Aggiornato il 14 Settembre 2023
Sapete cos’è il Cassetto fiscale dell’Agenzia delle Entrate o Cassetto previdenziale INPS e come funziona? Qui trovate le modalità con cui tutti, persone fisiche, società e lavoratori autonomi professionisti possono effettuare la registrazione al portale telematico, come aprirlo, come funziona usarlo a partire dalla richiesta di credenziali id e password effettuare il primo accesso.
In calce trovate anche il riferimento al nuovo Durc Fiscale introdotto dal D.lgs. n. 124 del 2019.
Cassetto Fiscale: cos’è
Il cassetto fiscale è un potente strumento telematico on line messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate che offre ai contribuenti italiani e ai residenti all’estero con codice fiscale italiano un accesso senza precedenti alle proprie informazioni fiscali.
Si tratta in pratica di uno strumento che serve per per dialogare, inviare comunicazioni, consultare, scaricare la propria dichiarazione dei redditi effettuare la consultazione della posizione fiscale e dei dati personali (immobili posseduti, spese per la ristrutturazione effettuare nell’anno, residenza e domicilio fiscale, familiari a carico etc). Questo consente pertanto di dialogare anche con Equitalia o Agenzia della Riscossione, INPS e INAIL, per la consultazione della propria posizione fiscale e per la lavorazione di alcune pratiche amministrative
In questa guida completa, esploreremo in dettaglio cos’è e come funziona il Cassetto Fiscale, come ottenere le credenziali di accesso, i servizi disponibili e chi può usufruirne.
Cassetto fiscale 2023: a cosa serve
La funzione del cassetto fiscale è abbastanza chiara nelle intenzioni dell’Agenzia delle Entrate, perché offre ai contribuenti un valido strumento di controllo dei propri dati anagrafici e fiscali e svolge anche una funzione di verifica in caso di contestazione della posizione fiscale da parte della Pubblica Amministrazione e di Equitalia o agenzia della riscossione.
Inoltre, tramite il cassetto fiscale è possibile accedere alla propria dichiarazione dei redditi precompilata e svolgere altre importanti operazioni, come la registrazione di un contratto di locazione, la comunicazione dell’IBAN per ricevere rimborsi, e la segnalazione delle detrazioni spettanti per lavori di risparmio energetico. È anche possibile effettuare pagamenti utilizzando l’applicativo F24 web e consultare un archivio completo di tutti i pagamenti effettuati con F24.
I documenti ivi contenuti possono essere consultati online oppure, salvati offline e stampati come documenti in formato PDF per l’archiviazione digitale. In caso di accertamento finanziario, quindi, il contribuente può trovare nel suo cassetto fiscale tutto quanto gli possa essere utile per giustificare la sua posizione ed, eventualmente, sanarla.
Come funziona il cassetto fiscale?
È uno sportello virtuale a cui si accedere con le proprie credenziali di accesso, una sorta di fascicolo informatizzato, in cui è possibile reperire le informazioni relative alle seguenti informazioni:
- dati anagrafici del contribuente;
- dichiarazioni fiscali presentate;
- ricevute di deleghe, quietanze e modelli F24 versati;
- dichiarazioni dei redditi presentate sia modello unico sia 730;
- eventuali istanze e domande di rimborso presentate e accolte;
- comunicazioni come avvisi bonari presentati e istanze trasmesse all’agenzia delle entrate;
- dati patrimoniali;
- condoni fiscali;
- concordati;
- possibilità di scaricare software per la predisposizione di alcuni adempimenti come la registrazione dei contratti di locazione, compilazione del modello F24;
- Possibilità sei salvare in pdf le dichiarazioni dei redditi in pdf e stamparle o conservarle digitalmente sul proprio computer;
- anagrafe tributaria.
Almeno fino a questo momento, la Pubblica Amministrazione ha inserito nei cassetti fiscali esclusivamente le dichiarazioni di imposta a partire dall’anno fiscale 1998, i rimborsi erogati ai cittadini che ne hanno fatto richiesta sulla base della dichiarazione del 1994 e, tornando indietro di qualche anno, vengono anche resi noti i versamenti effettuati con i moduli precompilati F24 e F23 e tutti gli atti che sono stati registrati a partire dal 1986 pressi gli uffici pubblici sul territorio.
