Aggiornato il 4 Maggio 2023
Vi indicherò quindi probabilmente dove è preferibile spendere per non subire un accertamento fiscale facendo riferimento alla tipologia di costi e spese per i quali vale la ricostruzione analitica del contribuente e quelle per cui valgono le medie nazionali ISTAT che dipendono dalla composizione del nucleo familiare e dalla sua ubicazione sul territorio Italiano. L’Agenzia delle Entrate prenderà in considerazione il reddito da voi dichiarato nel modello Unico o nel 730 e il reddito presunto sulla base di calcoli induttivo derivante dalle spese ed i beni di cui siete proprietari. Il problema è sapere se mi potrò difendere producendo le prove che quelle sono le spese effettivamente sostenute, o se devo subire le sole medie Istat senza possibilità di contestarle.
Le categorie di voci controllate
Le voci si possono aggregare in 7 Macro categorie per ciascuna delle quali troviamo altre sottovoce già monitorate dal fisco:
- abitazione
- mezzi di trasporto
- assicurazioni e contributi
- istruzione
- attività sportive e ricreative e cura della persona
- altre spese significative
- investimenti immobiliari e mobiliari netti
ABITAZIONE
ABITAZIONE PRINCIPALE
ALTRE ABITAZIONI
MUTUI
RISTRUTTURAZIONI
INTERMEDIAZIONI IMMOBILIARI
COLLABORATORI DOMESTICI
ELETTRODOMESTICI
APPARECCHIATURE ELETTRONICHE
ARREDI
ENERGIA ELETTRICA
TELEFONIA FISSA E MOBILE
GAS
MEZZI DI TRASPORTO
AUTOMOBILI
MINICAR
CARAVAN
MOTO
NATANTI ED IMBARCAZIONI
AEROMOBILI
MEZZI DI TRASPORTO IN LEASING O NOLEGGIO
ASSICURAZIONI
RESPONSABILITÀ CIVILE
INCENDIO E FURTO
VITA
DANNI
INFORTUNI
MALATTIA
ALTRO
CONTRIBUTI PREVIDENZIALI
OBBLIGATORI
VOLONTARI
PREVIDENZA COMPLEMENTARE
ISTRUZIONE
ASILI NIDO
SCUOLA PER L’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA
CORSI DI LINGUE STRANIERE
SOGGIORNI STUDIO ALL’ESTERO
CORSI UNIVERSITARI
TUTORAGGIO, CORSI DI PREPARAZIONE AGLI ESAMI
SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE
MASTER
CANONI DI LOCAZIONE PER STUDENTI UNIVERSITARI
ATTIVITÀ SPORTIVE E RICREATIVE
CURA DELLA PERSONA
ATTIVITÀ SPORTIVE
CIRCOLI CULTURALI
CIRCOLI RICREATIVI
CAVALLI
ABBONAMENTI PAY-TV
GIOCHI ON-LINE
ABBONAMENTI EVENTI SPORTIVI E CULTURALI
VIAGGI ORGANIZZATI
ALBERGHI
CENTRI BENESSERE
ALTRI SERVIZI PER LA CURA DELLA PERSONA
ALTRE SPESE SIGNIFICATIVE
OGGETTI D’ ARTE O ANTIQUARIATO
GIOIELLI E PREZIOSI
VETERINARIE
DONAZIONI IN DENARO A FAVORE DI ONLUS E SIMILI
ASSEGNI PERIODICI CORRISPOSTI AL CONIUGE
DONAZIONI EFFETTUATE
INVESTIMENTI E INCREMENTI PATRIMONIALI
(separatamente valorizzati con riferimento al biennio precedente ed all’anno in stima)
FABBRICATI
TERRENI
NATANTI ED IMBARCAZIONI
AUTOVEICOLI
MOTOVEICOLI
CARAVAN
MINICAR
AEROMOBILI
AZIONI
OBBLIGAZIONI
CONFERIMENTI
QUOTE DI PARTECIPAZIONE
FONDI D’INVESTIMENTO
DERIVATI
CERTIFICATI DI DEPOSITO
PRONTI CONTRO TERMINE
BUONI POSTALI FRUTTIFERI
CONTI DI DEPOSITO VINCOLATI
ALTRI PRODOTTI FINANZIARI
VALUTA ESTERA
ORO
NUMISMATICA
Considerate che su oltre 60 voci prese in considerazione dall’agenzia delle entrate e monitorate, la metà sarà verificata analiticamente: il contribuente come detto sopra potrà fornire una dimostrazione a cui l’agenzia dovrà allinearsi, mentre per le restanti varrà il valore statistico Istat come potrebbe essere per esmepio la spesa per cibi, bevande, tempo libero, ristoranti, ecc.
