Aggiornato il 28 Aprile 2023
Le spese sanitarie e per le cure sostenute all’estero possono essere rimborsate dall’ASL di competenza oltreché portate in detrazione fiscale ai fini IRPEF nella dichiarazione dei redditi 730 o Modello Unico PF. Nel seguito vediamo come presentare la domanda per il rimborso e quali accorgimenti dobbiamo prendere prima di partire. Come vedremo la situazione cambia a seconda del paese di destinazione e che possiamo semplicemente dividere tra viaggi sostenuti all’interno della Comunità Europea o nello Spazio economico Europeo e viaggi all’estero in paesi fuori UE.
Parliamo sia di cure mediche sostenute per eventi accidentali come potrebbe essere un banale infortunio che necessità del supporto di un medico specialista straniero o di cura, assistenza o terapie anche per brevi periodi o anche per incidenti o interventi più seri come vere e proprie operazioni chirurgiche. Può capitare purtroppo che anche in vacanza ci imbattiamo in questi problemi da gestire per cui spero di fornirvi qualche chiarimento in più alle vostre domande per cercare come al solito di risparmiare qualche soldo.
Se siete lavoratori dipendenti e vi trovate in ferie potete anche consultare la guida gratuita su come gestire la sospensione delle ferie e la conversione in giorni malattia.
Cure mediche in Europa: la tessera TEAM
E’ bene sapere che esiste una forma di assistenza sanitaria gratuita erogata dallo Stato Italiano sulla base di accordi presi tra tutti i paesi aderenti alla Comunità Europea e o nello Spazio Economico.
Sulla base di questi accordi il cittadino comunitario ha diritto di ricevere le prestazioni sanitarie e le cure mediche alle stesse condizioni economiche vigenti nel paese in cui si soggiorna.
Logico pensare che fino a quando siete in paesi dell’UE non dovreste avere grandi problemi in quanto la maggior parte dei sistemi sanitari nazionali hanno hanno degli standard piuttosto elevati. Vi sono tuttavia paesi che, al pari dell’Italia prevedono un ticket il cui valore può variare a seconda della tipologia della cura. Vi sono anche casi di esenzione dal pagamento del ticket sanitario. Purtroppo non trovo delle tabelle riepilogative per ciascun paese della comunità europea ma so che per esempio in Francia, Svizzera e Spagna il Ticket si paga. Tuttavia anche questo, se previsto il rimborso in Italia dovrà essere rimborsato una volta rientrati in Italia.
Non ho la TEAM: cosa posso fare?
Nel caso in cui non abbiate ancora con voi la TEAM e no abbiate ancora stipulato l’assicurazione sanitaria per il viaggio oppure all’estero fanno orecchie da mercante e vi fanno comune pagare allora ricordate che potrete richiedere comunque il rimborso delle spese sanitarie all’estero.
La domanda deve essere fatta all’ASL di competenza. Alla domanda si dovrà allegare tutta la documentazione attestante l’eventuale ricovero o degenera presso la struttura sanitaria, pronto soccorso, ospedale o casa di cui convenzionata o centro sanitario.
Importante: per richiedere il rimborso naturalmente sarà necessario farsi rilasciare ricevuta di pagamento, scontrino fiscale o fattura che attesti che voi avete effettuato il pagamento per voi o anche per terze persone.
Quali spese mediche posso farmi rimborsare
Le spese mediche che vi potete far rimborsare al rientro in Italia sono tutte quelle previste per la cura di patologia. Non rientrano naturalmente interventi per rifarvi naso o seno. Sono contemplate anche le spese odontoiatriche di cui negli ultimi periodi si fa un gran parlare per via dei viaggi in Europa dell’Est. Inutile dire che mia come in questo caso vale la regola “Chi più spende meno spende” :-)
Quanto vale il rimborso in Italia
Il rimborso in Italia viene accreditato sulla base di tutte la documentazione prodotta e dei giustificativi presentati in originale. Il rimborso avviene alle stesse condizioni del paese estero. Non si applica per così dire una decurtazione nel caso in cui il ticket all’estero sia venuto di più in Francia rispetto ad analoga visita sostenuta in Italia.
