Una volta arrivati gli ispettori dell’agenzia delle entrate in borghese, la guardia di finanza, le fiamme gialle o per una verifica ispettiva o per una specifica segnalazione da parte degli stessi clienti si può incorrere in una sospensione della licenza con conseguente obbligo di chiusura del negozio oltre al pagamento di una sanzione amministrativa definita dal D.Lgs. n. 471 del 1997.
Se non avete già commesso l’illecito vi consiglio prima di tutto di leggere l’articolo dedicato a quando emettere lo scontrino fiscale, quando è obbligatorio e i casi particolari in cui è possibile beneficiare dell’esenzione che vi potrebbe salvare dall’applicazione di pesanti multe o contravvenzioni da parte della guardia di finanza o dell’agenzia delle entrate.
La sanzione Amministrativa in caso di mancata emissione dello scontrino
In caso non emettiate lo scontrino sicuramente per dimenticanza ricordate state evadendo le tasse e che la multa in cui potete incorrere equivale al versamento del 100% dell’imposta evasa calcolata sul valore del prezzo di cessione del bene o servizio venduto e comunque per un importo non inferiore ai 516 euro. Dal 2015 il minimo scende a 500 euro.
La sospensione dell’attività
Forse la paura più grande di chi fa nero attraverso l’omissione dello scontrino fiscale riguarda invece la sanzione accessoria a quella amministrativa pecuniaria che prevede la sospensione dell’attività per 15 giorni lavorativi che provoca sicuramente un danno ben più grande della sanzione amministrativa che oltretutto può essere definita con il pagamento di un quarto qualora le richieste del fisco siano soddisfatte entro 60 giorni dalla notifica del provvedimento. Non considerando la stagionalità di ipotetici incassi ma per farvi rendere conto d cosa significa parliamo di un danno teorico del 4%.
Per questo forse il Legislatore fiscale, ritenendo che la sola punizione inflitta all’esercente non avrebbe effettivamente distorto lo stesso dal porre in essere comportamenti in linea con la normativa fiscale ha previsto anche la possibilità della totale chiusura del negozio come ulteriore ed accessoria connessa al comportamento in totale evasione di imposta.
Quando scatta la sospensione e la chiusura dell’attività
La sospensione scatta in caso si venga sorpresi per più di 4 volte (intendendo come tali 4 scontrini e non 4 verifiche) nell’arco di 5 anni e si sostanzia nella sospensione dell’attività da 3 giorni ad 1 mese.
Il quinquennio è certamente un arco temporale talmente ampio da imporre un comportamento in linea con le previsioni normative disciplinante l’obbligo di emissione dello scontrino fiscale.
Mancata emissione scontrini per importi superiori a 50 mila euro
In questo caso il legislatore a mio avviso correttamente inasprisce le sanzioni connesse alla mancata emissione di scontrini in quanto considerando che chi fa utilizzo di registratori di cassa sono coloro che cedono beni di largo consumo e come tali di piccoli importi pertanto immaginare una evasione fiscale di 50.000 euro significa una comportamento fraudolento particolarmente gravi che necessita come in questo caso di una sanzione più severa e che si sostanzia in una sospensione da 1 mese a 6 mesi. Se siete tuttavia evasori di questo genere vi consiglio più che altro di leggere l’articolo dedicato alle sanzioni penali per reati tributari.
Non è da escludere infatti il caso in cui oltre alla contestazione derivante dalla mancata emissione dello scontrino stiate anche commettendo altri tipi di illecito amministrativo.
Definizione agevolata della sanzione amministrativa
Come anticipato prima nella risposta al lettore la sanzione pecuniaria o multa può essere ridotta attraverso il pagamento di un quarto nel caso in cui si proceda entro 60 giorni al versamento del debito dovuto. In caso di proposizione del ricorso invece questa definizione agevolata della sanzione (in linguaggio tributaria si chiama così) non potrà essere effettuato.
Altra cosa invece è la mancata emissione della fattura che ricordiamo deve essere richiesta al momento del pagamento e non oltre le 24:00 dello stesso giorno.
Obbligo di avere il POS funzionante naturalmente
I commercianti e ora anche i professionisti dovranno avere il POS funzionante come previsto dall’articolo 15 comma 4, del Decreto Legge 179 del 2012 e dal disegno di legge 1747 del 2015 dal 30 giugno 2014 e saranno obbligati ad accettare i pagamenti superiori a 30 euro che il cliente intenda pagare con bancomat.