Chiaramente, nel cassetto fiscale vengono registrate anche le dichiarazioni più recenti effettuate con il modello UNICO e con il modello 730.
Ovviamente, il cassetto fiscale è uno strumento in continuo aggiornamento, che la Pubblica Amministrazione si impegna ad arricchire con nuovi documenti e nuove informazioni, infatti già dal 2013 sono state inseriti tutti i dati relativi alle anomalie informatiche segnalate dai titolari di Partita IVA a partire dal 2010, anno in cui l’Italia ha avviato una decisa campagna di informatizzazione della burocrazia e delle documentazioni fiscali. Sono anche state inserite tutte le informazioni relative alle anomalie che, di contro, ha riscontrato l’Agenzia delle Entrate nei documenti e nelle dichiarazioni a partire dal 2012.
A tutti gli effetti, quindi, il cassetto fiscale non può essere direttamente modificato dal contribuente ma viene aggiornato automaticamente dall’Agenzia delle Entrate.
Chi può Accedere al Cassetto Fiscale?
Il Cassetto Fiscale può essere richiesto e ottenuto da tutti i contribuenti con residenza fiscale in Italia, nonché dai residenti all’estero che dispongono di un codice fiscale italiano. È possibile effettuare la richiesta di accesso presso gli sportelli dell’Agenzia delle Entrate, tramite iscrizione a Fisconline o Entratel, o utilizzando il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), il quale può essere ottenuto gratuitamente presso le Poste.
Come si accede al Cassetto Fiscale?
L’accesso al Cassetto Fiscale Agenzia delle Entrate richiede l’utilizzo di specifiche credenziali, che variano in base all’opzione scelta:
- SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale): Questo sistema permette l’accesso ai servizi online della Pubblica Amministrazione e dei privati accreditati mediante un’identità digitale unica. Gli utenti con SPID possono accedere direttamente ai servizi a cui sono abilitati.
- Fisconline (Agenzia delle Entrate): Gli utenti che scelgono questa opzione devono registrarsi al servizio Fisconline.
- Carta Nazionale dei Servizi (CNS): Chi utilizza la Carta Nazionale dei Servizi può accedere facilmente al Cassetto Fiscale e ricevere il codice PIN completo.
Come fare la registrazione a Fisconline
La registrazione al servizio Fisconline può essere effettuata online, tramite l’applicazione mobile dell’Agenzia delle Entrate o presso un Ufficio Territoriale dell’Agenzia. Durante la registrazione online, è necessario fornire alcuni dati relativi all’ultima dichiarazione dei redditi presentata. Nel caso in cui non sia stata presentata alcuna dichiarazione, è possibile completare il modulo di registrazione con le informazioni richieste.
Successivamente, verranno fornite le prime 4 cifre del codice PIN e il numero identificativo della domanda di abilitazione, da stampare e conservare. Entro 15 giorni, verrà inviata una lettera contenente le ultime 6 cifre del codice PIN e la password iniziale al domicilio registrato.
Smarrimento del codice PIN
In caso di smarrimento del codice PIN, è possibile recuperare l’intero codice PIN solo se la registrazione ai Servizi Telematici è avvenuta tramite la Carta Nazionale dei Servizi (CNS). In tutti gli altri casi, sarà necessario richiedere una nuova registrazione presso un Ufficio Territoriale dell’Agenzia delle Entrate.
Accesso con la Carta Nazionale dei Servizi (CNS)
L’accesso tramite la CNS è estremamente semplice. Dopo aver selezionato “Area riservata” dal portale dell’Agenzia delle Entrate e scelto l’opzione “Accesso con smart card,” il sistema fornirà il codice PIN completo. Successivamente, sarà necessario richiedere una password personale.
Delega al Cassetto Fiscale: Come Delegare un Intermediario
Sia la fase di apertura che di gestione e consultazione del Cassetto fiscale possono essere affidate ad un intermediario per questo si parla spesso di cassetto fiscale con modello di delega perché viene incaricato un terzo intermediario (Dottore Commercialista, CAF, patronati o associazioni di categoria) che ha la delega sia per l’apertura sia per la consultazione.
