Le novità della legge di conversione del Decreto Milleproroghe

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È stato convertito in legge (Legge 23 febbraio 2024, n. 18) il Decreto Milleproroghe. Molte le disposizioni di interesse per la cittadinanza, dai bonus alle agevolazioni fiscali, dalla stabilizzazione alle nuove assunzioni pubbliche. Di seguito una rassegna sintetica delle principali novità.

Agevolazioni, mutui, esenzioni, sanzioni

Differito al 15 marzo 2024 il termine di pagamento della prima (o unica) e della seconda e terza rata della Rottamazione quater. Differita sempre al 15 marzo anche la scadenza del pagamento della prima e della seconda rata della Rottamazione quater da parte delle popolazioni di Emilia Romagna, Toscana e Marche colpite dalle alluvioni del 2023.

Estesa la possibilità di cumulare le agevolazioni fiscali nazionali per interventi di risparmio energetico e i contributi regionali (o delle province autonome di Trento e Bolzano) ai contributi erogati negli anni 2023, 2024, 2025 e 2026 (anziché agli anni 2023 e 2024 come prima previsto).

Confermate le agevolazioni per il mutuo prima casa, in particolare confermata la garanzia fino all’80% della quota capitale per le categorie prioritarie (giovani coppie, nuclei familiari monogenitoriali con figli minori, conduttori di alloggi IACP e giovani sotto i 36 anni) ed estesa al 31 dicembre 2024 (a determinate condizioni) la possibilità di garanzia fino all’80% anche nel caso in cui il TEG (tasso effettivo globale) supera il TEGM (tasso effettivo globale medio).

Prorogato al 31 dicembre 2024 il credito d’imposta per le PMI (piccole e medie imprese) per le spese di consulenza relative alla quotazione.

Prorogata al I gennaio 2025 l’entrata in vigore dell’IVA per il Terzo Settore. Previsto un regime IVA forfettario per le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale con ricavi annui non superiori a euro 65.000.

Prorogata al 31 dicembre 2024 la sospensione delle sanzioni previste per l’inadempimento dell’obbligo di vaccinazione contro il Covid 19.

Estesa anche alle violazioni riguardanti le dichiarazioni del periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2022 la possibilità di ravvedimento speciale (importo delle sanzioni rateizzato con interessi del 2% annui).

Prorogata, con alcune limitazioni, al 2024 e al 2025 l’esenzione IRPEF agricola (per coltivatori diretti e imprenditori agricoli).

Bonus

Incrementate di 5 milioni di euro le risorse destinate al cosiddetto Bonus psicologo. Per accedere a questo beneficio le domande vanno presentate a partire dal 18 marzo. Si tratta di un contributo di massimo di 1.500 euro per psicoterapia in favore di chi ha un ISEE non superiore ai 50.000 euro e si trova in condizioni di depressione, ansia, stress o fragilità psicologica. Nella guida dell’INPS tutte le informazioni utili.

Novità anche per il Bonus assunzioni disabili di età inferiore a 35 anni da parte di enti del Terzo settore con contratti di lavoro a tempo indeterminato. È ora prevista la possibilità di richiedere il beneficio a valere su assunzioni effettuate a partire dal I agosto 2020 e no dal I agosto 2022 come precedentemente previsto la scadenza entro quale è possibile effettuare queste assunzioni è prorogata al 30 settembre 2024, e non termina come prima previsto il 31 dicembre 2023. L’incentivo riguarda le assunzioni di personale che rientra nelle definizioni indicate dalla Legge n. 68 del 1999.

Infine per il Bonus prima casa per i giovani under 36 anni queste le regole. Il Bonus ha un periodo di validità più lungo rispetto a quanto previsto dalle norme precedenti. Vale quindi per i casi in cui il preliminare sia stato firmato entro il 31 dicembre 2023 e il contratto definitivo sia stipulato entro il 31 dicembre 2024. Per coloro che hanno i requisiti ma solo ora possono accedere al beneficio è previsto un credito di imposta per le tasse eccedenti pagate da utilizzare nel 2025.

