Proroga Unico 2020 sui redditi 2019
Per il calcolo delle sanzioni da ravvedimento operoso per correggere errori nel calcolo delle imposte generate da tali dichiarazioni dovrete anche considerare eventuali proroghe concesse dal legislatore sui termini di scadenza previsti per la trasmissione telematica. A titolo di esempio per la dichiarazione dei redditi 2020 il termine della dichiarazione è stato prorogato al 10 dicembre 2020.
Vediamo quali scadenze a seguito del Decreto Ristori Quater. Le dichiarazione dei redditi IRES e IRPEF e dell’IRAP possono beneficiare della proroga al 10 dicembre 2020. La proroga avrà effetti anche ai fini del calcolo di eventuali ravvedimenti operosi che dovranno tarare il computo dei giorni e delle sanzioni da queste nuove scadenze.
Possono beneficiare della proroga tutti i contribuenti indistintamente sia titolari di partita IVA e sia privati cittadini senza.
Questo implica anche che il calcolo del termine dei 90 giorni per coloro che si scordano di trasmettere la dichiarazione scatterà da tale data. Questo si traduce nel fatto che la dichiarazione dei redditi 2020 si considera omessa per quest’anno superato il termine del 10 marzo 2021, ossia 90 giorni dal 10 dicembre 2020.
Omessa presentazione del 730
Sicuramente quest’anno sarà sicuramente più difficile incappare nell’omessa presentazione del 730 precompilato ma potreste effettivamente avere problemi anche solamente tecnici e allora sarà lecito chiedersi anche in questa occasione “A cosa andrò incontro?” Se dovevo fare la dichiarazione dei redditi sugli anni passati, quale sarà la sanzione che mi verrà applicata ? Spero in una risposta rapidissima. GRAZIE per la disponibilità
Il 30 settembre è la scadenza naturale prevista per la presentazione delle dichiarazione die redditi modello Unico sia per le persone fisiche sia per le società di persone o di capitali. Avrete poi la possibilità di inviare il modello Unico entro 90 giorni (cosiddetta dichiarazione tardiva) ovvero anche oltre tale termine (cosiddetta dichiarazione nulla ma valida ai fini dell’accertamento dell’agenzia delle entrate) dietro corresponsione di sanzioni tramite ravvedimento operoso che variano a seconda della situazione (credito o debito di imposta) e momento (più attendete maggiori saranno le sanzioni) in cui presenterete la dichiarazione e vi ravvedete.
Quando la colpa è del commercialista o del CAF
Può capitare che i commercialisti diano informazioni errate, è normale sbagliare (anche se quando ci sbagliamo ci vengono proprio i 5 minuti). Quando è grave sono possibili azioni di risarcimento nei loro confronti che ricordiamolo hanno e pagano una assicurazione che è obbligatoria e che serve proprio a coprire i lori sbagli e risarcire i clienti rimasti danneggiati; ma in genere senza andare troppo per le lunghe ci si mette d’accordo su chi debba pagare le sanzioni ed interessi e può succedere che si faccia a metà. Dico può perchè in un rapporto se non sono previste contrattualmente questo genere di situazioni ci si dovrà accordare e capire di chi sono state le colpe e verificare se si è disposti a riconoscerle o meno. In questo caso comunque molto probabilmente andrai in contro ad una rideterminazione del reddito sulla base di un accertamento.
A tal proposito vi segnalo comunque cosa fare in caso di errore del CAF o del Commercialista che si sono occupati della redazione della vostra dichiarazione dei redditi
Rideterminazione del reddito imponibile Irpef
Ridetermineranno il tuo reddito sulla base dei beni che possiedi misurando la tua capacità reddituale (vedi articoli sul redditometro che abbiamo postato tempo fa per farti un’idea): sarà tua cura dimostrare che avevi la capacità di spendere per mantenerti e per curare i tuoi beni (mobili ed immobili) al di là del fatto che non hai dichiarato reddito per il solo fatto che li avevo sul conto corrente e loro non possono sindacare sul tuo conto corrente se non dimostrando (e l’onere della prova in questo caso è a loro carico) che il contante che avevi sul conto ha una provenienza illecita o illegittima, insomma non dichiarata (Sull’argomento redditometro comunque puoi leggere gli altri articoli dedicati all’argomento).
