiche

30.658,28

(*) Abitazione principale e pertinenze per le quali non è dovuta l’Imu.

(**) Il reddito complessivo deve essere calcolato senza tener conto del reddito derivante dall’abitazione principale e dalle sue pertinenze.

CONDIZIONE GENERALE DI ESONERO

In generale è esonerato dalla presentazione della dichiarazione il contribuente, non obbligato alla tenuta delle scritture contabili, che possiede redditi per i quali è dovuta un’imposta non superiore ad euro 10,33 come illustrato nello schema seguente:

Contribuenti non obbligati alla tenuta delle scritture contabili che si trovano nella seguente condizione: 

                                                     imposta lorda (*)                                                                    – 

detrazioni per carichi di famiglia          – detrazioni per redditi di lavoro dipendente, pensione e/o altri redditi – ritenute      =   importo non superiore a euro 10,33

(*) L’imposta lorda è calcolata sul reddito complessivo al netto della deduzione per l’abitazione principale e relative pertinenze.

  1. Chi deve presentare il Modello REDDITI Persone fisiche

 

Devono presentare il modello REDDITI Persone fisiche 2023 e non possono utilizzare il modello 730 precompilato o ordinario i contribuenti che si trovano in una delle seguenti situazioni:

¡ nel 2022 hanno percepito:

  • redditi derivanti da produzione di “agroenergie” che non si considerano produttive di reddito agrario;
  • redditi d’impresa, anche in forma di partecipazione;
  • redditi di lavoro autonomo per i quali è richiesta la partita IVA;
  • redditi di lavoro autonomo a cui, ai fini delle imposte sui redditi, si applica l’art. 50 del Tuir (soci delle cooperative artigiane);
  • redditi “diversi” non compresi tra quelli indicati nel quadro D, righi D4 e D5;
  • plusvalenze derivanti dalla cessione di partecipazioni qualificate e non qualificate e derivanti dalla cessione di partecipazioni non qualificate in imprese o enti residenti o localizzati in Paesi o territori a fiscalità privilegiata, i cui titoli non sono negoziati in mercati regolamentati; – redditi provenienti da “trust”, in qualità di beneficiario;
  • nel 2022 e/o nel 2023 non sono residenti in Italia (vedi in Appendice la voce “Condizioni per essere considerati residenti”);
  • devono presentare anche una delle seguenti dichiarazioni: IVA, IRAP, Mod. 770 (sostituti d’imposta);
  • utilizzano crediti d’imposta per redditi prodotti all’estero diversi da quelli di cui al rigo G4;
  • nel 2022 hanno percepito redditi da pensione di cui all’articolo 49, comma 2, lettera a) del TUIR erogati da soggetti esteri, e che trasferiscono in Italia la propria residenza in uno dei comuni appartenenti al territorio del Mezzogiorno, con popolazione non superiore ai 20.000 abitanti, situati nelle regioni Sicilia, Calabria, Sardegna, Campania, Basilicata, Abruzzo, Molise e Puglia; ¡ devono compilare il prospetto degli aiuti di Stato;
  • coloro che destinano a locazione più di 4 appartamenti.

Nuovi articoli

Vi consiglio anche di leggere i nuovi articoli sul 730 per la dichiarazione redditi degli anni successivi che rimandano ad articoli di approfondimento con chiarimenti su tematiche specifiche. In alternativa potete utilizzare il motore di ricerca interna al sito oppure sfruttare le categorie che trovate nel menù in cima ad ogni pagina.

Vi ricordo che potete consultare le guide pratiche, come ad esempio
Calcolo Acconto Irpef Ires Irap
Detrazione Interessi passivi mutuo nel 730 o in Unico
Calcolo Acconto INPS
Elenco spese deducibili nel 730 o Modello Unico

Il 730 precompilato

Vi segnalo inoltre oltre ai casi di esonero dalla dichiarazione dei redditi 730 o modello Unico anche la Guida alla presentazione del 730 precompilato. Qui potrete trovare tutte le scadenze dal primo giorno del download dall’area riservata all’ultimo giorno utile per la comunicazione di eventuali rettifiche.

Domande e casi di esonero dal 730

Oltre i commenti che trovate qui sotto potete leggere l’articolo dedicato proprio anche ai casi di esenzione dalla presentazione del modello 730 (pre compilato e non) domande e risposte su casi di esonero del 730

Esonero dalla dichiarazione dei redditi: Domande e Risposte

Quali sono i limiti per la detrazione delle spese sanitarie

Modello Redditi PF

381 Commenti

  1. se le fanno la ritenuta d’acconto le consiglio di si.
    provi a leggere le isctruzioni per compilare la dichiarazione dei redditi.