Viaggi fuori dalla Comunità Europea
Se il viaggio è al di fuori della UE o dallo Spazio Economico Europeo come potrebbe essere Thailandia, India, Africa etc o altro paese con cui l’Italia non ha stipulato convenzione di assistenza sanitaria bilaterale la TEAM non la conosco proprio per cui non ha validità.
Non vi sarà pertanto alcun pagamento diretto come avviene in Europa e nemmeno il rimborso una volta che rientrate in Italia.
Proprio in questo caso diviene molto importante valutare la stipula di una polizza assicurativa sanitaria che vi copra durante il soggiorno. Proprio per questo ho dedicato apposito articolo per capire vantaggi e svantaggi della stipula di una polizza assicurazione estera. Trovate il rimando alla fine di questo articolo.
Nel frattempo è bene sapere che sarà molto utile se vi recate in uno di questi paesi che non siete coperti per cui la proposta dell’agenzia dei viaggi o del tour operator dovrebbe essere letta per comprendere se si tratta di una polizza non valida o se necessario integrarla a seconda della tipologia per esempio di viaggio scelto.
Casi particolari: Viaggi di lavoro
Nel caso in cui vi rechiate all’estero per motivi i lavoro solitamente è il datore di lavoro a stipulare una apposita assicurazione sanitaria che vi copre interamente per infortuni, cure, assistenza medica e altri eventi rischiosi la cui entità spesso varia e muta a seconda della destinazione e della tipologia di attività esercitata.
Se la destinazione è fuori dall’Unione Europea e in paesi in cui l’Italia non ha stipulato accordi bilaterali sarà possibile chiedere il rimorso in Italia. Si tratta budini di anticipare le spese mediche e poi procedere come descritto sopra richiedendo il rimborso alla propria ASL di competenza.
Casi particolari: vacanze studio
Anche nel caso di vacanze studio come potrebbero essere i soggiorni all’estero per imparare l’inglese, il francese o lo spagnolo o anche solo per brevi soggiorni di vacanze all’estero vale quanto trovate scritto nel caso di viaggi di lavoro. unica differenza solo che in questo caso sarà la stessa agenzia di viaggi o soggetto che organizza l’attività a fornire anche idonea assicurazione.
Un altro chiarimento che do è che nel Spazio Economico Europeo vi rientrano Islanda, Liechtenstein e Norvegia. Lo stesso avviene in Svizzera.
Per fruire delle cure mediche all’estero sarà necessario esibire al momento della visita o della cura o del ricovero della TEAM Card. La tessera no va niente altro che a sostituire i vecchi modelli E 110, E 111, E 119 ed E 128.
Interventi chirurgici importanti
Nel caso di interventi da sostenere pressi centri specializzati esteri sarà possibile richiedere il rimborso all’ASL di competenza. Consiglio nel caso in cui l’intervento sia da effettuarsi e pianificabile con anticipo di recarsi presso l’ASL di competenza per richiedere preventivamente il rimborso diretto. Per questo sarà necessario richiedere preventiva autorizzazione. L’ASL risponderà a seconda della convenzione stipulata con il paese estero di destinazione. Non è detto che via sia un rimborso diretto e anticipato dell’operazione, questo varia da caso a caso. Non è neanche detto che il costo dell’operazione sia limitato al pagamento del ticket vigente nello stato estero.
- Nel caso in cui la struttura estera sia pubblica o convenzionata l’ASL vi rilascerà un formulario da compilare (E 112 nel caso di uno Stato comunitario). La prestazione in questo caso sarà gratuita.
- Nel caso in cui si abbia autorizzazione scritta a procedere e se la struttura estera è privata l’ASL dovrete comunque anticipare le spese che saranno successivamente rimborsate.