Attualmente, come stabilito dall’art. 3, comma 3, del D.P.R. 322/1998, il contribuente può delegare la consultazione del proprio cassetto fiscale fino a due soggetti secondo le seguenti modalità:
- online: attraverso l’apposita funzione disponibile nell’area riservata
- in ufficio: presentando la delega sottoscritta a un qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate
- tramite intermediario: consegnando la delega sottoscritta e la copia di un documento di identità, che saranno poi trasmessi all’Agenzia delle Entrate. In questo caso il contribuente riceverà presso il proprio domicilio fiscale un codice di attivazione da consegnare all’intermediario.
La dichiarazione di delega ha una durata di 4 anni e viene anche data la possibilità di effettuare un rinnovo a una delega già esistente non ancora decaduta, per permettere al contribuente di avere una linea di continuità con il suo intermediario.
La delega può essere revocata in qualsiasi momento da parte del contribuente, tramite l’inoltro di un’altra e-mail all’Agenzia delle Entrate e/o all’intermediario, in cui si comunica la volontà di voler cessare con effetto immediato il mandato con rappresentanza a quello specifico intermediario negando e inibendo così l’accesso al cassetto fiscale.
Come si apre il cassetto fiscale
Dovrete compilare il modello per l’apertura del cassetto fiscale che trovate qui di seguito. Dovrete utilizzare lo stesso anche per concedere la delega ad un terzo per la sua apertura
Modulo di delega Apertura cassetto fiscale
Cosa c’è nel Cassetto Fiscale? Tutte le informazioni consultabili
Nella schermata iniziale vi sono una serie di menù sulla sinistra dello schermo dove sono evidenti le seguenti categorie:
- Anagrafica: avrete a disposizione i vostri dati anagrafici, nome cognome, data di nascita codice fiscale, residenza, etc
- Uffici associati al Domicilio Fiscale: in pratica l’ufficio associato in base al vostro domicilio fiscale anche se quasi tutte le pratiche possono essere svolte in qualsiasi ufficio dell’agenzia delle entrate.
- Eventuali dati relativi all’attività libero professionale esercitata oppure compagine societaria se siete soci di società o avete una ditta.
- Dichiarazioni Fiscali: qui trovate tutta la dichiarazione dei redditi presentata sia 730, 730 precompilato, sia modelli Unico presentate con evidenza dei quadri, Modelli IVA, Redditi Percepiti e Accessi effettuati alla dichiarazione precompilata
- Studi di Settore: dati relativi agli studi di settore presentati
- Crediti IVA / Agevolazioni utilizzabili in compensazione
- Comunicazioni: qui trovate eventuali comunicazioni relative a:
- alle Dichiarazioni di Condono L.289/2002, Art.8, 9, 9-bis, 14
- alle Comunicazioni di Concordato L.289, Art.7
- al Concordato Preventivo Biennale Art.33 della legge 30 settembre 2003, N.269
- alla Comunicazione Modello IVA 26
- all’ Opzione IRAP Art. 5-bis, c. 2, d.lgs. n.446/1997
- alle Dichiarazioni di Intento
- ai Modelli 730-4
- Rimborsi: se avete presentato qualche istanza di rimborso
- Versamenti: e qui è importante perché troverete i Modelli F24 presentati con le relative quietanze di versamento che spesso si perdono e non si riescono a recuperare in tempo per portarle al commercialista o al CAF. Qui potete anche effettuare ricerche tributi F24 per data versamento o per anno riferimento
- Dati del Registro: se avete proprietà qui ne sono riportati i dati catastali per cui può essere utile anche ai fini della consultazione per esempio per il pagamento dell’IMU per visualizzare la rendita catastale che ha l’immobile, sempre che nel frattempo non si sia modificata :-)
Cassetto Previdenziale INPS: come funziona
Altra informazione importante che vi do riguarda il cassetto previdenziale INPS 2020 che consente a tutti i cittadini contribuenti italiani con una posizione INPS aperta, nonché anche i lavoratori autonomi, professionisti e imprese, di accedere alla propria posizione previdenziale. Sono certo che molti di voi muoiono dalla curiosità di sapere quando potranno andare in pensione e quanto prenderanno di pensione. Sono domande tipiche che caratterizzano i primi accessi alla propria area riservata dell’INPS.
