A tal fine viene data maggiore legittimazione alla capacità reddituale della famiglia intera in quanto va da se che una spesa sostenuta da un figlio spesso viene finanziata anche dai genitori, pur tuttavia esistendo i casi in cui avviene il contrario e non solo ma viene anche dato u peso diverso a seconda della collocazione territoriale (nord sud centro).
Nel mirino del fisco le spese sostenute, le abitazioni le residenze secondarie, la presenza di colf o bandanti, auto, moto, premi di assicurazioni sulla vita e altre pagate nel corso dell’anno, imbarcazioni yacht motoscafi, affitti locazioni, rendite ecc ecc, finalizzate alla ricostruzione di un reddito minimo presunto ed un reddito accertabile che, confrontato con quello dichiarato e con i proventi accende la spia del fisco.
La difficoltà è capire come superare la prova del redditometro
Prima di tutto confrontare le TABELLE REDDITOMETRO 2011 per verificare qauli potrebbero essere le spese oggetto di controllo da parte del fisco. Il decreto “anti-crisi” ha ridotto le sanzioni dovute con il ravvedimento operoso abbattendo le sanzioni entro e oltre i 30 giorni portandole ad un dodicesimo del minimo e grazie anche al ridotto tasso di interesse legale 2010 dell’1% che ha ridotto gli interessi che maturano giornalmente sulle somme omesse.
Prima differenziazione per il nuovo redditometro sono i nuclei familiari con un solo elemento da quelli con più elementi compresi figli e familiari a carico in quanto per le famiglie il principio è che le famiglie hanno semplicemente spese più elevate dei single (opinabile e chi è stato single lo sa) essendo già le spese per beni indispensabili moltiplicate per il numero di componenti del nucleo.
Sono stati inseriti come annunciato nuovi indicatori di reddito presunto, più confacenti alle mutate condizioni economiche e stili di vita degli ultimi anni e non più andando ad individuare un reddito minimo ma un intervallo di confidenza. Fino a ieri l’accertamento scattava solo al superamento del 25% del limite minimo, e sempreché tale limite sia superato per almeno due anni consecutivi, oggi la soglia è del 20% anche se ravvisiamo che scatta anche quando questo limite non viene superato.
Quando scatta
L’attività di accertamento può scattare quando dalle spese e dai costi sostenuti del contribuente emerge un reddito superiore a quello accertato per un importo superiore al 20%.
Quest’anno 2010 invece il fisco avrà la facoltà di procedere ad accertamento anche al superamento del limite del 20% del primo anno, mentre fino al 2009 l’agenzia delle entrate doveva superare tali limiti per due anni.
Quindi il redditometro 2010 è diverso dal redditometro 2009
Quale reddito confrontare
Il reddito da confrontare è quello netto indicato nel quadro RN del modello Unico e precisamente il rigo RN4 ossia il reddito al netto degli oneri deducibili e delle detrazioni per l’abitazione principale.
Alcuni numeri che fanno pensare
La lotta all’evasione ha portato circa a 9 miliardi incassati, 4,5 arrivano dal nord, 2,8 dal centro e 1,8 da sud per nord su circa 28.000 controlli.
I riferimenti normativi
L’attuale redditometro è disciplinato dall’art. 38, DPR 29 settembre 1973, n. 600 e dal DM 10 settembre 1992.
Il redditometro rappresenta uno strumento utile per il fisco non tanto nella capacità di determinare con precisione il reddito quanto nel fatto che esplica la sua funzione grazie alla presunzione legale relativa e che esonera il fisco dal dimostrare la presunta capacità reddituale e contributiva del soggetto, al quale ci si difende dimostrando di sostenere l’esborso di spese con dotazioni patrimoniali, mezzi e risorse finanziarie accumulate in anni precedenti.
Regione che vai scostamento che incontri
È dato rilevare che nel corso degli accertamenti alcuni uffici adottano sistematicamente il criterio di scostamento del 20% (prima era del 25% e con due anni consecutivi di scostamento) dal valore minimo mentre altri procedono all’accertamento anche in presenza di scostamenti minori.
I dati da indicare per il calcolo del nuovo redditometro
Gli ulteriori parametri da prendere in considerazione sono il possesso di abitazione con indicazione della rendita catastale e dei metri quadrati, le spese sostenute per affitti e locazioni e quidni il cnaone annuo pagato, eventuali interessi su mutui pagati nel corso dell’esercizio, la proprietà di autoveicoli, auto di lusso indicando potenza espressa in cavlli fiscali ed anno di immatricolazione, eventuali leasing accesi sugli stessi con evidenza dei canoni pagati nell’anno.