In questo caso la sanzione prevista in caso di errore potrà essere di 500 euro e l’esercizio commerciale dovrà installare il POS entro 30 giorni dal verbale di accertamento. Successivamente se non avrà provveduto avrà ancora a disposizione ulteriori 60 giorni dopodiché scatteranno mille euro di sanzione e sospensione attività commerciale.
Il cliente non viene più multato
In caso di mancata emissione dello scontrino al cliente che ha acquistato il bene o il servizio non è applicata alcuna sanzione. Il cliente infatti non è obbligato a chiedere all’esercente o fornitore l’emissione dello scontrino o della ricevuta fiscale. L’emissione è un adempimento che ricade nell’ambito della responsabilità esclusiva del negozio.
Prima forse quello che rendeva o incentivata la lotta all’evasione fiscale (per esempio proprio oggi ero in uno stabilimento che casualmente aveva rotto il POS e la cassa e accettava solo contanti senza peraltro voler rilasciare lo scontrino e che per sua sfortuna la voleva intortare a me) era che il cliente che usciva dal negozio senza scontrino era punito con una ammenda o sanzione pecuniaria mentre il DL 69 del 2003 ha abrogato l’articolo 11, comma 6, del D.Lgs. n.471 del 1997 a mio modesto avviso senza un motivo apparente.
Se volete partecipare con le vostre esperienze raccontate se l’agenzia delle entrate vi ha accertato e quali sono state le modalità di applicazione delle sanzioni.
Elementi che deve possedere lo scontrino fiscale
Lo scontrino fiscale deve avere la ditta, denominazione o ragione sociale, ovvero nome e cognome dell’esercente, l’ubicazione del punto vendita, il numero di partita IVA o codice fiscale, i dati contabili che sarebbero indicati nella fattura come resi, sconti o acconti, comprensivi anche della data e dell’ora in cui è stata effettuata la vendita, il logotipo fiscale e numero di matricola del registratore di cassa.
Vi indico comunque il riferimento normativo dove troverete l’articolo 6 che disciplina compiutamente tutte le fattispecie si mancato rilascio dello scontrino.
Potete approfondire anche alcuni casi particolari leggendo l’articolo dedicato proprio a quali dati deve indicare lo scontrino fiscale.
Ravvedimento operoso Mancata Emissione dello Scontrino Fiscale
Trovate pubblicato con la funziona di ricerca interna al sito il nuovo articolo dedicato al ravvedimento operoso anche per la mancata emissione dello scontrino fiscale. Mi preme tuttavia segnalarvi, onde evitare di farvi perdere tempo che sarà possibile sfruttarlo in questo caso solo prima della constatazione delle violazioni indicate negli articoli 6, comma 3 (ovvero mancata emissione di ricevute fiscali, scontrini fiscali o documenti di trasporto ovvero nell’emissione di tali documenti per importi inferiori a quelli reali) oppure all’articolo 11, comma 5 (omessa installazione degli apparecchi per l’emissione dello scontrino fiscale ossia registratori di cassa o anche nel caso di un loro guasto) così come previsto dal Decreto Legislativo n.471/1997.
A tal proposito trovate un articolo ad hoc sull’argomento.
Se non emetto la fattura cosa succede
Nel caso vi venga richiesta la fattura entro lo stesso giorno di effettuazione dell’operazione il problema è leggermente più grave perché in quel caso possono darvi omessa fatturazione che prevede sanzioni amministrative più pesanti e che trovate descritte nell’articolo appositamente dedicato alla mancata emissione della fattura e alle relative sanzioni amministrative.
Fatture sbagliate? NO problem con la nota di credito
Potete consultare il nuovo articolo dedicato non solo all’emissione della nota di credito ma in cui troverete anche le modalità per recuperare l’Iva e versare eventualmente minori imposte se vi siete sbagliati. A tal proposito potete leggere la Guida all’emissione della nota di credito.