Ma ti possono anche e solo aver convocato per sapere come mai non hai dichiarato e presentato la dichiarazione dei redditi e per farti presentare la documentazione necessaria a provare il tuo reddito accertabile.
Ti sarà pertanto rideterminato il reddito con applicazione di una sanzione probabilmente del 30% sul reddito ricostruito, interessi giornalieri che decorrono dalla data di omesso versamento al tasso di interesse legale vigente (vedi articolo sul tasso di interesse legale così ti fai un’idea). Poi se sono inclementi ti applicheranno anche le sanzioni per omessa presentazione della dichiarazione dei redditi (tanto il 730 quanto il modello unico).
Quanto valgono le sanzioni e le multe per omessa presentazione del 730
L’omessa presentazione della dichiarazione dei redditi comunque viene sanzionata con una sanzione amministrativa che va dal 120% al 240% delle imposte dovute con un minimo di 258 euro, Se non erano dovute imposte invece le sanzioni vanno da 258 a 1032 euro.Ri porto a tal proposito il testo della norma che dice che si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 258,00 a euro 2.065,00, se nella dichiarazione sono omessi o non sono indicati in maniera esatta e completa dati rilevanti per l’individuazione del contribuente o, se diverso da persona fisica, del suo rappresentante, dati rilevanti per la determinazione del tributo, oppure non è indicato in maniera esatta e completa ogni altro elemento prescritto per il compimento dei controlli (art. 8 del D. Lgs. 18 dicembre 1997, n. 471).
Tornando al caso specifico quindi se provano che la tua attività era abituale e continuativa allora le cose si complicano in quanto ti potrebbero (ma non lo fanno) applicare le sanzioni per omessa presentazione della dichiarazione di inizio attività che vanno da 516 a 2058 euro e ti applicheranno anche le sanzioni per mancata presentazione della dichiarazione Iva in misura simile a quella della mancata presentazione della dichiarazione dei redditi Irap.
Questo sempre che gli imponibili che avreste dovuto dichiarare sono relativamente contenuti in quanto vi segnalo che al superare di alcune soglie e/o fattispecie per reati fiscali c’è il penale.
Novità dal 2016
Con la Nuova Legge di stabilità 2016 tuttavia dal primo gennaio 2016 le sanzioni per omessa presentazione della dichiarazione prevedranno una sanzione ordinaria dal 120 al 240 % con un minimo di 250 euro. Nel caso in cui non sia dovuta alcuna imposta da 250 a 1.000 euro o il doppio nel caso di soggetti obbligati alla tenuta delle scritture contabili.
Viene invece prevista la sanzione dal 60 al 120% nel caso in cui la dichiarazione omessa è trasmessa telematicamente entro il termine di presentazione della dichiarazione successiva sempreché non siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o controlli.
Nel caso in cui la dichiarazione sia a credito si applicherà una sanzione da 150 a 500 euro da raddoppiare nel caso di soggetti obbligati alla tenuta delle scritture contabili.
Mancato o pagamento parziale o sbagliato delle imposte o delle tasse nel 730
Se nella dichiarazione è indicato un reddito imponibile inferiore a quello accertato, o, comunque, un’imposta inferiore a quella dovuta o un credito superiore a quello spettante, si applica la sanzione amministrativa dal 100 al 200 per cento della maggiore imposta o della differenza del credito. La stessa sanzione si applica se nella dichiarazione sono esposte indebite detrazioni d’imposta ovvero indebite deduzioni dall’imponibile, anche se esse sono state attribuite in sede di ritenute alla fonte (art. 1 del D. Lgs. 18 di-cembre 1997, n. 471).
Se le violazioni riguardano redditi prodotti all’estero, le sanzioni sono aumentate di un terzo con riferimento alle maggiori imposte relative a tali redditi. Le medesime sanzioni sono invece raddoppiate, ai sensi dell’articolo 12 del decreto legge n. 78 del 2009, qualora l’omissione riguardi investimenti ed attività di natura finanziaria detenute negli Stati o nei territori a regime fiscale privilegiato di cui ai D.M. 4 maggio 1999 e D.M. 21 novembre 2001.