Inoltre, seppur ancora non individuato con un provvedimento, l’insieme delle voci che rietreranno nel nuovo cluster di spesa possiamo immaginarci che potranno rientrare anche viaggi, centri benessere e spa, nonchè circoli esclusivi, case d’asta, rette scolastiche ed evetuali contributi previdenziali ed assistenziali versati per le colf o badanti, rendite di capitali, eventuali premi di assicurazione pagati nel corso dell’esercizio o rette scolastiche per scuole private.
Se volete verificare allo stato attuale quale è il vostro reddito minimo presunto gratuitamnete potete inviarci una mail all’indirizzo di posta elettronica del blog e leggete anche il precedente articolo sul calcolo del redditometro e scarica le TABELLE REDDITOMETRO 2011.
CALCOLO RAVVEDIMENTO-OPEROSO-FILE-2010-2011
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Buongiorno, vedo che se ne intende e concordo : le nostre coste confinanti sono splendide,unico neo di essere oggetto di importanti burrasche fuori stagione ma niente al confronto di quelle nostre fiscali.
Cordialmente.
Buongiorno,
se se ne hanno le possibilità ben venga, la vela eleva lo spirito, anche sulle coste più vicine della Corsica o della Grecia, che nulla hanno da invidiare a quelle caraibiche.
Ma questo è un altro discorso…a tratti molto più interessante.
Cordiali Saluti,
Grazie dottore per la sua dettagliata analisi/risposta temo di non avere vie d’ uscita se non quella forse del prepensionamento (ho 50 anni)sempre che non si mettano i nostri “amici”a fare controlli anche ai pensionati in procinto di lasciare l’Italia per navigare in acque internazionali in barca a vela naturalmente.
Sara’ grazie a Lei se questo progetto, nato leggendola, andra’ in “porto”se cosi’ fosse non manchero’ di invitarLa in barca.
Cordiali saluti.
Byllo (velista)
Lei apre un dibattito assai lungo che forse potrebbe essere oggetto dei futuri articoli sulla pianificazione fiscale internazionale che molti affascina per il desiderio di sfuggire ad una pressione fiscale veramente elevata rispetto agli altri paesi europei. Vi sono colleghi e professionisti specializzati solo in questo ramo di attività a mio avviso animati proprio dallo spirito della sfida con le leggi italiane, sempre nell’ambito della legalità intendiamoci.
Si ricordi che nessuno le vieta di delocalizzare la sua attività all’estero e di creare lì società off shore; le società situate nei paradisi fiscali o black list non sono vietate ma devono essere soggette da valide ragioni economiche: se il fine è solo quello della minore tassazione, so che le potrà sembrare strano, ma non sono ammesse, nel senso che lei le può costituire, ma il fisco quando se ne accorgerà potrà inquadrare il suo reddito nell’ambito della potestà impositiva italiana con applicazione di sanzion ed interessi elevati che molto probabilmente le faranno ridare tutto quello che ha guadagnato fuori.
Il prestanome, invece, a mio modo di vedere oltre a sconsigliarlo perchè non ammesso dalla legislazione italiano per questi fini, pecca di stile ed espone ad un duplice rischio: quello di vedersi comminare sanzioni su due soggetti e quello di veder scappare il prestanome od essere soggetto a ritorsioni.
Quello che auspico e che mi piacerebbe fosse chiaro è che i contribuenti possono far sentire la proprio voce ed esprimere liberamente il proprio dissenso verso una imposizione fiscale tra le più alte in europa e che si percepisce come ancora più pressante per via delle lungaggini amministrative e burocratiche che funzionano un pò come il tasso di umidità in una giornata d’estate, aumentano la sensazione di soffocamento e spingono a partire per andare al mare.
Il redditometro inoltre non viene applicato a tutti indisitintamente, ma vengono fatti dei giudizi di convenienza: non penso che l’agenzia delel entrate abbia il potere, purtroppo, di analizzare tutte le posizioni non conformi ai parametri indicati nel redditometro, altrimenti dovrebbe assumere mezza popolazione italiana per controllare l’altrà metà, il chè non sarebbe conveniente.
Ho capito non se ne viene a capo: e’ inutile determinare un reddito che io non ho piu’ e che porterebbe inevitabilmente al pignoramento dei beni perche nell’impossibilita’ di pagare .
