Aggiornato il 4 Maggio 2023
Sono le cartelle esattariali che vi invia per la riscossione delle tasse, imposte o altri tributi di diverso genere.
Vediamo insieme i passi da seguire, la modulistica da predisporre per la richiesta e gli altri documenti da portare per cercare di evitare di fare al solito 4 giri prima di raccogliere tutta la documentazione che serve per farci pagare.
Vi ricordo prima di tutto che con il Decreto del Fare il numero massimo delle rate è stato innalzato a 120 per cui il debito tributario, in presenza di alcune condizioni da rispettare, potrà essere spalmato in 10 anni.
Vi ricordo prima di tutto che avete 60 giorni di tempo per impugnare. Lo so che starete pensando che oltre a pagare dovete anche capire come fare… ma purtroppo è così, non è semplice, e per questo cerco di facilitare il vostro compito. ;-)
Tralasciando le possibilità di verificare le cause di nullità o annullabilità della cartella di pagamento, primo tra tutte la decadenza e la prescrizione delle cartelle esattoriali qui parlo del mero caso del pagamento.
La domanda di rateizzazione
Per presentare l’istanza di rateizzazione è necessario prima di tutto produrre la documentazione necessaria ossia cartella di pagamento, documenti validi di identità, modello Isee, la cui finalità è quella di vedere se si versa in obiettive condizioni di mancanza di liquidità attraverso l’analisi di indici di liquidità anche se è possibile ottenre la rateizzazione anche in altri casi come la cessazione del rapporto di lavoro per un lavoratore dipendente, l’insorgenza nel nucleo famigliare, di una grave patologia che abbia determinato ingenti spese mediche, la contestuale scadenza di obbligazioni pecuniarie, anche relative al pagamento corrente (in autoliquidazione) di tributi e contributi, a condizione che le obbligazioni pecuniarie in scadenza siano di entità rilevante in rapporto all’ISEE del nucleo famigliare del debitore.
Limitatamente ai titolari di ditte individuali in regimi fiscali semplificati, tali condizioni sono, inoltre, da ritenersi sussistenti anche allorché l’attività di impresa risenta sensibilmente di improvvise ed oggettive crisi del mercato di riferimento, anche di carattere locale, ovvero di eventi imprevedibili causati da forza maggiore. Per saperne di più potete leggere l’articolo scritto sul’argomento rateizzazione delle cartelle di equitalia.
Il calcolo del piano di rateizzazione: qui potete trovare il software per effettuare il calcolo per la rateizzazione scegliendo anche il numero delle rate e potenvo valutare così la convenienza e le proprie necessità o possibilità di spesa mensile.
In quanto tempo posso pagare?
L’importo massimo delle rate concesse è di 72 ossia di 6 anni anche di diverso importo e non tutte uguali e l’importo minimo da chiedere è di 100 euro. Non pensate subito che sia bello spalmare il debito in 72 rate perchè vedrete che gli agi di riscossione, gli interessi di mora che percepisce equitalia sono vicini a quelli che vedete quando vi andate a pagare una macchina dal concessionario o la prendete in leasing per cui fatevi sempre il calcolo del costo effettivo della rateizzazione e vedete se vi conviene in funzione della vostra prospettivo di redditività futura. Questo per dirvi che la rateizzazione costa e non poco. Tuttavia per gli importo inferiori ai 48 mila euro il numero massimo di rate concedibili è di 48.
Quanto costa la rateizzazione
Per farvi un’idea nel caso di cartelle di Equitalia per importi fino a 20 mila euro gli interessi erariali del 4,5% e previdenziali 6,75% si vanno ad aggiungere agli agi di emissione bolli ecc.
La domanda di rateazione può essere richiesta o recandosi ad uno degli sportelli equitalia presenti sul territorio che non mancano mai o mediante raccomandata con ricetua di ritorno ma sconsiglio di farlo perchè i tempi di risposta sono incerti per cui meglio non rischiare.