Novità 2018
Registratore di cassa guasto: cosa fare
Ho dedicato un apposito articolo al registratore di cassa rotto per indicarvi come comportarvi per evitare di subire delle sanzioni da parte dell’agenzia delle entrate o della Guardia di Finanza > Leggi articolo Cassa guasta: cosa fare
Prescrizione dell’accertamento dell’agenzia delle entrate
Come ogni azioni di accertamento da parte dell’agenzia delle entrate anche per questa fattispecie esistono dei termini entro cui l’azione dell’agenzia delle entrate si dove concretizzare. La sospensione della licenza o dell’attività dovrà essere constatata e oggetto di un accertamento dell’Agenzia delle entrate notificato al più entro sei mesi da quando è stata contestata la quarta violazione a pena di decadenza.
Per Agenzia delle entrate competente si intende quella relativa al domicilio fiscale del contribuente.
Omessa fatturazione e sanzioni connesse
Riferimenti normativi:
D.Lgs. 18.12.1997, n. 471
Mi unisco a tutte quelle attività che nonostante siano tartassate e umiliate dal fisco e in particolar modo dalla GdF con i suoi appostamenti del CA..O, (forse non sanno cosa vuol dire lavorare per portare il pane a casa e li paghiamo pure)perchè anche io, come itinerante, nella confusione una sera mi hanno multato per l’emissione mancata di uno scontrino di 5 euro, con un verbale minimo di 516,00….. ma questa è usura bella e buona, prepotenza fiscale e legittimata dal governo. Ma allora ,vogliono risollevare l’economia del paese e poi ci sono immigrati, cinesi, tunisini, e tanti altri, che non hanno neanche la licenza di itinerante. Una risposta ricevuta da uno di questi bei signori è stata,… anche se li verbalizziamo, tanto non pagano perchè non hanno niente. Italia di merda! Questa è l’Italia in cui vivo, di Merda!
Dal primo verbale….dal primo scontrino come fanno a saperlo quando non l’ha fatto mi scusi?!
Buongiorno vorrei sapere il quinquennio periodo dove non si devono superare 4 scontrini quando parte all’inizio dell’attività oppure al primo verbale?
E poi da dire che i stessi ispettori della guardia di finanza sono all’eall’ottanta percento gente ……ed …… alla grande anche loro. Mi fa schifo questo sistema che hanno creato… Dopo 30anni nel commercio, dopo aver pagato una montagna di tasse dopo che lo sappiamo tutti che la nostra pensione sarà da fame ci spremno ancora e per un scontrino di 2,75 lasciato sul banco dal cliente…. Ci hanno dato 517euro di contravvenzione solo perché l’ora non combaciava(parliamo di 15minuti) ma non si sono mica chiesti se l’ora sulla cassa era giusta:/è un sistema …… e i controllori sono tali… Potrei scrivere un libro in merito
Entrati in gelateria alle 23 passate accompagnati dalle fidanzate(*) dopo aver accertato la mancata emissione di uno scontrino da €4,00 che la commessa non aveva rilasciato!!
*Erano in servizio accompagnati dalle fidanzate o ne hanno approfittato per uan dimostrazione di “virilità”?
Loro possono ma secondo me il suo problema non sono loro ma il suo locale sara’ molto ambito per cui posso immaginare che visto che non viviamo nel paese dei balocchi ci possano essere pressioni tese a farvi chiudere. Sicuramente nel suo caso i nostri soldi versati in tasse e imposte non sono spesi bene perché se devo pagare due che stanno ogni giorno a controllare solo lei forse il loro responsabile che li destina sempre al suo locale dovrebbe rendicontato a fine anno che per x ore di controllo la’evasione scovata era quattro bruscolini e sul lungo periodo questi prima o poi andrà a casa. Lei però non demorda io sono con lei perché in questo caso parliamo di prepotenza bella e buona. Se avesse avuto un baretti voglio vedere se stavano lì…. Che vergogna e quante ne sento…..è’ un paese malato mi creda e la colpa è nostra. Nel caso della birra lei comunque lo emetta anche quella di corsa non lo prende o non lo vuole.
E loro mi vogliono fare capire che l evasione è dimenticarsi a battere uno scontrino. Dobbiamo andare tutti a Rubare e fare un bel po di danno (alle banche o allo stato)
Purtroppo io ci lotto tutti i giorni con situazioni di Guardia di Finanza, Agenzia delle Entrate, Ispettorato del Lavoro, Ufficio Igiene, Polizia Municipale…e chi più ne ha più ne metta.