A questo punto le vie sono due: il prestanome sconosciuto al fisco (strada molto battuta dai piccoli proprietari) oppure ho sentito della possibilita ‘ di aprire societa’ con sede all’estero in paradisi fiscali di fatto Offshore attivabili con pochi dollari e a cui intestare il tutto :)
Del resto societa’ a partecipazione pubblica si avvalgono di questo sistema no?
Non vedo perche non dovremmo usufruirne noi comuni cittadini.
Vorrei sapere cosa ne pensa, grazie per la sua disponibilita’
Mi verrebbe da dire “La seconda che hai detto”. In effetti in base alle tue consistenze patrimoniali o alle tue spese tracciabili sarà possibile risalire al tuo reddito presunto che non deve discostarsi per più del 20% dal tuo reddito imponibile dichiarato.
Ora in effetti capisco perchè molti dei miei compagni di università non presentavano mail modello Isee.
Per la stima del reddito minimo accertabile le informazioni che dovresti dare sono le seguenti: rispetto ai dati immobiliari su abitazione primaria e secondaria, i metri quadrati nonchè la disponibilità in giorni su base annua), eventuali residenze secondarie e altri beni immobili specificando se ne è a disposizione ( ed in quale % e per quanti gironi l’anno in quanto il valore va parametrato ai reali ed effettivi giorni di possesso), eventuali premi sulle assicurazioni pagati nell’esercizio, eventuali auto (con i cavalli fiscali e la specifica dell’anno di immatricolazione), ed eventuali imbarcazioni come nel suo caso (lunghezza, anno immatricolazione e se di proprietà e quanti giorni ne ha la disponibilità), eventuali badanti (compensi annui e contributi previdenziali versati), dipendenti a carico e altre informazioni per le quali ha inserito il dettaglio in dichiarazione come per esempio spese di ristrutturazione, richiesta di benefici fiscali, ecc.
Mi scuso se sono stato un po troppo schematico.
i beni sono : un appartamento, un,auto sportiva non molto costosa ,una barca di piccole dimensioni.Anche se non e’ molto considerando che lavoro da trent’anni (ma a questi signori perche deve interessare come uno impiega i suoi risparmi?) rimane il fatto che in seguito alla crisi economica il mio reddito e’ un decimo rispetto a due anni fa ,il fisco cosa fa considera questo oppure come si limita al calcolo di quanto si possiede e ne ricava il reddito presunto.
Grazie mille.Buona giornata
Diciamo che non è molto chiaro nell’indicare la natura dei beni, da dove provengono, quanto valgono e a quanto li vuole alienare.
Se indica questi paremetri posso esserle d’aiuto altrimenti è impossibile.
Non faccio l’eva-sivo orsù.
Mi trovo con diversi beni intestati derivanti da una precedente situazione economica decisamente migliore rispetto all’attuale .E mia intenzione allienare questi beni al piu presto ma l’attuale situazione mi fa pensare a tempi piuttosto lunghi.Sono passibile di sanzioni?
Grazie.
rientrano anche tutte le polizze vita o a premio annuo o a premio unico?
siamo una famiglia di quattro persone: io mia moglie e due bambini. attualmente sn disoccupato iscritto all’ufficio dell’impiego da due anni.quest’anno ho svolto solo lavori occasionali quindi il reddito non è dimostrabile.Il canone annuo di affitto è di 6000 euro. Ho due auto intestate a mia moglie vecchie di 15 anni. nn ho nient’altro. Sn soggetto a REDDITOMETRO? e a quanto ammonterà? Grazie. Renato
E’ proprio un argomento degli ultimi giorni ossia delle categorie di contribuenti questi giorni ossia il redditometro 2011 ed il modello ISEE. In realtà nel suo caso la situazione è chiara all’agenzia solo che è stato un pò imprudente nel dimostrare gli aiuti che le davano i suoi genitori. Purtroppo andrebbero sempre mantenute le evidenze di eventuali donazioni dei genitori. Premetto che personalmente sono contrario a questo sistema solo che l’agenzia delle entrate non è riuscita a trovarne uno migliore. La cosa che stipisce tuttavia leggendo i vostri commenti è che in seguito nonostante si abbia chiaro il quadro della situazione non si dimostri una certa flessibilità e ma si cerchi solo di raggiungere il budget di fine anno imposto dall’alto. Questo mi rammarica perchè il redditometro deve andare alla ricerca di sacche di evasione e non deve recuperare reddito che, se fosse stato dimostrato bene da lei, non sarebbe stato oggetto di tassazione.