Nei casi di omesso, insufficiente o ritardato versamento in acconto o a saldo delle imposte risultanti dalla dichiarazione si applica la sanzione amministrativa pari al 30 per cento anche se vi dico di accorgervene prima e di utilizzare il ravvedimento operoso così si abbattano al 3% di ogni importo non versato o versato in ritardo. In quest’ultimo caso, se i versamenti sono effettuati con un ritardo non superiore a quindici giorni, la sanzione del 30 per cento, oltre a quanto previsto dalla lettera a) del comma 1 dell’articolo 13 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 472, è ulteriormente ridotta ad un importo pari ad un quindicesimo per ciascun giorno di ritardo. Tale riduzione della sanzione opera anche in sede di contestazione da parte dell’ufficio.
Riduzione delle sanzioni per omessa presentazione della dichiarazione dei redditi 730
Oltre al caso più conveniente del ravvedimento operoso la sanzione del 30 per cento è ridotta al 10 per cento nel caso in cui le somme dovute siano pagate entro trenta giorni dal ricevimento della comunicazione dell’esito della liquidazione automatica effettuata ai sensi dell’articolo 36-bis del D.P.R. n. 600 del 1973 (art. 2 del D.Lgs. 18 dicembre 1997, n. 462), oppure 20 per cento nel caso in cui le somme dovute siano pagate entro trenta giorni dal ricevimento dell’esito del controllo formale della dichiarazione, effettuato ai sensi dell’articolo 36-ter del D.P.R. n. 600 del 1973 (art. 3 del D.Lgs. 18 dicembre 1997, n. 462).
Errori minori nella dichiarazione
La violazione dell’obbligo di corretta indicazione del proprio numero di codice fiscale, dell’obbligo di corretta comunicazione a terzi del proprio numero di codice fiscale, dell’obbligo di indicazione del numero di codice fiscale comunicato da altri soggetti, è punita con la sanzione amministrativa da euro 103,00 a euro 2.065,00 (art. 13 del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 605). Si richiama l’attenzione dei contribuenti sulle specifiche sanzioni, previste dall’art. 4 della L. 24 aprile 1980, n. 146, in materia di dichiarazione dei red- diti di fabbricati. In particolare, sono previste le ipotesi di omessa denuncia di accatastamento di fabbricati e conseguente omissione di dichiarazione del relativo reddito, di omessa dichiarazione del reddito delle costruzioni rurali che non hanno più i requisiti per essere considerate tali.
In realtà una volta che sei li ricostruirete insieme la tua vicenda reddituale e successivamente emetteranno nei tuoi confronti un avviso di accertamento con cui ti applicheranno delle sanzioni e ti daranno probabilmente la possibilità di aderire o all’accertamento con adesione o alla definizione agevolata della tua posizione con applicazione di sanzioni ridotte rispetto a quelle che potrebbero applicarti.
Ti consiglio di valutare se aderire e/0 di chiedere la rateizzazione delle sanzioni sempre che tu o il tuo nuovo commercialista non ravvisiate dei visi procedurali che potrebbero rendere nullo l’accertamento o impugnabile o laddove riteniate che vi siano gli estremi per proporre ricorso.
Ti consiglio anche di leggere l’articolo dedicato alla rettifica o variazione del 730 che può comunque esserti utili e darti qualche chiarimento in più.
Ti consiglio di visionare i link che trovi nel post per approfondire maggiormente gli argomenti sulla base dei precedenti post, ma soprattutto leggerei prima di tutto l’articolo qui sotto dedicato alla compilazione o a i casi di esenzione in quanto potreste scoprire che non siete nemmeno obbligati alla presentazione e se ciò non vi conviene perchè non avete detrazioni significative da richiedere allora potreste anche scoprire che non si profila una sanzione per omessa presentazione della dichiarazione per voi.
Non ho omesso la dichiarazione ma ho commesso un errore e vorrei modificarla
In questo caso invece potete modificare la dichiarazione dei redditi modello Unico o il 730 a patto che rispettiate le tempistiche consentite per la variazione della dichiarazione e le modalità di compilazione del frontespizio che potrete leggere nell’articolo dedicato alla dichiarazione integrativa 730 o Unico.