- Nel caso in cui l’ASL non vi risponde o non abbiate ottenuto l’autorizzazione per tempo e dobbiate procedere ugualmente allora potrete comunque attivare la procedura di rimborso al vostro entro in italia. Il problema è che il rimborso avverrà ad un valore forfettario.
Informazioni Utili
In tutti i Paesi dell’Unione Europea potrete comunque sempre chiamare il numero 112 per le emergenze a cui potranno darvi assistenza in caso di emergenza non solo ambulanze, medici o guardie mediche ma anche, pronto soccorso e intervento, vigili del fuoco o forze dell’ordine.
Chi può ricadere il rimborso delle spese mediche sostenute all’estero
SETTORE PUBBLICO
- dipendenti dello Stato
- personale militare italiano, anche di leva, in servizio all’estero
- personale docente o non docente, di ruolo e non di ruolo presso le istituzioni scolastiche e culturali italiane all’estero
- personale degli Enti pubblici che presti la propria opera lavorativa presso delegazioni o uffici degli Enti stessi all’estero
- impiegati a contratto con rapporto di lavoro regolato da legge italiana
- familiari che seguano il lavoratore all’estero o lo raggiungano anche per brevi periodi
SETTORE PRIVATO
- lavoratori di diritto italiano occupati temporaneamente all’estero alle dipendenze o in rapporto di compartecipazione o di associazione con imprese o datori di lavoro.
- lavoratori residenti all’estero che hanno un rapporto di lavoro disciplinato dalla legge italiana per lo svolgimento dell’attività all’estero
- religiosi e religiose del clero che svolgono attività lavorativa presso terzi che ricevono una remunerazione equiparata al reddito da lavoro dipendente, ai sensi della legge 222/85 e del D.P.R. 17.2.87, n. 33
- collaboratori familiari al servizio personale di agenti o funzionari delle rappresentanze diplomatiche e consolari, con contratto di diritto italiano
- lavoratori autonomi, ivi compresi i liberi professionisti che svolgono all’estero un’attività lavorativa per periodi di tempo limitato, realizzando opere o prestando servizi per conto di un committente all’estero, assoggettati al regime previdenziale e fiscale italiano
- titolari di borse di studio presso Università o Fondazioni estere legalmente riconosciute
- cittadini temporaneamente all’estero, titolari di pensione corrisposta dallo Stato o da Istituti Previdenziali italiani, che documentino attività lavorativa all’estero per conto dello Stato italiano
- invalidi di guerra o per causa di servizio residenti all’estero
- familiari che seguano il lavoratore all’estero o lo raggiungano anche per brevi periodi
Perdono il diritto al rimborso coloro che non hanno provveduto a comunicare alla ASL di iscrizione l’assenza dal territorio italiano superiore a 30 giorni.
Documentazione necessaria: cosa serve
Se le spese sono state sostenute direttamente dall’assistito:
- domanda di rimborso ASE-RSANC-RPL (lavoratore) redatta dall’assistito nei termini di decadenza (tre mesi dall’ultima spesa per ogni evento sanitario);
- attestato ex art. 15 del D.P.R. 618/80 o autocertificazione;
- parere di congruità delle spese rilasciato dal Capo della Rappresentanza diplomatica o dell’Ufficio consolare italiana all’estero;
- certificato medico con diagnosi e/o relazione sanitaria;
- in caso di ricovero ospedaliero, la dichiarazione da parte della struttura sanitaria del costo della degenza ordinaria in vigore nella struttura medesima;
- documentazione di spesa in originale, regolarmente quietanzata, rilasciata in conformità con le norme fiscali vigenti nel Paese (fatture, quietanze o ricevute di pagamento) dalla quale risulti la distinta dei singoli costi delle prestazioni;
- traduzione in lingua italiana della documentazione qualora quest’ultima sia in lingua diversa da inglese e francese;