Salve, scusi il disturbo, ma ho visto una discussione già fatta sul redditometro de l’agenzia delle entrate, la mia compagna fa la colf e gli hanno fatto il redditometro 2007 2008 pur guadagnando 6000.00 euro l’anno e pagando 3540 di affitto annuali secondo le loro tabelle deve guadagnare più di 14000.00 euro l’anno per poter far fronte alle spese solo di affitto, ci danno una mano anche i suoi genitori e io essendo disoccupato faccio qualche lavoretto ogni tanto. Solo per l’affitto le hanno fatto una multa di 4000.00 euro. Abbiamo anche un’auto che usa per lavorare ma le spese le ha al 100% suo padre ed è anche stato dimostrato all’agenzia delle entrate.Ti fanno capire che in questo paese non puoi essere povero. Sembra anche un controsenso che abbiamo fatto l’isee per la tassa della spazzatura ed è stata accettata proprio perchè portando tutta la documentazione avevamo diritto all’esenzione, e poi…ci fanno la multa.
Se sono state oggetto di prelievo alla fonte da parte del gestore non rientrano in quanto sono redditi che hanno già scontato imposte.
nel reddito del REDDITOMETRO rientrano i proventi da cedole su investimenti azionari e/o obbligazionari ?
Complimenti per la simpatia Samantha.
Con il nuovo redditometrp 2010 i controlli saranno estesi anche al nucleo familiare pertanto bisognerebbe vedere se siete coniugati e se il suo codice fiscale è inserito nella sua dichiarazione dei redditi. In casi affermativo il fisco probabilmente vedrà la sua posizione ma non procederà ad accertamento.
Non mi stupirebbe tuttavia che il suo fidanzato/marito non l’abbia inserita nella diciharazione e se così fosse la sua posizione sarebbe più a rischio.
Salve. Io sono mantenuta da un simpatico signore (con reddito documentabile al centesimo) che provvede ai miei bisogni essenziali e non… quindi il mio tenore di vita, ancorché non eclatante, sicuramente non collima con il mio reddito dichiarato (in modo peraltro corretto).
Che devo fare??
Non si agiti, il suo reddito è largamento dimostrabile e copre il mutuo.
Ci deve essere qualcosaltro sotto.
1. I suoi canoni di locazione sono dichiarati?
2. il contrratto di locazione è registrato?
Se legge anche l’altro articolo sui modi per superare il redditometro si renderà conto che il suo redditimo minimo presunto non dovrebbe essere elevato ed inoltre se dimostra di avere capienza sul conto corrente negli anni oggetto del redditometro non ha problemi a dimostrare la sua capacità di spesa.
Sul reddiometro le sarà stato indicato un reddito minimo presunto che preusmo dalle sue informazioni (se sono tutte) che il suo reddito minimo dovrebbe essere introno ai 20.000 euro
Si rechi lì con tutta la documentazione necessaria compresa copia dei delle dichiarazione dei redditi, mutui, canoni, ecc
Quesito difficilissimo
Salve,
la prossima settimana dovrò presentarmi all’agenzia delle entrate per un avviso a comparire (redditometro).
La mia situazione e patrimoniale è questa:
ho un abitazione che uso come residenza principale (80 MQ) dove vivo solo con la mia compagna anche lei con reddito dimostrabile.Dichiariamo circa 43.000 euro totali e dividiamo tutte le spese anche il mutuo di euro 1000 mensili.
Inoltre ho due piccoli immobili di proprietà concessi da sempre in locazione a terzi e con gli affitti percepiti pago il mutuo di essi.( 750 euro e 350 euro)
Per residenza secondaria in diritto tributario si intende l’alloggio arredato e tenuto a disposizione o utilizzato saltuariamente dal proprietario.
Nel mio caso specifico i due immobili non sono a mia disposizione in quanto locati e quindi non considerabili come residenze secondarie ?
Altrimenti nelle circolari riguardanti il redditometro avrebbero scritto seconde case e no residenze secondarie.
Secondo voi rientrano nel redditometro ? perche se rientrano con i coefficenti moltiplicatori delle rate di mutuo sono rovinato !!!
Tra l’altro neanche nel programma del redditometro e contemplata una situazione del genere.
Restando in attesa di una risposta colgo l’occasione per porgerVi distinti saluti.