Ho la grandissima fortuna di avere un locale molto molto frequentato, sia di giorno che di sera, e di questi tempi, ringrazio Dio.
Ringrazio Dio anche di poter assumere giovani ragazzi a tempo pieno (e non con contratto part-time o voucher o robe simili) e di pagare tasse molto importanti; ciò nonostante, il mio locale è molto amato non solo dal mio pubblico, ma anche dai cosiddetti “controllori” e questo mio pensiero gliel’ho manifestato anche a loro, che si sono messi a sorridere. Lasciamo perdere i controlli classici, ma quello che a me fa inalberare è la GdF, perché si appollaiano lì vicino, amalgamandosi ad una grande folla, e aspettano e aspettano e aspettano e aspettano…finché non vedono una situazione di mancata emissione dello scontrino, per poi dirti anche che hanno visto che tu li emetti gli scontrini ma a loro ne basta uno solo non emesso…ma allora io mi chiedo questa è lotta all’evasione fiscale oppure accanimento?!?!?
Perché cercate disperatamente l’errore umano anziché la cattiva intenzione? E ti rispondono pure che hanno visto che tu li emetti gli scontrini…ma allora di cosa stiamo parlando?!? Ah…la mancata emissione di scontrino era riferita, con locale strapieno di gente, ad un cliente che ha preso una birra in bottiglia nella bull del ghiaccio posizionata sul bancone lasciando i soldi lì, sul banco ed andandosene via!
Loro possono verificare ma sono obbligati alla verbalizzazione altrimenti il loro operato non ha valore. Potrebbero richiamarla per condividere il verbale da farle eventualmente firmare ma dubito che lo facciano a posteriori.
Salve. Qualche giorno fa la finanza ha fermato un cliente che aveva pranzato nel mio ristorante. Lo scontrino da me fatto l aveva l amico del cliente già andato via. Io non sono stata capace di far vedere gli ultimi dieci scontrini emessi. I finanzieri mi salutano dicendo va bene. E non mi metteno nulla per iscritto. Chiedo, come mio diritto, di verbalizzare il tutto e indisposti da ciò mi controllano il personale. Dopo circa due ore di interviste ai dipendenti, non mi rilasciano ciò che avevo chiesto.
Ma possono loro, se venuti per gli scontrini controllarmi il personale?
Dimenticavo non mi hanno neanche esibito un tesserino. Le loro parole sono state: l ha voluto lei, noi stavamo andando via.
salve ma e possibile calcolare a quanto ammonta la possibilie multa per uno scontrino di 1,00?
e nel caso lo scontrino e stato fatto, ma il cliente lo ha buttato o perso, e nella cassa e memorizzato, e possibile annullare il verbale?
Gentile redazione, il mio barbiere è stato multato per non aver rilasciato la ricevuta fiscale a un cliente al quale aveva “pulito il collo” con il rasoio (2 minuti) senza chiedere alcun corrispettivo.
Le domande sono queste:
1-l’emissione della ricevuta fiscale determina o no un corrispettivo?
2-Le voci nella ricevuta fiscale: “prestazione senza riscossione del corrispettivo” o “prestazione riscossa per…” determinano o no la riscossione del corrispettivo in un prossimo futuro? dato che la somma andrà poi registrata nel “registro dei corrispettivi”?
3- dato che l’emissione della ricevuta fiscale determina un corrispettivo, può quest’ultimo essere pari a € 0,00 ? perchè?
Gentile redazione, il mio barbiere è stato multato per non aver rilasciato la ricevuta fiscale a un cliente al quale aveva “pulito il collo” con il rasoio (2 minuti) senza chiedere alcun corrispettivo.
Le domande sono queste:
1-l’emissione della ricevuta fiscale determina o no un corrispettivo?
2-Le voci nella ricevuta fiscale: “prestazione senza riscossione del corrispettivo” o “prestazione riscossa per…” determinano o no la riscossione del corrispettivo in un prossimo futuro? dato che la somma andrà poi registrata nel “registro dei corrispettivi”?