Tabella per applicazione del ravvedimento operoso
Sanzione
|
Aliquota%
|
Momento del ravvedimento |
1/15 per ogni giorno di ritardo
|
Da 0,2% a 1,4%
|
entro 14 giorni
|
1/10 del 15%
|
1,5%
|
entro 30 giorni
|
1/9 del 15%
|
1.67%
|
entro 90 giorni
|
1/8 del 30%
|
3,75%
|
entro il termine di presentazione della dichiarazione relativa all’anno nel corso del quale la violazione è stata commessa
|
1/7 del 30%
|
4,2857%
|
entro il termine di presentazione della dichiarazione relativa all’anno successivo a quello nel corso del quale la violazione è stata commessa
|
1/6 del 30%
|
5%
|
oltre il termine di presentazione della dichiarazione relativa all’anno successivo a quello nel corso del quale la violazione è stata commessa
|
1/5% del 30%
|
6%
|
dopo il PVC
|
Infedele dichiarazione
Dal primo gennaio 2016 con la Legge di stabilità 2016 nel caso in infedele dichiarazione le sanzioni si riducono nel range 90-80% e sembrerebbe azzerarsi anche l’ipotesi di sanzione in 9caso di errori negli studi di settore, cause di inapplicabilità errate degli stessi o non compilazione….un sogno per molti compilatori di studi di settore.
Presenza di errori nel 730 precompilato
Potete leggere l’articolo con i chiarimenti, le domande, le risposte e la procedura da adottare per gestire eventuali errori nel 730 precompilato
Guida alla compilazione del 730
Guida alla compilazione del modello Unico
Occhio perchè mi risulterebe prescritta una cartella del 2007 quidni controlli bene il timbro e la tipologia dell’accertamento ossia il tributo che le stanno richiedendo. La faccia evdere ad un dottore commercialista se non intende pagarla ovviamente.
Per la rateizzazione invece può cercare l’articolo nel motoro di ricerca interna al sito e dove troverà l’articolo dedicato alla richiesta del piano rate anche alla luce delle ultime novità che sono state introdotte in merito al numero delle rate concesse.
Salve ha tutti,
mi è arrivato un accertamento per omessa dichiarazione dell’anno 2007 (avevo due CUD ma non ho fatto il 730 quindi mi hanno ricalcolato l’imposta).
Volevo richiedere la rateazione on line come si fa per gli avvisi bonari ma sapete se anche in questo caso si può fare?
Visto che se pago (anche ratealmente) entro i 60 giorni c’è la riduzione di 1/6 della sanzione vorrei farlo il prima possibile. Devo recarmi per forza all’ Agenzia ??
Dovrebbe leggere l’articolo dedicato alla prescrizione delle cartelle esattoriali
Buongiorno io ho una cartella equitalia relativa ad irpef che non mi è stata notificata…il ruolo è del 27/12/2011… quanto tempo hanno per notificarla?
Buongiorno, volevo sapere…se equitalia non mi notifica una cartella relativa ad irpef…..potrebbe andare in scadenza??? quanto tempo hanno per notificarla?
Grazie
VOLEVO CHIEDERE ANCHE SE LE AGENZIE INTERINALI LA FANNO LORO LA DICHIARZIONE DEI REDDITI ???
E’ POSSIBILE ??
SALVE VORREI UNA RISPOSTA URGENTE SE POSSIBILE VISTO CHE NON CAPISCO UN AKKA IN AMBITO. IO HO SEMPRE LAVORATO TRAMITE AGENZIA.
IL MIO PRIMO LAVORO NEL 2010 FATTURATO 2500 EURO
POI 2011 FATTURATO 6.000 EURO CIRCA
POI 2012 5.000
E QUEST’ANNO ..
