Dichiarazione IVA Precompilata: cos’è, come funziona e a chi si applica

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Il Decreto Fiscale 2019 introduce quale importante novità la dichiarazioni Iva precompilata. Qui vedremo cos’è in pratica, come funziona e quali sono le modalità di compilazione al netto delle operazioni che sono gestite ancora mediante fatturazione cartacea. La novità nasce sul filone della fatturazione elettronica che oggi può contare e generare flussi di informazioni rilevanti ai fini Iva in gradi di alimentare una dichiarazione pre compilata.

Essendo tutti i dati IVA dei clienti e fornitori italiani disponibili in formato elettronico, sia quelli legati alla fatturazione elettronica sia quelli legati alla trasmissione dei corrispettivi, l’amministrazione finanziaria può mettere i contribuenti nelle condizioni di ricevere i registri IVA disponibili in linea sulla base dei dati acquisiti; inoltre, sono messe a disposizione anche le bozze delle liquidazioni periodiche precompilate, così come la bozza della dichiarazione IVA precompilata. Il contribuente può apportare modifiche alla bozza dal momento che l’Agenzia è in possesso del dato numerico ma non possiede tutte quelle ulteriori informazioni connesse al profilo soggettivo e, quindi, alla percentuale di detraibilità di alcune spese nota solo all’interessato.

L’articolo 16 sposta alla data del 1° luglio 2020 l’avvio della predisposizione da parte dell’Agenzia delle entrate delle bozze precompilate dei registri IVA nonché delle comunicazioni delle liquidazioni periodiche. La bozza della dichiarazione annuale dell’IVA è invece messa a disposizione a partire dalle operazioni IVA 2021.

A chi si applica la dichiarazione Iva Pre compilata

La nuova modalità di compilazione automatica della dichiarazione Iva si applica a tutti i soggetti passivi Iva residenti e stabiliti in Italia.

In particolare l’articolo 16 sostituisce integralmente il comma 1 dell’articolo 4 del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127, inserendo due nuovi commi 1 e 1-bis relativi a semplificazioni amministrative e contabili connesse alla introduzione della fatturazione elettronica.

Entrata in vigore Dichiarazione Iva: da quando scatta

A partire dalle operazioni IVA effettuate dal 1° luglio 2020, in via sperimentale, nell’ambito di un programma di assistenza on line basato sui dati delle operazioni acquisiti con le fatture elettroniche e con le comunicazioni delle operazioni transfrontaliere nonché sui dati dei corrispettivi acquisiti telematicamente, l’Agenzia delle entrate mette a disposizione dei soggetti passivi dell’IVA residenti e stabiliti in Italia, in apposita area riservata del sito internet dell’Agenzia stessa, le bozze dei seguenti documenti:

  • registri delle fatture e degli acquisti (articoli 23 e 25 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633);
  • comunicazioni delle liquidazioni periodiche dell’IVA.

Si ricorda che il vigente articolo 4, comma 1, prevede che a partire dalle operazioni IVA 2020, nell’ambito di un programma di assistenza on line basato sui dati delle operazioni acquisiti con le fatture elettroniche e con le comunicazioni delle operazioni transfrontaliere nonché sui dati dei corrispettivi acquisiti telematicamente, l’Agenzia delle entrate mette a disposizione di tutti i soggetti passivi dell’IVA residenti e stabiliti in Italia, in apposita area riservata del sito internet dell’Agenzia stessa, le bozze dei seguenti documenti:

  1. registri di cui agli articoli 23 e 25 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633 (Registro Acquisti e Vendite);
  2. liquidazione periodica dell’IVA;
  3. dichiarazione annuale dell’IVA.

La norma pertanto sposta al secondo semestre del 2020 l’avvio del processo della predisposizione delle bozze dei registri IVA e delle comunicazioni delle liquidazioni periodiche IVA da parte dell’Agenzia delle entrate che a tal fine utilizzerà i dati acquisiti mediante le fatture elettroniche, le comunicazioni delle operazioni transfrontaliere e la trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi.

Il nuovo comma 1-bis dispone che a partire dalle operazioni IVA 2021 (e non più dalle operazioni IVA 2020) l’Agenzia delle entrate mette a disposizione dei soggetti passivi IVA residenti e stabiliti in Italia, nell’area riservata del proprio sito internet, la bozza della dichiarazione annuale IVA.

Provvedimento Agenzia Entrate Dichiarazione IVA Pre compilata dal primo luglio 2021

Al via la Precompilata Iva con le operazioni dal 1° luglio 2021. In un provvedimento regole e destinatari. Dal 13 settembre disponibili le prime bozze dei registri
Tutto pronto per l’avvio della fase sperimentale della precompilata Iva grazie ai dati delle e-fatture e dei corrispettivi. Con il Provvedimento di oggi, firmato dal Direttore dell’Agenzia, Ernesto Maria Ruffini, sono state infatti stabilite le modalità di predisposizione dei documenti Iva precompilati, le modalità di accesso e viene individuata la platea degli operatori interessati dalla novità. Il provvedimento disciplina inoltre le attività di memorizzazione dei dati e le regole di trattamento e sicurezza.