Buongiorno, a maggio ho acquistato un cane per 1500 euro (il prezzo è stato concordato tramite contatto facebook). Mi reco con il mio compagno all allevamento e al momento di pagare ci viene detto che non ci rilasciavano la fattura perchè “per noi è troppo” (?) alla mia insistenza mi dicono che se la voglio devo pagare +22% ma i patti non erano quelli, avevamo concordato 1500 non si era parlato di +iva?!?! Perplessi e rassicurati dal fatto che loro ci dicono che “per qualsiasi problema siamo qui” paghiamo e andiamo a casa. Col tempo notiamo che loro non sono proprio così disponibili, scopriamo che gli speroni del cane sono un difetto e come tale il prezzo deve essere scontato (ci era stato detto che gli speroni in mostra sono accettati ma non ci è stato detto che sono un difetto come invece ci ha chiarito il veterinario). Contattiamo l’allevamento per chiedere se possono venirci incontro perlomeno per pagare i soldi per l operazione di asportazione (il veterinario ci dice che è necessaria perchè rischiano di impigliarsi e strapparsi) ma la loro rispsota è “se non vi va bene il cane riportatelo indietro”. io sono rimasta di sasso: alla faccia della disponibilità. Ovviamente loro giocano sul fatto che nessuno con un cuore porterebbe mai indietro un cucciolo cui si è affezionato gia da subito. Lasciamo perdere e proseguiamo la nostra vita…..
Su fb questo allevamento ha vari gruppi e varie pagine, sono un allevamento in società di più persone, scrivono vari commenti dove sottolineano che loro sono in regola su tutto, fanno le fatture, sono in regola con tutti i permessi etc facendosi baffo degli altri allevatori che pubblicano cuccioli da vendere sulla loro pagina del gruppo criticandoli….(il gruppo è aperto a tutti anche a chi vuole vendere si a privati che altri allevamenti ma i loro cani sono sempre i migliori!!)
La mia rabbia sale……questo va avanti mesi….finchè io mi arrabbio: ma cosa stanno dicendo, a me la fattura non l hanno mai fatta!!
Le contatto dopo circa 8/9 mesi e chiedo della fattura del come mai non mi è stata fatta e come devo fare nel caso succedesse qualcosa al cane per avere una garanzia di un rimborso del danno.
Negano tutto, mi dicono che loro sono sempre corrette che la fattura è stata emessa sicuramente e veniva spedita per posta (a noi non ci è stato detto questo!!) e sicuramente è perchè non è arrivata (ma loro ci dissero che non ce la facevano???). Dicono che faranno controlli e semmai spediranno una copia conforme in quanto ormai l’ anno è stato chiuso e comunque dovevamo avvisarli 1 mese dopo l acquisto (non sto piu capendo niente ci sono o ci fanno????) che la fattura non era arrivata (???).
Forse perchè è tutto scritto fanno finta di niente e negano?
Al telefono una delle due socie mi dice forse per spaventarmi e farmi desistere dal volere la fattura: “lo sai che dopo devi dichiararlo nella dichiarazione il cane in quanto bene di lusso? Ti fanno i conti in tasca sai….”………faccio finta di stare al suo gioco ma sono inorridita.
Fatto sta che sto ancora aspettando una risposta da parte loro.
Non so cosa fare, so bene che questo è un modus operandi di questo allevamento. Vorrei denunciare o comunque segnalare alla gdf ma temo che sarò perseguibile anche io per aver preso il cane.
Cosa posso fare per essere tutelata? Voglio solo avere la mia fattura, daltronde loro li hanno incassati i 1500 euro in contanti (loro hanno voluto tutto contanti niente bancomat).
Attendo una Vs cortese risposta
Cordiali saluti
Pagando la multa entro i 60 giorni la multa si riduce a 129 o 172? ho letlet non ricordo dove che per infrazioni commesse dopo il 2011 la riduzione passava da 1/4 a 1/3 potete confermare?
Il programma si chiama Serpico e lavora a pieno regime….poi se colpiscono solo che vogliono loro, come denunciato sul servizio della trasmissione Report è un altro discorso. Però ti posso dire che funziona e ne beccano parecchi.