ALLORA VORREI CHIEDERVI SICCOME HO SEMPRE LAVORATO A SPEZZETTONI CON AGENZIE ADESSO PER FARE LA DICHIARAZIONE DEI REDDITI QUEST’ ANNO POSSO FARE TUTTO IN UNO NON AVENDOLA MAI FATTA E SE POSSO USARE L’ESTRATTO CONTO VISTO CHE NON DISPONGO DI TT I CUD ????????? URGENTE AIUTOOOOOOOOO GRAZIE
DOVE DEVO ANDARE E COSA POSSO FARE ????????????????
è discrezionale e varia a seconda della gravità dell’importo omesso considerando diversi elementi come per esempio l’importo o la condotta del contribuente, ecc
ho avuto un accertamento per mancata di chiarazione IVA e mi è stata applicata una sanzione
ho letto che tale sanzione può essere dal 120% al 240% dell’importo non versato
ma quando è il 120% e quando il 240%
grazie
Niente, presenti il modulo per chiuderla direttamente in agenzie delle entrate.
mi sono accorto pochi giorni fa a seguito di un colloqio con un amico che avevo acceso una partita iva nel 2004 esattamente nel novembre ma che poi successivamente ad un infarto fu chiusa a gennaio 2006 nonostante non abbaia mai lavorato. a cosa vado incontro ?grazie
Può presentarlo anche in ritardo anche se non si considera ai fini della liquidazione (e anche dle credito di imposta). per cui provi a dire al suo commercialista e valutare insieme se presentare istanza di rimborso del credito seppur non indicato in dichiarazione, compatibilmente con i termni prescrizionali di tale richiesta che varia a seconda tratts di crediti irpef o iva
Buongiorno, ho una domanda da porvi. Nei due anni passati non ho presentato il modello Unico. Sarei andata comunque a credito, non avrei dovuto pagare. Però, comunque, anche se non lo sapevo prima, avrei avuto l’obbligo di presentarlo. Ho l’appuntamento con un commercialista per presentare quello di quest’anno e vorrei anche risolvere per quanto riguarda i due anni precedenti. Posso presentarlo tardivamente? Quale sanzione è prevista? Non avendo dovuto dare, ma comunque ricevere, è possibile che la sanzione sia non troppo alta? Purtroppo non capisco assolutamente nulla, di queste cose.
Grazie per l’attenzione e spero in una risposta, perché sono molto preoccupata.
Salve, io non so bene come muovermi e gestire la nuova situazione che mi si è creata, riassumo brevemente:
mio padre è venuto a mancare lo scorso mese, a questo punto ho chiesto la reversibilità di pensione per mia madre, ottenuta immediatamente. Ora, io non so bene quando presentasse il 730, se ha mai avuto irregolarità, dove lo presentasse. Inoltre, ora non so come e dove presentare il 730 per mia madre, avendo lei appena preso le liquidazioni pensionistiche. Cosa devo fare in questo caso? Aggiungo che mio padre era pensionato fs. Posso aver informazioni sul suo passato dichiarativo e se sì, a chi devo rivolgermi? Grazie mille.
Non è un grosso problema nel senso che l’avrebbe dovuta presentare ed esiste la possiblità che lei avrebbe dovuto versare qualcosina in più in sede di dichiarazione. Tuttavia se entrambi i CUD avevano un valore basso è molto probabile che non versava niente in più per cui dovrebbe stare apposto. Se proprio vuole essere certo ripresenti la dichiarazione tardivamente ora presentandosi all’agenzia delle entrate di sua competenza.
Buongiorno a tutti , stamattina mi e’ sorto un dubbio , nel 2008 sono stato contattato da un azienda interinale la quale dopo un regolare colloquio mi ha assunto per lavorare in un azienda ( loro cliente ) dopo 4 mesi di assunzione l’azienda interinale mi ha licenziato e mi ha assunto l’azienda cliente , che cosa e’ successo che ho ricevuto due cud uno per l’azienda interinale e un altro per l’azienda cliente , pero’ non ho fatto la dichiarazione.
A cosa vado incontro ?
Spero in una vostra riposta grazie.
Ma poi scusa, se il commercialiista gli apre la partita iva perchè dice dopo che non ha presentato la dichiarazione di inizio attività. per me il suo amico se ha partita iva, ha fatturato, ha incassato e presnta la dichiarazione dei redditi Unico a settembre non ha da temere.
Da come mi ha spiegato, si.