- iscrizione alla Camera di Commercio o al Registro delle Imprese per il lavoratore privato alle dipendenze di una Impresa, o per il lavoratore autonomo;
- iscrizione agli Albi Professionali per i liberi professionisti
Se le spese per il lavoratore del settore privato sono state sostenute dall’Impresa:
- domanda di rimborso ASE-RSANC-RPL (datore) redatta dall’impresa nei termini di decadenza (tre mesi dall’ultima spesa per ogni evento sanitario);
- attestato ex art. 15 del D.P.R. 618/80 o autocertificazione del lavoratore;
- parere di congruità delle spese rilasciato dal Capo della Rappresentanza diplomatica o dell’Ufficio consolare italiana all’estero;
- certificato medico con diagnosi e/o relazione sanitaria;
- in caso di ricovero ospedaliero, la dichiarazione da parte della struttura sanitaria del costo della degenza ordinaria in vigore nella struttura medesima;
- documentazione di spesa in originale, regolarmente quietanzata, rilasciata in conformità con le norme fiscali vigenti nel Paese (fatture, quietanze o ricevute di pagamento) dalla quale risulti la distinta dei singoli costi delle prestazioni;
- traduzione in lingua italiana della documentazione qualora quest’ultima sia in lingua diversa da inglese e francese;
- liberatoria del dipendente in cui sia dichiarato che l’Impresa ha sostenuto le spese;
- iscrizione alla Camera di Commercio o Registro delle Imprese.
Moduli e linee guida
- Attestato ex art. 15 D.P.R. 618/80 o autocertificazione (formato doc, formato odt)
- Domanda rimborso Datore di lavoro (formato doc, formato odt)
- Domanda rimborso Lavoratore (formato odt)
- Domanda rimborso lavoratore (formato doc)
- Parere di congruità (formato doc, formato odt)
Come si presenta la richiesta
- Posta tradizionale
Ufficio destinatario: Direzione Generale della Programmazione Sanitaria (DGPROGS) – Ufficio 8 – Funzioni statali in materia di assistenza sanitaria internazionale
Indirizzo destinatario: Viale Giorgio Ribotta, 5 – 00144 Roma
Quanto tempo ci vuole
La risposta avverrà entro 90 giorni dalla presentazione dell’istanza di rimborso.
Quanto costa
La richiesta i rimborso non ha un costo né è soggetto a tariffe particolari
Risposta alla domanda di rimborso
La risposta viene comunicata all’interessato tramite Posta tradizionale o Posta elettronica certificata
Viaggi in Europa: copertura sanitaria TEAM
Se vi volete recare per fare un esempio in Francia per temporaneo soggiorno (turismo, motivi personali, etc), prima di partire assicurati di avere ricevuto la Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM).
Se:
- non hai ricevuto la TEAM e la partenza è prevista in tempi troppo brevi per poterla ottenere
- ti è stata rubata o è stata smarrita
puoi recarti presso la tua Azienda Sanitaria Locale (ASL) e richiedere il certificato sostitutivo provvisorio.
Che cosa è la TEAM e come funziona
La Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM) è entrata in vigore, anche in Italia, dal 1° novembre 2004. Tale tessera, che è il retro della Tessera Sanitaria nazionale (TS) o della Carta Regionale dei Servizi, permette di usufruire delle cure medicalmente necessarie (e quindi non solo urgenti) coperte in precedenza dai modelli E 110, E 111, E 119 ed E 128.
Il paziente può ottenere prestazioni e cure mediche presso strutture pubbliche estere o anche presso centri sanitari convenzionata ed esibire la TEAM Card. Avrà diritto a ricevere le cure alle stesse condizioni degli assistiti del Paese in cui ci si trova. L’assistenza è in forma diretta e pertanto nulla è dovuto, eccetto il pagamento di un eventuale ticket che è a diretto carico dell’assistito e quindi non rimborsabile.