Avrei una domanda per TASSEFISCO: tempo addietro appresi in Tv che l’Agenzia delle Entrate avrebbe potuto disporre di un “cervellone elettronico” con un mega-database con tutta la “storia” fiscale/contributiva di ciascun cittadino italiano e, grazie a questo sistema, si sarebbe potuto accertare se vi fossero state incongruenze tra i redditi dichiarati e li beni acquistati begli anni e annessi patrimoni: Ti chiedo se hai contezza che tali controlli incrociati li stiano effettuando e con quali risultati/conseguenze per i contribuenti infedeli che non poterebbero giustificare acquisti sproporzionati rispetto ai redditi dichiarati. Nel mio paese conosco persone che con un solo stipendio ma con un lavoro da semplici impiegati Inps (pertanto inseriti in loschi traffici connessi alle pensioni) vantano negli anni l’acquisto/accumulo di patrimoni immobiliari inimmaginabili. Grazio per quanto potrai, se potrai rispondermi.
Sono appena rientrato a casa e, non più tardi di 1/2 ora fà, sono stato fermato da due agenti della GdF in borghese mentre mi apprestavo a entrare in macchina dopo aver acquistato in un bar di un paese limitrofo a quello in cui risiedo (preciso che tale bar è il locale più alla moda e frequentato a tutte le ore da giovani (in orario serale/notturno) e meno giovani (durante l’intera giornata) e a qualsiasi orario vi è sempre il pienone, anche in ragione del fatto che sul davanti è servito da un ampio e riparato porticato ove sono stati posizionati tavolini e divanetti che invitano il passante a una fermata anche solo per un canonico caffè.
Dicevo, ero in procinto di entrare in macchina allorquando mi si sono avvicinate due persone distinte in abiti civili che, tesserino di riconoscimento alla mano, dopo essersi qualificati agenti della GdF mi hanno inviotato a esibire lo scontrino fiscale relativo alla lattina della più nota marca di aranciata che qualche secondo prima avevo acquistato per il prezzo di euro 1,5 dal bar di cui innanzi; premetto che, anche per una questione di principio e di rispetto delle regole che pretendo siano seguite anche dagli altri così come uso fare io nello svolgimento della mia (libera) professione, è mia abitudine chiedere mi venga battuto lo scontrino fiscale a quei commercianti che “per distrazione e/o dimenticanza” non me lo consegnano: proprio oggi, anche perchè confuso dal resto datomi in banconote, non ho controlllato se mi fosse stato dato e…dopo aver verificato che la barista non lo aveva battuto, gli agenti (molto ma molto gentili, cortesi, disponibili d educati: e non capita spesso che le forze dell’ordine si comportino in tal modo) dopo avermi rassicurato che non sarei incorso in alcuna sanzione, hmi hanno fatto sottoscrivere u modulo nel quale ho dichiarato quanto acquistato senza che mi fpsse stato consegnato e/o battuto lo scontrino fiscale e mi hanno lasciato andar via: in tutto avrò “perso” sì e no 5 minuti cinque! Qualche commento più in su ho letto quanto scritto da un utente che in un certo senso “giustifica” l’evasione riferita a cifre – a suo dire – piccole se nell’ordine di 1, 2 o 3 euro; a redarguirlo e ricordargli che le briciole fanno il pane ci ha già pensato un altro utente più coscienzioso e ragionevole. da par mio prendo spunto da quanto capitato a me e soprattutto dall’esercizio commerciale nel quale ciò mi è capitato: in pratica gli scontrini che un bar emette sono in prevalenza nell’ordine di 1,2 e 3 euro (caffè, bibita o gelato che sia) e, a voler esser indulgenti rispetto a tali importi come chiede l’utente gli si dovrebbe concedere di non battere quasi nulla in tuttta la giornata. Una considerazione che esula dal tema ma a questo si ricollega: ho pagato 1,5 euro (le vecchie tremila lire) una lattina che in un supermercato si trova a 45 centesimi e, pertanto, presumo che all’ingrosso la si possa acquistare da parte degli esercenti commerciali a 30 centesimi o giù di lì: i suddetti esercenti che si permettono di non battere scontrini pper tali importi e si sentono vessati e perseguitati dall Fisco si rendono conto di applicare un ricarico del 400% sulla merce venduta? quale altra attività in percentuale assicura un profitto tanto elevato e sproporzionato? ma, purtoppo in casi come questi, siamo Italiani…e ce ne vantiamo quando invece dovremmo vergognmarci come succede all’estero. Secondo me ben venga la delaqzione come in America dove ciascun cittadino che è a conoscenza di qualcuno che evade le tasse può denunciarlo al Fisco e in cambio ottenere dei benefici fiscali: non è il massimo ma se porta a un amaggiore equità ben vengano anche tali forme di collaborazione antipatiche. W l’Italia ma nopn gli Italiani (disonesti, che sono la gran parte, ahinoi!):
Come possono dipendenti(in alcuni casi corrotti)di uno stato corrotto e fallito e illegale (parola di consulta ) far rispettare leggi inique e inefficaci?????E perché i 98 miliardi delle slot non sono stati trattati come l’evasione di €1,50,non una multa di 20 milioni ma proporzionale all’evasione?