  2. Grazie per la tempestiva risposta! si la mia intenzione è non aprire la partita iva anche perche l’anno prossimo vorrei se riesco trasferirmi in Germania. e perche non ho abbastanza entrate.
    è dura essere artisti in italia ma esiste una legislazione chiara a riguardo?
    ma se uno svolge una libera professione e guadagna poco durante l’anno è costretto ad aprire la p iva?
    grazie ancora attendo novità

  3. ultima domanda veramente:per le cessioni se ne faccio alcune in un anno puo’ prefigurarsi la vendita NON occasionale, a qual punto chefaccio?

    devo inserirele anche se non supero il tetto dei 5000 di prestazioni annue?

    cordialmente saluto.

  4. Buongiorno Piero,

    avrei bisogno di verficar eil trattamento relativo alle doppie imposisizoni tra italia e slovenia, i quanto i redditi che un residente di uno Stato Contraente ritrae dall’esercizio di una libera professione o da altre attività di carattere indipendente sono imponibili soltanto in detto Stato, a meno che tale residente non disponga abitualmente nell’altro Stato Contraente di una base fissa per l’esercizio delle sue attività. Se egli dispone di tale base fissa, i redditi sono imponibili nell’altro Stato ma unicamente nella misura in cui sono imputabili a detta base fissa.
    2. L’espressione “libera professione” comprende in particolare le attività indipendenti di carattere scientifico, letterario, artistico, educativo o pedagogico, nonché le attività indipendenti di medici, avvocati, ingegneri, architetti, dentisti e contabili. Ritengo quindi che non debba applicare alcuna ritenuta in fattura.
    Il prblema forse potrebbe riguardare il soddisfacimento del presupposto applicativo dell’iva che, nel suo caso, potrebbe configurarsi ed imporle di aprire la partita Iva. per questo però avrei bisogno di fare una ricerca.
    Sul suo spunto di divedere la prestazione “in due”, vi sono delle impotesi, come nel caso di una scultura, in cui l’unitarietà dell’opera seppur suddivisa e frazionata, lascia comuqnue intendere un unico lavoro.
    Per questo avrei bisogno di più tempo per risponderLe.
    Per la dichiarazione delle imposte le posso dire di si, deve dichiararla in Italia e ci pagherà le imposte secondo gli scalgioni irpef.
    Vediamo cosa si può fare.
    L’obiettivo è quello di fare la scultura e non aprire la prtita iva almeno per ora, poi certo che se il business inizia a diventare fruttifero sarà abbligato e noi ci candidiamo come suoi consulenti e promoter!

  5. Buonasera,
    sono disoccupato,nulla tenente, ma sto cercando dio ritagliarmi una carriera nell’arte( scuture), emetto qualche ritenuta d’acconto di scarsa entità all’anno.
    ora mi si è presentata l’occasione di vendere una scultura in slovenia. per una cifra di circa 9000 euro.
    come posso fare? posso pagare le tasse solo in slovenia? o devo pagarle anche in italia? devo fare la dichiarazione dei redditi?nel caso la cifra sforasse potrei chiedere se posso al limite farmi dividere la cifra in due anni essendo un lavoro a cavallo del 2010.
    grazie

  6. Se lei cede beni come privato non fa prestazioni occasionali, quindi non paga tasse e non le deve dichiarare e non può essere accertato dal fisco.

  7. quindi quante cessioni di bene da parte di privato posso fare??

    per prestazioni occasionali devo stare sotto i 5000 euro di compenso per non avviare tutta la p.iva.

    quindi in sostanza se riesco a srtare sottomquesti tetti annui che tasse pago??

    mi potrebbero in futuro contestare qualcosa??

  8. No, quello che lei cede come privato non entra in dichiarazione.
    può superare il limite ma deve versare i contrbuti previdenziali per le somme eccedenti alla gestione separata inps.

  9. persona fisica che non ha attualmente p.iva.

    voglio cedere bene che ho io(privato) ad una p.iva c’e’ anche la norma relativa artt 1 2 4 5 dpr 26.10.1972 n°633 e successive modificazioni, chiedo anche se le ricevute emesse alla p.iva devo metterle nel 730 o unico.
    grazie.

    p.s per prestazioni occasionali quindi non posso superare 5000 euro annui di importo con ritenute?
    devo sempre inserirle nel 730 o unico?

  10. Mi scusi ma non capisco la domanda:
    risponda alle mie:

    è una perosna fisica che ha una ditta?
    ha una partita IVA?
    vuole cedere un bene intestato alla ditta ad un privato?
    vuole cedere un bene intestato alla ditta ad soggetto con partita iva?

    Saluti

  11. ma sta parlando solo delle prestazioni occasionale e non indica nulla per cessione di bene da parte di un privato che faccio non sempre alla stessa ditta.