A chi viene rilasciata
La TEAM, viene rilasciata, in linea di principio a tutte le persone iscritte e a carico del Servizio sanitario nazionale (SSN) in possesso della cittadinanza italiana che hanno la residenza in Italia. Eccezioni riguardano:
- i lavoratori con contratto di diritto italiano iscritti all’Anagrafe italiani residenti all’estero (AIRE) e distaccati all’estero;
- gli studenti (titolari di modello E106 o S1) iscritti all’AIRE
- i pensionati (e loro familiari) in possesso di un modello E121 o S1 (dal 1° maggio 2010 con l’entrata in vigore dei nuovi regolamenti comunitari di sicurezza sociale)
- i familiari di lavoratori, che risiedono in un Paese diverso da quello del capofamiglia, in possesso di modello E109 o S1Inoltre, la TEAM spetta anche ai cittadini comunitari ed extracomunitari iscritti al SSN e non a carico di Istituzioni estere.
Come e dove utilizzarla
L’assistito, per ottenere le prestazioni, può recarsi direttamente presso un medico o una struttura sanitaria pubblica o convenzionata ed esibire la TEAM, che da diritto a ricevere le cure alle stesse condizioni degli assistiti del Paese in cui ci si trova. L’assistenza è in forma diretta e pertanto nulla è dovuto, eccetto il pagamento di un eventuale ticket (che in Francia, ad esempio, è del 20% su ogni prestazione) è a diretto carico dell’assistito e quindi non rimborsabile.
Si rammenta che in Svizzera ed in Francia (dove vige un sistema basato sull’assistenza in forma indiretta), il più delle volte viene richiesto il pagamento delle prestazioni. E’ bene sapere che il rimborso (eccetto, come detto sopra, per il ticket) può essere richiesto direttamente sul posto all’istituzione competente (alla LAMal per la Svizzera ed alla CPAM competente per la Francia). In caso contrario il rimborso dovrà essere richiesto alla ASL al rientro in Italia, presentando le ricevute e la documentazione sanitaria.
Si sottolinea che la TEAM non può essere utilizzata per il trasferimento all’estero per cure di alta specializzazione (cure programmate), per le quali è necessaria l’autorizzazione preventiva da parte della propria ASL.
Validità TEAM
La TEAM ha validità sei anni (Decreto del ministero dell’Economia e delle Finanze del 25 febbraio 2010, che aggiorna il Decreto dell’11 marzo 2004), eccetto diversa indicazione da parte della Regione/ASL di appartenenza. In prossimità della scadenza, l’Agenzia delle entrate provvede automaticamente ad inviare la nuova tessera.
A chi rivolgersi
Si può richiedere alla propria ASL di appartenenza un certificato sostitutivo della TEAM solo nei seguenti casi eccezionali:
- furto o smarrimento, se la tessera è stata già ricevuta, presentando copia della relativa denuncia
- partenza in tempi troppo brevi per poter ottenere la tessera, se non è stata ancora ricevuta
In quest’ultimo caso, l’Ufficio dell’Agenzia delle entrate ha previsto la possibilità per le ASL di richiedere on-line la tessera per gli assistiti che ne facciano richiesta. Dalla data della richiesta occorreranno circa 30 giorni per riceverla. E’ sempre possibile, da parte delle ASL, rilasciare un certificato sostitutivo provvisorio compilato a mano.
Se i dati anagrafici riportati sulla TEAM fossero errati, il cittadino potrà rivolgersi ad un qualsiasi Ufficio dell’Agenzia delle entrate per chiederne la correzione. Allo stesso modo, in caso di smarrimento o furto, il cittadino potrà richiederne un duplicato.
E’ bene ricordare che il Ministero della Salute non ha alcuna competenza nell’emissione e distribuzione della TEAM.
Contatti e riferimenti utili
Nominativo: Ministero della Salute
Direzione Generale della Programmazione Sanitaria – Ufficio 8
Indirizzo: Viale Giorgio Ribotta, 5 – 00144 Roma
Telefono: 06 59941
Email: minsalute_estero.dgprog@sanita.it
Riepilogo rischi e copertura per singolo paese (Fonte Ministero della Salute)