Le spese presunte dal fisco sulla base delle medie nazionali Istat (e contestabili) sono a titolo di esempio:
- spese per consumi generi alimentari, bevande, abbigliamento e calzature;
- costi per l’abitazione;
- utenze domestica (luce, gas , acqua e riscaldamento);
- acquisto mobili e arredi;
- mobili elettrodomestici e servizi per la casa (come biancheria, detersivi, pentole, lavanderia e riparazioni);
- spese mediche e sanitarie;
- spese e costi di trasporti;
- istruzione scuola, libri ecc;
- tempo libero cultura e giochi;
- manutenzione ordianria di casa se non risultanti dalla dichiarazione dei redditi del contribuente
- altri beni e servizi come viaggi, alberghi, pensioni, pranzi e cene fuori, pasti al ristorante, barbiere, parrucchiere e prodotti per la cura e l’igiene personale, gioielli, orologi, borse, valige, onorari per liberi professionisti, ecc
Per quello che concerne le spese, per esempio degli affitti, attenzione a spuntare un canone di locazione troppo basso rispetto a quello che viene definito dall’osservatorio immobiliare in cui sono riportati i prezzi minimi e massimi a metro quadro per tipologia dell’immobile (che vi consiglio di andare a gaurdare non si sa mai).
Consulta le nuove tabelle e indici sul redditometro
Il 16 settembre con apposito decreto sono stati approvati i nuovi indici e le tabelle dove trovate i coefficienti di redditività presunta in base alla compizione del nucleo familiare valevoli dalle annualità di imposta accertabili 2011.
Leggete anche il testo del decreto del 16 settembre 2015 sul redditometro per ulteriore scrupolo.
All’interno di questa successiva tabella invece trovate riepilogate per ciascuna voce di costo o spesa le metodologie applicate (analitiche o basate sulla ricostruzione delle statistiche Istat)
VOCI DI COSTO E SPESA DEL REDDITOMETRO (valide dal 2013).
Precedenti tabelle
TABELLE SUL REDDITOMETRO per capire quali potrebbero essere le spese oggetto di controllo
Scarica il file dove troverai le tabelle pubblicate in gazzetta ufficiale.
Per alcune spese infatti si prenderà il maggiore fra la spesa presente in Anagrafe tributaria e dichiarata dal contribuente e quella media stimata dall’Istat.
Il valore del reddito presunto sarà dato comunque dalla somma delle spese e costi costi effettivamente sostenute dal contribuente e dichiarate nell’anagarafe tributaria: faccio esempio ai mutui che dichiarate, alle assicurazioni auto, iscrizioni alle scuole, circoli, collaboratori domestici a cui versate contributi possesso di auto, moto case e tutto ciò che al momento del sostenitmento viene registrato per esempio al PRA o al catastao nel caso delle auto o delle case e/o dichiarato dal soggetto a cui pagate (perché a loro volta sono obbligati a consegnare le’lenco dei loro clienti).