Stabilizzazioni e LSU

Posticipati al 31 dicembre 2024 la scadenza per la stabilizzazione degli assistenti sociali impiegati e il termine per maturare il requisito di almeno 3 anni di servizio, anche non continuativi, nella stessa pubblica amministrazione negli ultimi 8 anni.

Prorogato al 30 giugno 2024 il termine per stipulare convenzioni relative ai lavoratori socialmente utili (LSU) e prorogato al 31 dicembre 2024 il termine entro il quale LSU e lavoratori impiegati in lavori di pubblica utilità possono essere assunti dalle amministrazioni pubbliche.

Assunzioni nella pubblica amministrazione

Prorogate fino al 31 dicembre 2024 diverse possibilità di assunzioni nelle pubbliche amministrazioni. In particolare: assunzione di personale nella Guardia di Finanza, assunzioni già autorizzate ma non effettuate dell’ufficio scolastico regionale Friuli-Venezia Giulia, assunzione da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze di 40 unità per le strutture della Ragioneria Generale dello Stato, assunzione di 700 unità a tempo indeterminato da parte del Ministero dell’Interno e del Ministero dell’Economia e delle Finanze per attività di supporto alle amministrazioni locali coinvolte nei progetti del PNRR, assunzione al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica di 350 unità di carattere tecnico, assunzioni al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, tramite concorso, di personale da impiegare negli interventi di contrasto al dissesto idrogeologico, assunzioni a tempo indeterminato di personale artistico e personale tecnico e amministrativo nelle Fondazioni lirico-sinfoniche.

Un’altra novità riguarda gli enti locali della regione Calabria che possono per un verso bandire le selezioni per contratti a tempo determinato e parziale (18 ore settimanali) per un totale di durata di 18 mesi per tirocinanti provenienti da percorsi di inclusione sociale e, per altro verso, avviare le selezioni per l’assunzione di personale non dirigenziale a tempo indeterminato.

Ci sono novità anche per gli uffici periferici del Ministero della Cultura i quali possono affidare tramite selezione comparativa dei candidati incarichi di collaborazione nel settore della tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio di massimo sei mesi a partire dal I aprile 2024 e con conclusione entro il 31 dicembre 2024.

Infine sono prorogati di un ulteriore anno i 48 contratti di apprendistato stipulati dall’Agenzia Industrie Difesa.

Novità per categorie professionali

Varie disposizioni riguardano alcune categorie professionali. La prima riguarda i medici. I dirigenti medici e sanitari del Servizio Sanitario Nazionale, gli appartenenti al ruolo della dirigenza sanitaria del Ministero della Salute e i docenti universitari che svolgono attività assistenziali in medicina e chirurgia possono rimanere al lavoro fino al compimento del 72° anno di età non oltre il 31 dicembre 2025. Sempre fino al 31 dicembre 2025 il personale che è in pensione da non prima del 1° settembre 2023 può essere riammesso al lavoro.

E ancora: per i magistrati ordinari che hanno vinto i concorsi del 2023 viene disposto un tirocinio abbreviato a 12 mesi. Inoltre viene ritardata di un anno l’entrata in vigore della nuova disciplina per l’esame di Stato per avvocati. Quindi le disposizioni straordinarie (su modalità e tempi per l’iscrizione all’Albo) che erano state previste per il 2023 vengono estese anche alla sessione del 2024 dell’esame.

Infine, le novità per il mondo della scuola. Confermato l’aggiornamento delle graduatorie ATA di terza fascia nel 2024 e chi non ha conseguito il CIAD (certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale) potrà inserirsi con riserva e ottenere la certificazione entro un anno. Per le GAE (graduatorie ad esaurimento) dei docenti in possesso di abilitazione all’insegnamento si prevede una durata biennale (e non triennale come era prima) e il prossimo aggiornamento sarà valido dal 2024 al 2026.

Contratti a tempo privati

Prorogata al 31 dicembre 2024 la scadenza di una delle tre cause per le quali è possibile nel privato stipulare contratti a tempo determinato di durata superiore ai 12 mesi ma inferiore ai 24 mesi. Si tratta della causa determinata da esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva, individuate da accordi tra datore di lavoro e dipendente.

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