Quello che forse non è evidente al consumatore è che nel calcolo del prezzo di ciò che acquistiamo sono incluse le tasse. IVA e imposta sul reddito. Chi non emette lo scontrino in sostanza ci sta addebitando le tasse poi non le versa, è quindi una rapina vera e propria nei confronti del cittadino.
[…] […]
Ciccio perdonami ma la tua ignoranza in materia è colossale e la cosa che preoccupa è che non ne hai coscienza perchè dai del fenomeno ad andrea quando il fenomeno sei tu. Tassazione del 76%?…ma dove l’hai vista, quando l’hai pagata….se hai pagato il 76% di tasse il broccolo sei tu ed il tuo commercialista. E poi non venirci a pralre dell’evasione per mangiare per cortesia…nonostante abbia dedicato un articolo all’evasione di sopravvivenza (ma quello era il caso di un’azienda con decine di dipendenti non un negozio che non fa lo scontrino per fare il furbetto) non mi sognerei di dire che si evade per mangiare. Ricordatevi che sei un imprenditore seppur di un negozio o del chiosco di granite sottocasa ed il rischio di impresa esiste per cui invece di evadere si dovrebbe pensare a come attirare clienti e fottere la concorrenza con l’innovazione o altre leve commerciali. Poi che le tasse sono comunque troppo alte nessuno lo mette in dubbio….ma questo deve essere paragonato ai servizi che lo stato ti offre in cambio e come amministra il gettito fiscale….ma li entriamo in un altro campo…la prossima volta alle elezioni vota più con coscienza (tanto il presidente del consiglio ormai non ce lo fanno più votare) e vedrai che forse qualcosa cambia. Ma al momento chi si deve svegliare non siamo noi ma forse sei tu che vuoi fare il dritto….io le tasse le pago dalla prima all’ultima ma quando cerco di pagarne di meno cerco di sfruttare le norme che ho a disposizione senza andare oltre lo faccio solo perchè mi piace vincere ad armi pari…potrei aprire una società all’estero ma così è troppo facile e non mi sentire apposto con la coscienza.
x quel fenomemo di andrea62.
probabilmente,invece di parlare di evasione ti dovresti informare,su quanto è la tassazione:be,se nn lo sapevi per un commerciante da 2 euro a scontrino la tassazione è quasi al 76%.quindi prima di parlare e prima di dire che ci vuole una pseudo rivoluzione,informati!in secondo luogo,il commerciante,se evade lo fa x mangiare,ammettendo che si evada!informati invece di dire”in piu pagano,meno si paga”,ma ci credi ancora?????SVEGLIA!!!!!!
@Massimo: mi dispiace ma non sono d’accordo. L’evasione non è fatta solo dai grandi numeri ma anche dalle piccole e piccolissime cifre (anche solo 1 euro o 2) che moltiplicate per milioni di casi diventano anche loro grandi numeri. Finchè in Italia non ci sarà una vera rivoluzione culturale in tal senso (comprendere cioè che i soldi delle tasse servono a tutti!), avremo sempre una percentuale troppo alta di evasione. Poi se vengono spesi male è un altro discorso da combattere ma che non giustifica assolutamente chi evade!
Cordialmente
Andrea
chi supera un limite di velocità di poco, in percentuale, mi sembra che non venga sanzionato.Vi sembra ragionevole che chi non emette uno scontrino per euro 1,50 o 2,50, non due-tre-quattro ecc…., debba chiudere l’attività per tre gg.ed essere multato per un importo, seppur ridotto, che, in un paese dell’ ABRUZZO terremotato di circa 400 abitanti, potrebbe essere pari al guadagno netto di una settimana di lavoro?????? Vorrei,se possibile, qui nel mio commento,esprimere un encomio a quel Comando di Finanza che ha inviato due Suoi
“agenti”, forse “in missione”, al fine di effettuare verifiche di tale portata.
firmato