  12. IL tetto massimo pe rle prestaizoni occasionali esiste solo ai fini dell’INPS: oltre i 5.000 euro deve iscriversi alla gestione separata INPS ed iniziare a versare i contributi.

    Ai fini iva invece dipende se le sue prestazioni occasionali sono rivolete verso lo stesso soggetto in modo conitnuativo e per più di un mese. Se supera questi limiti si copnfigura anche il prosupposto oggettivo dell’applicazione del tributo e sarà costretto ad aprire la partita Iva.

    Saluti.

  13. vorrei sapere anche per cession dibeni d prte di un privato(tetto massimo annuo) prestazioni occsonali(tetto massimo annuo).

    poise anra’ bene apriro’ p.iva.

    grazie.

  14. Buongiorno Andrea,

    come gestisce il tuo rapporto di lavoro? Prestazioni occasionali? Hai partita Iva o sei inquadrato con un contratto di collaborazione?

    ti invito a leggere i primi articoli dove si parla di apertura di partita iva così in piche righe avrai un quadro generale di quello che dovrai fare e la possibilità di aderire a dei regimi agevolati, contribuzioni INPS.

    Ma prima di tutto ti consiglio di rifarti ad un professionista prima di prendere una scelta. Se su Roma puoi mandarmi una mail e vedo cosa posso fare per te.
    Quello che dovrai “sborsare” per le imposte è sempre lo stesso e dipende dalla tua fascia di reddito; cambiano invece le modalità con cui ti prelevano il denaro. Nel lavoro dipendnete te lo trattegono salvo conguaglio a fine anno, nell aprtita iva sei tu a versare tutti le imposte autonomamente.

    Saluti,

  15. A VOLTE FACCIO PRESTAZIONI(VIDEO ISTITUZIONALI ECC), CONSULENZE ED ALTRE VOLTE CESSIONE DI BENE DA PARTE DI UN PRIVATO DI APPARECCHI ELETTRONICI, COME MI DEVO COMPORTARE PER UNA EVENTUALE DICHIARAZIONE DEI REDDITI(UNICO O 730)?

    TETTI MASSIMI PER TUTTE E TRE LE ATTIVITA’?

    QUANTO DOVRO’ SBORSARE COME IMPOSTE?

    RINGRAZIO.

  16. Buongiorno Mario,

    analizziamo i diversi quesiti contenuti nella sua richiesta:

    per quanto rigurda la sua situaizone il presupposto della residenza, ossia il fatto che lei sia considerato residente in italia, si basa su tre requisiti validi alternativamente che sono: 1. l’iscrizione all’AIRE (ed è chiaro che non lo rispetta) 2. il domicilio fiscale (non lo ha in Italia) 3. La residenza fiscale (non lo rispetta in qaunto soggiorna per più di 183 giorni all’estero. A tal fine lei non può essere considerato residente in Italia e come tale non dovrà presentare la dichiarazione deri redditi in Italia se non per i redditi ivi prodotti, ossia dovrà dichiarare solo i redditi prodotti nel territorio italiano, cosa che mi sembra, lei non faccia.

    Nel caso di cessione di immobili situati sul territorio italiano opera il principio de LOCUS REI FACTA secondo cui l’immobile viene tassato nello stato dove si situa indipendentmente dallo stato di residenza di chi ne ha la titolarità. Pertanto in caso lei cedesse l’immobile intestato a a lei come persona fisica sarebbe obbligato a presentare la dichiarazione in Italia salvo poi chiedere, in virtù del trattato contro le doppie imposizioni tra Italia e Romania, il rimborso della maggiore imposta pagato nello stato italiano rispetto all’aliquta di imposta applicata in Romania.

    Stesso discorso vale per i dividendi, nel caso di proventi percepiti da società di diritto rumeno; questa volta è fortunato perchè il procedimento sarà lo stesso del periodo sopra solo che sono sicuro che la tassazione sui dividend in Romania è più bassa ed il rimborso del credito di imposta estero sarà al 100% contro la regola dei quattro noni applicata per i dividendi esteri in Italia.

    Queste informazioni le costeranno un soggiorno in Romania :-)

    A disposizione per eventuali chiarimenti.

  17. Buon giorno,
    sono un cittadino Italiano non iscritto all’AIRE. In Italia possiedo un appartamento dove vive la mia ex moglie essendo stata casa coniugale. Vivo in Romania da 10 anni e per piu`di 183gg/all’anno. Da all’ora non presento piu`dichiarazione dei redditi in Italia. Ho delle societa`e visto che il concordato per evitare le doppie imposizioni prevede che l’imposta sul dividendo puo` essere pagata sia in Italia che in Romania, devo comunque dichiarare questi redditi in Italia? Il plus-valore ottenuto come persona fisica dalla compra-vendita di immobili, tassato alla fonte(in Romania il notaio ritiene l’imposta e lo versa alla finanza locale)devo comunque dichiararlo o pagare altre imposte in Italia,visto che lo stesso concordato dice che gli utili ottenuti dagli immobili vengono tassati nello stato in cui si trova l’immobile?
    La ringrazio anticipatamente.