A questo per il calcolo del redditometro si aggiunge la spesa media stimata dall’Istat in base alla composizione del nucleo familiare (anche questo concetto opinabile perché quello che spende una famiglia può differire notevolmente da quello che spende un’altra indipendentemente dalla zona geografica).
Poi si prendono gli incrementi patrimoniali al netto di disinvestimenti e dei finanziamenti sulla base dei costi effettivamente desumibili nei due anni precedenti a quello di osservazione. Se l’agenzia delle entrate non è soddisfatta del calcolo allora potrà anche considerare ulteriori indici e le eventuali quote di risparmo maturate nell’anno oggetto di accertamento. Scrivo questo perchè è a discrezione dell’Agenzia approfondire oppure o no.
Il reddito presunto
Il risultato del reddito presunto sarà dato dal valore più alto tra quello disponibile o risultante dalle informazioni previste in Anagrafe tributaria e quello determinato considerando la spesa media rilevata dai risultati dell’indagine sui consumi dell’Istituto nazionale di statistica o da analisi e studi socio economici, anche di settore”.
La ratio del nuovo redditometro e dell’onere della prova a carico del contribuente
La ratio normativa di questo potere smodato dato all’agenzia delle entrate all’atto del controllo e della ricostruzione del reddito imponibile è insolita o quantomeno discutibile perché in pratica non vale che voi producete scontrini, estratti conto ecc in quanto in alcuni casi il Fisco non potendo avere la certezza si fida delle medie Istat in base a composizione e ubicazione del nucleo familiare secondo le medie Istat e contro cui potete difendervi contestando che la media non riflette la situazione squisitamente soggettiva del benedel contribuente.
Il mio pensiero personale: lo trovo assurdo
Lo trovo assurdo per il fatto che è come se ci dicessero di essere tutti uguali, di mangiare ed avere interessi che devono essere tutti allineati altrimenti rischio di essere penalizzato e controllato e perdere tempo a spiegare ad uno che nemmeno mi conosce come nvesti e spendo i miei soldi ogni giorni e lui ha il potere discrezionale di valutare se sto mentendo ed accogliere le mie doglianze in sede di contraddittorio e concedermi la “grazia” dello sgravio oppure se non mi so porre o lo becco nella giornata sbagliata potrei attivare un l’acertamento e tutto questo perchè mi discosto dalla media nazionale. Io lo trovo una forma di privazione della libertà personale nonché di espressione dei propri desideri.
Va da se quindi che al momento del contraddittorio (che ricordiamolo essere obbligatorio pena la nullità dell’accertamento in toto) la strategia difensiva in parte sarà quella di contestare le medie istat in quanto non assolutamente corrispondenti al caso specifico che è assolutamente soggettivo e non correlato ad alcuna media nonostante l’agenzia dica che il campione accoglie oltre 55 milioni di soggetti.
Come l’agenzia delle entrate sicuramente saprà nel calcolo degli indirci di correlazione non entra solo la numerosità campionaria ma anche eventuali scostamenti che rappresentano, nel caso specifico, proprio le caratteristiche nella abitudini di spesa in l’agenzia non può per così dire mettere il becco.
Ci mancherebbe che dobbiamo allinearci nel modo e nel quantum alle spese Istat altrimenti ci accertano…
Vi ricordo inoltre alcuni articoli correlati al tema, come quello relativo alla dichiarazione da rendere nel modello Isee che potrebbe alimentare o attivare un calcolo da redditometro e qudini un accertamento fiscale.
Difendersi dal Redditometro
Difendersi dal redditometro e dall’accertamento del fisco diventerà per certi versi più difficile anche se è possibile superare i controlli del fisco. Nell’articolo troverete anche il software per fare una simulazione del calcolo del reddito minimo presunto sulla base dei dati reddituali e patrimoniali che inserirete (il redditest è anonimo).
Come superare i controlli del Redditometro
Leggi l’articolo proprio per sapere come superare indenni i controlli del fisco dal redditometro o come prevenirli senza commettere errori