Anche l’Iva diventa precompilata – Utilizzando i dati provenienti dalle fatture elettroniche, dalle comunicazioni transfrontaliere e dai corrispettivi giornalieri, l’Agenzia mette a disposizione degli operatori Iva, in un’area web dedicata, le bozze dei registri Iva e delle comunicazioni delle liquidazioni periodiche (Lipe) a partire dalle operazioni effettuate dal 1° luglio 2021. A far data dalle operazioni effettuate dal 1° gennaio 2022, sarà disponibile anche la bozza della dichiarazione annuale Iva. Per i soggetti che convalidano, nel caso in cui le informazioni proposte dall’Agenzia delle entrate siano complete, oppure integrano nel dettaglio i dati proposti nelle bozze, viene meno l’obbligo di tenuta dei registri Iva.

I destinatari dei documenti Iva precompilati – Per gli anni d’imposta 2021 e 2022, nella fase di avvio sperimentale, destinatari dei documenti Iva precompilati saranno i soggetti passivi Iva residenti e stabiliti in Italia che effettuano la liquidazione trimestrale dell’Iva per opzione, con esclusione di alcune categorie di soggetti come quelli che operano in particolari settori di attività o per i quali sono previsti regimi speciali ai fini Iva (ad esempio, editoria, vendita di beni usati, agenzie di viaggio). Dal 2022 saranno inclusi nella platea anche i soggetti in regime di Iva per cassa. Il soggetto passivo Iva che in base alle informazioni disponibili non sia stato individuato come appartenente alla platea, ma che ha le caratteristiche per esserne incluso, può segnalare tale circostanza e accedere ai documenti Iva precompilati.

Registri Iva, LIPE e dichiarazione Iva – Le bozze dei registri mensili sono alimentate in via continuativa con i dati pervenuti, in modo da consentire al soggetto Iva, già a partire dal primo giorno del mese in lavorazione e fino al mese successivo al trimestre di riferimento, di accedere alle bozze per visualizzare ed eventualmente modificare o integrare i dati.

In fase di avvio, per il terzo trimestre 2021, l’accesso sarà consentito a partire dal 13 settembre e l’operatore avrà tempo fino alla fine di ottobre per visualizzare ed eventualmente modificare o integrare le bozze dei registri del terzo trimestre. Le bozze delle comunicazioni delle liquidazioni periodiche e, a partire dalle operazioni effettuate nel 2022, della dichiarazione annuale Iva sono, invece, predisposte tenendo conto, oltre che dei dati dei registri Iva convalidati o integrati dal contribuente, anche di quelli relativi alle comunicazioni telematiche dei corrispettivi, delle informazioni ricavate dalle comunicazioni delle liquidazioni periodiche dei trimestri precedenti e della dichiarazione annuale IVA del periodo d’imposta precedente.

Nell’ottica di offrire un servizio di agevolazione negli adempimenti tributari, in alternativa all’utilizzo diretto delle bozze presenti nell’applicativo web, è comunque consentito al soggetto Iva o al suo intermediario estrarre e stampare le bozze (in formato xml) e importarle nei propri applicativi oppure utilizzarle per un confronto con i dati in proprio possesso .

Accesso diretto o “indiretto” – Ciascun soggetto passivo Iva, direttamente oppure tramite l’intermediario che abbia la delega all’utilizzo dei servizi di fatturazione elettronica, potrà accedere, tramite un applicativo web dedicato all’interno del portale Fatture e corrispettivi, ai documenti Iva precompilati ed effettuare una serie di operazioni, quali ad esempio visualizzare, consultare, stampare e salvare i dati, estrarre le bozze dei documenti e inviare le comunicazioni delle liquidazioni periodiche e la dichiarazione annuale Iva. Nell’applicativo web dedicato sarà disponibile una sezione informativa che guiderà, passo per passo, i contribuenti nell’utilizzo di tutte le funzionalità previste.

Memorizzazione dei registri convalidati o integrati – I registri Iva proposti dovranno essere convalidati o integrati nel dettaglio entro il mese successivo al trimestre di riferimento. L’operazione di convalida o integrazione comporta il venir meno dell’obbligo di tenuta dei registri delle fatture emesse e degli acquisti da parte del soggetto passivo Iva. I dati dei registri Iva convalidati o integrati sono memorizzati dall’Agenzia delle Entrate, mediante protocollazione e acquisizione nel Sistema Documentale, a partire dal primo giorno del secondo mese successivo al trimestre di riferimento e fino al 31 dicembre del quindicesimo anno successivo a quello di riferimento.

Fonte Normativa Dichiarazione Iva pre compilata

Decreto Fiscale n. 124/2019

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