  18. Buongiorno Gloriana,
    la sua dichiarazione non deve preentarla insieme a suo padre. presenterete due dichiarazioni distinte e dovrete verificare che i vostri redditi sinao inferiori alla soglia di circa 2.300 euro l’anno, soglia per cui non siete considerati a carico. Sopra trale soglia (che vi prego di andare e verificare su qualsiasi sito o istruzioni del modello di dichiarazione. In questo caso dovrete rpesentare 2 distinte dichiarazioni.

    Pertanto la sua dichiarzione non deve essere acoomunta, tuttavia se come le ho detto uno dei guadagno “poco”, ossia si situa sotto soglia, allora uno sarà a carico dell’altro ed andrà indicato i una unica dichiarazione.

  19. salve,
    Io ho ricevuto una multa da parte dello stato per non aver fatto la dichiarazione dei redditi nel 2006. In quel periodo vivevo con mio padre e insieme abbiamo superato la soglia minima per non presentare la dichiarazione dei redditi. Attualmente sono domiciliata altrove ma la residenza resta sempre quella di prima. Vorrei sapere se la mia dichiarazione deve essere o no ancora accumunata a quella mio padre per non incorrere in un altra multa.
    Gloriana

  20. Buongiorno Renzo,

    potrà preentare unico mini web come da Lei indicato inserendo nek quadr dei reddito di lavoro dipendente le indennità percepite nell’anno di imposta 2008 e con esse inserendo anche nell’apposito casella anche le ritenute che ha subito su queste somme. Per le detrzioni vale lo stesso ossia Lei potrà furire delle detrazioni in relazioni al periodo in cui ha prestato la suaattività lavorativa, pertanto prenda la detrazione e la rapporti al periodo in cui ha prestato lavoro (6 mesi, quindi per intenderci il 50%)

    Per le prestazion derivanti da prestazioni occasionali dovrà indicare gli onorari lordi che le hanno riconosciuto per le prestazioni e le ritenute che ha subito. L’Irap invece, da quello che mi scrive, non ritengo lo debbe versare in quanto non credo che abbia un’attività con una dotazione di mezzi e capitale umano tali da farla rientrare nel presupposto applicativo dell’imposta Irap (per intenderciù. Ha dipendenti sotto di se? ha investito in macchinari senza i quali la sua attività non sarebbe potuta svolgerci?).

    Vi prego di considerare quanto scriviamo come un tentativo di rendere comprensibili a tutti le risposte e di consigliarvi un modus operando per risolvere efficacemente le vostre problematiche.

    Saluti,

  21. Buonasera, ci scusiamo per il ritardo con cui le rispondiamo per via dellinterruzione wstiva. Ritengo che nella sua fattispecie il fatto di non essere iscritto ai registri aire la espone ad un accertamento da parte dellamministazione finanziaria. Questo non toglie che avrà tutta la possibilità di provare mediante una certifica ione che potrà produrrre anche prima di un eventuale accertamento tesa a dimostrare con evidenza documentali che lei non risiede
    per un periodo superiore a 183 giorni in Italia. Qualora fosse stato iscritto allAire non ci sarebbbero stati problemi in quanto non avrebbe dovuto pagare imposte sui reddditi; tuttavia la mancata iscrizione da la possibilità allamministrazioje dia ccertarla mediante la dimostrazione che il suo domiciliono la sua residenza e’ in Italia. Ritengo quindi auspicabile produrrre tale documentazione preeentarla per poi registrarsi allaire. Per qullo che concerne la casa le possso dire che ai fini dei rwdditi vale quanto detto sopra. ai fini IVA invece le posso anticpare che rilevata il territorio dove risiede l’ immobile e pertanto dovrà tenerne conto in sede di una ipotetica cessione. Aggiungo inoltre che seppur non dovrà pagare tasse in intalia per questo immobile aifinindelle
    poste sul redddito, dovrà provvedereA a versare eventuale imposte derivantindam wdditonfondiario prodotto dall’ immobile, per intenderci lici o altre imposte minori che sfuggono alla disciplina IRPEF. Restioma disposizione per eventuali approfondimenti e qualora volesse inolrarcintei quesiti o matwrilai onriferenti siamo ben lieti di risponderle. Mi scusi per gli errrori di ortografia ma stomacrivendo con il cellulare. A presto

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.