Pensava di essere attivo in tutto e per tutto.
Da come ho capito, l’azienda gli consegnava i prodotti che lui vendeva praticamente in porta a porta, poi fatturava il venduto all’azienda.
Questo da agosto fino a dicembre.
Scusi ma il suo amico fatturava nonostante l’azienda fosse inattiva?
Buongiorno,
Vorrei sottoporVi un problema capitato ad un mio amico:
Ad Agosto 2011 trova lavoro come agente di vendita presso una ditta di prodotti caseari che lo regolarizza come venditore porta a porta con automezzo aziendale.
Il commercialista dell’azienda apre la partita iva e lo iscrive in camera di commercio a settembre 2011 come agente e rappresentante di commercio per prodotti caseari, ma la ditta rimane inattiva.
Nel frattempo il mio amico lavora e fattura alla ditta per le vendite che esegue, poi al 31 Dicembre 2011 (così mi è stato spiegato) l’azienda gli revoca il mandato, a quanto sembra per il mancato inizio attività.
A cosa va incontro il mio amico per la mancata dichiarazione di inizio attività?
Subirà sanzioni amministrative e/o fiscali (ad esempio IVA non versata qualora non fosse stato inserito nei minimi – è nato nel 1978)?
Il commercialista dell’azienda ha delle responsabilità?
Grazie anticipatamente e cordiali saluti.
Puoi compilarlo inserendo i nuovi dati catastali dell’immobile ma poi non collima con le risultanze dell’agenzia sulla tua situazione immobiliare in qunto il trasferimento di immobili non può avvenire per scrittura privata ma per atto pubblico ossai dal notaio.
Buongiorno, approfitto della vostra gentile competenza per chiedervi:
io presento ogni anno il 730, nel quale dichiaro i redditi da lavoro dipendente, e la prima casa a nome mio e di mia moglie che è casalinga e dunque non ha redditi.
Non ho mai denunciato quote di case ereditate dai miei genitori, una delle quali sono intestatario per legge del 22%, ma ne ho acquistato con scrittura privata da mio fratello e mia madre fino al raggiungimento del 33,3%;
Dell’altra sono proprietario al 22%; Da quest’anno voglio denunciarle entrambe, come posso fare? a cosa vado incontro? posso farlo io il 730 come ogni anno o lo devo far compilare ad un commercialista? Vi ringrazio
Dipende a che anno ci riferiamo in qaunto esistono dei termni decadenziali del potere di accertamento. Le strade sono due o andare da un professionista verificare prima di tutti i periodi che sono ancora accertabili dal fisco e per quelli presentare in ritardo una dichiarazione che seppur considerata nulla dovrà essere presa in considerazione da parte dell’agenzia ai fini di una possibile verifica, pagare le sanzioni con ravvdimento se possibil sulle imposte eventualmente non pagate. Sicuramente mi fare fare una stima delle imposte non pagate e delle possibili sanzioni oppure l’ultima via che sconsiglio e di non fare nulla e sperare ogni notte che non arrivi una raccomdnata a casa dell’agenzia, ma così si vive male.
Salve,
io da qualche anno svolgo un secondo lavoro il quale dopo un anno ho dovuto aprire la partita Iva non da agente di commercio ma da agente delle vendite. Io convinta che lo studio che mi seguiva facesse tutto in merito alle mie fatture scopro solo ora che dovevo fare il modello Unico invece che il 730 che io invece ho sempre presentato.. ora che succede? Mi sono accorta di ciò perchè ho chiuso ora l’attività… cosa rischio?che succede? come posso rimediare?
Grazie mille
Premetto che in questa sede trattiamo della omessa presentazione della dichiarazione tuttavia non posso non dirle che qualora ravvisi un danno a suo carico procurato dal risarcimento del danno in questo caso deve essere definito nelle sedi opportune e le consiglio a tal fine di farsi rappresentare da un avvocato di sua fiducia.
A lei non deve importare se il commercialista abbia o no l’assicurazione quanto la corretta qualificazione del danno che ha subito a seguito di una sua inadempienza (sempre che vi sia stata) e che ci fosse stato un incarico alla base di questa prestazione.