Un nuovo messaggio dell’INPS, il n. 812 del 23 febbraio 2024, chiarisce i termini per la presentazione delle domande di riconoscimento dello svolgimento di lavori particolarmente faticosi e pesanti, con riferimento ai soggetti che perfezionano i requisiti nel 2025. L’accesso anticipato al trattamento pensionistico è riconosciuto a seguito di presentazione della domanda di pensionamento e la scadenza per la presentazione della domanda è fissata al I maggio 2024.
Lavori usuranti
Ma quali sono i lavoratori che hanno diritto alla pensione anticipata? L’indicazione di legge è stata stabilita nel 2011 (Decreto Legislativo 21 aprile 2011, n. 67).
Si tratta anzitutto dei lavoratori impegnati in mansioni particolarmente usuranti come indicati da precedente disposizione (decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale in data 19 maggio 1999) e quindi lavori in galleria, cava o miniera, lavori in cassoni ad aria compressa, lavori svolti dai palombari, lavori ad alte temperature”: mansioni che espongono ad alte temperature, quando non sia possibile adottare misure di prevenzione, quali, a titolo esemplificativo, quelle degli addetti alle fonderie di fusione, non comandata a distanza, dei refrattaristi, degli addetti ad operazioni di colata manuale, lavorazione del vetro cavo, lavori espletati in spazi ristretti ed in particolare intercapedini, pozzetti, doppi fondi, di bordo o di grandi blocchi strutture, lavori di asportazione dell’amianto.
A questi si aggiungono lavoratori notturni (in particolare lavoratori a turni per almeno 6 ore per un numero minimo di giorni lavorativi all’anno non inferiore a 78, lavoratori che prestano la loro attività per almeno tre ore nell’intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino per periodi di lavoro di durata pari all’intero anno lavorativo), lavoratori alle dipendenze di imprese per le quali operano le voci di tariffa per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro all’interno di un processo produttivo in serie, contraddistinto da un ritmo determinato da misurazione di tempi di produzione con mansioni organizzate in sequenze di postazioni, che svolgano attività caratterizzate dalla ripetizione costante dello stesso ciclo lavorativo su parti staccate di un prodotto finale, che si spostano a flusso continuo o a scatti con cadenze brevi determinate dall’organizzazione del lavoro o dalla tecnologia, e, infine, conducenti di veicoli, di capienza complessiva non inferiore a 9 posti, adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo.
I destinatari
I destinatari del beneficio sono quindi diverse categorie. Per tutti vale la condizione che maturino il diritto tra il I gennaio e il 31 dicembre 2025. Poi ci sono condizioni specifiche per ciascuna tipologia.
Con riferimento ai lavoratori impegnati in mansioni particolarmente usuranti, ai lavoratori addetti alla cosiddetta “linea catena” e ai conducenti di veicoli adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo l’INPS chiarisce che possono conseguire il trattamento pensionistico con un’anzianità contributiva di almeno 35 anni e, se lavoratori dipendenti, di un’età minima di 61 anni e 7 mesi oppure, se lavoratori autonomi, di un’età minima di 62 anni e 7 mesi.
Le stesse condizioni valgono per i lavoratori notturni a turni occupati per almeno 78 giorni lavorativi all’anno e per i lavoratori notturni che prestano attività per periodi di durata pari all’intero anno lavorativo.
Diverse sono invece le indicazioni per i lavoratori notturni a turni occupati per meno di 78 giorni. In particolare coloro che sono occupati un numero di giorni lavorativi da 64 a 71 all’anno, oltre all’anzianità contributiva di almeno 35 anni, devono avere un’età minima di 63 anni e 7 mesi se lavoratori dipendenti oppure un’età minima di 64 anni e 7 mesi se lavoratori autonomi, mentre coloro che sono occupati da 72 a 77 giorni all’anno devono avere, oltre all’anzianità contributiva di almeno 35 anni, un’età minima di 62 anni e 7 mesi se lavoratori dipendenti e un’età minima di 63 anni e 7 mesi se lavoratori autonomi.
La domanda
La domanda di accesso al beneficio deve essere presentata telematicamente entro il I maggio 2024 per coloro che perfezionano i requisiti dal I gennaio 2025 al 31 dicembre 2025. Se viene presentata oltre il I maggio, e sempre nel caso che si posseggano i requisiti, la pensione anticipata viene ritardata di un mese per un ritardo della presentazione inferiore o pari a un mese, di 2 mesi, per un ritardo della presentazione superiore a un mese e inferiore a 3 mesi e di 3 mesi, per un ritardo della presentazione pari o superiore a 3 mesi.