Il portale dell’INPS, lo ripeto da anni, è fatto molto bene, soprattutto per quello che concerne la funziona di ricerca, nulla a che vedere con quello dell’agenzia delle entrate che sembra fermo agli anni ’90. Tramite il sito INPS sarà possibile consultare la propria posizione previdenziale e assistenziale ma anche effettuare e richiedere tantissime informazioni tra cui il calcolo della pensione e la previsione di quando si potrà accedere, calcolo e gestione della colf, richiesta di assegni e indennità, domande di sostegno al reddito, assegni familiari, modello ISEE.
Potranno richiedere l’assegno di disoccupazione e monitorare lo stato della domanda e dell’erogazione del trattamento economico. Per fare un esempio la NASPI o l’ASDI.
A seconda della diverse tipologie di contribuenti potremmo avere:
- Cassetto previdenziale artigiani e commercianti: consente oltreché la consultazione dei propri dati anagrafici di base e la composizione del proprio nucleo familiare anche la correttezza e regolarità dei versamenti dei contributi INPS gestione artigiani e commercianti propri o anche di eventuali collaboratori familiari come colf e badanti.
- Cassetto previdenziale INPS iscritti alla gestione separata: consente sia di verificare i propri dati anagrafici e di effettuare delle interrogazioni sullo stato dei versamenti alla gestione separata ossia per i professionisti che non hanno o non sono iscritti alla propria cassa previdenziale o anche per coloro che hanno un co.coc.co. o sono venditori a domicilio.
- Casse Previdenziale Aziende: in questo caso le funzioni si ampliano rispetto a quelle consentire per le persone fisiche per cui sarà possibile interrogare no solo la posizione della propria impresa ma anche le posizioni individuali dei propri dipendenti, richiedere un DURC INPS on line ossia un certificato di regolarità contributiva indispensabile ormai sia per partecipare a gare con e appalti con la pubblica amministrazione sia per accedere a semplici beauty contest interni. Sarà possibile richiedere accesso ai trattamenti di cassa integrazione, mobilità, etc..
Estratto conto Equitalia Agenzia Riscossione per le pendenze tributarie: pagare o fare ricorso?
Purtroppo dal cassetto fiscale non è possibile visionare l’estratto conto delle eventuali cartelle di pagamento emesse dall’agenzia delle entrate , quelle per le quali si è in attesa di uno sgravio per esempio o di annullamento. Si dovrà cambiare sito e andare su quello dell’agenzia delle riscossione, pazienza. Non si sa bene quale ne sia il motivo in quanto consentirebbero al contribuente di monitorare la propria posizione fiscale ogni volta che si desidera in modo da evitare inutili lungaggini presso gli sportelli che costano tempo, fatica, giorni di ferie, permessi, etc. Poco male, lo potrete fare andando sul sito dell’agenzia della riscossione.
Tuttavia per farlo è possibile accedere al sito di Equitalia o Agenzia della riscossione.
Le credenziali di accesso sono le stesse di quelle utilizzate per l’agenzia delle entrate e funziona… perché ci sono entrato in questo momento. Per questo argomento potete però leggere l’articolo di approfondimento dedicato alla richiesta dell’estratto delle pendenze tributarie dove potrete trovare cartelle di pagamento per multe, tasse, imposte, contributi non pagati.
DURC Fiscale Irregolare: cosa fare e come correggerlo
Come mi comporto con le cartelle di pagamento?
Dopo la sorpresa nel vedere che in un giorno qualsiasi perso nel passato a loro risulta avervi notificato una cartella, dovete prima di tutto richiedere la realtà di notifica delle cartelle citate. A tal proposito vi spiego come nell’articolo dedicato proprio alla errata notifica delle cartelle di pagamento. Successivamente dovrete verificare la convenienza tra pagare la cartella di Equitalia o presentare ricorso in commissione tributaria. L’analisi non è scontata e immediata per cui leggete piano piano gli articoli per passare al setaccio eventuali vizi formali o sostanziali nell’atto o nel suo processo di formazione o notifica che potrebbero rappresentare un motivo per impugnarlo e non pagare o pagare in misura ridotta.
Cartella di pagamento: pagamento o ricorso? Consigli utili per la valutazione della situazione
Se una volta consultato il cassetto fiscale invece decidete di pagare potete dia recarvi allo portello e pagare sia presentare una Domanda rateizzazione