La ritenuta d’acconto è una trattenuta Irpef (per i redditi delle persone fisiche) o Ires (per le persone giuridiche: società) che viene effettuata sulle somme di denaro o bonifici che percepiamo dai nostri clienti o datori di lavoro, banche o istituti finanziari, detti anche sostituti di imposta. Chi la subisce viene chiamato in gergo tecnico sostituito.
Che cosa è la ritenuta d’acconto
Chiariamo prima di tutto che esistono tantissime tipologie di ritenute d’acconto, anche se quelle più utilizzate ed applicate sono quasi sempre le stesse.
Le ritenute possono essere a titolo di acconto e a titolo di imposta: nel primo caso significa che fatto 10.000 l’onorario stabilito con un cliente, ci sarà applicata, in alcuni casi (in estrema sintesi quando emettiamo una ricevuta o una fattura nei confronti di un soggetto titolare di partita Iva), una ritenuta del 20% a titolo di acconto ossia percepiremo solo 8.000 mentre 2.000 rappresentano un’anticipazione sulle imposte che andremo a pagare su quei 10.000 (il 23% a titolo di Irpef), meno le ritenute che già sono state versate per noi – ossia per nostro conto – dal nostro datore di lavoro o cliente.
Se invece fossero state a titolo di imposta le ritenute avrebbero potuto comunque avere come aliquota il 20% ma in questo caso la tassazione su quei 10.000 euro si esauriva con quel 20% e non avremo dovuto riconoscere più alcunché all’erario per quello specifico provento.
Quanti tipi di ritenute d’acconto esistono
Ne esistono tantissime, credetemi, ed alcune sono di difficile applicazione, nel senso che alcune norme, per come sono scritte, sono di difficile comprensione (almeno per il sottoscritto intendiamoci) il che ne rende difficoltosa anche l’applicazione in fattura o sulla ricevuta.
Ritenute d’acconto per i liberi professionisti
Esistono pertanto le ritenute sui redditi di lavoro autonomo a titolo Irpef, ossia quelle che si applicano quando svolgete una prestazione occasionale oppure quelle che, se avete una partita iva, applicate ai soggetti clienti titolare anch’essi di partita iva e che applicherete ad altri soggetti per la quasi esclusività dei casi in sede di fatturazione. Nella stragrande maggioranza dei casi vedrete che per voi il vostro cliente titolare di partita iva verserà un modello F24 con codice tributo 1040, a titolo appunto di irpef, per vostro conto, anticipando di fatto parte delle tasse che dovrete poi liquidare con la dichiarazione dei redditi.
Successivamente ogni vostro cliente che avrà versato le ritenute vi comunicherà entro la fine di febbraio l’ammontare delle ritenute di imposta che ha versato nel corso del precedente anno per vostro conto (le cosiddette certificazioni dei sostituti di imposta o certificazione unica). Queste certificazioni vi serviranno perchè in dichiarazione andrete ad indicare (a dire il vero anche senza avere la certificazione in mano perchè non è vincolante all’indicazione nella dichiarazione dei redditi) l’ammontare delle ritenute (ossia delle tasse) che altri hanno già versato per voi. Quindi se dovevate 1.000 euro di imposte e vi hanno applicate nell’anno 400 di ritenute d’acconto, a giugno dovrete solo versare 600 a titolo di saldo di imposta: è il meccanismo della sostituzione di imposta per cui chi sta a monte del processo impositivo trattiene una somma a titolo di imposta per il soggetto che sta più a valle.
Ritenute sui redditi di capitale
Esistono però anche altre famiglie di ritenute come quelle sui redditi di capitale (per i quali potete vedere un primo approfondimento nell’articolo dedicato alla nuova tassazione delle rendite finanziarie) in cui vedrete che, al momento della percezione del proventi derivanti da un investimento finanziario, vi saranno applicate delle ritenute a titolo o di acconto o di imposta (12,5%, 20% o 26% a seconda della natura dello strumento finanziario, della durata del possesso, e del soggetto precettore, nonché dal paese di residenza fiscale, ecc) anche se proprio ultimamente la maggior parte sono passate al 26%. Approfondite l’argomento leggendo l’articolo dedicato alla tassazione delle rendite finanziarie.
Ritenute su redditi di lavoro dipendente
Queste sono le più conosciute perchè sfido qualsiasi dipendente a non aver mai preso in mano la busta paga ed aver visto le ritenute (non trattenute) che vi hanno fatto in busta paga a titolo di IRPEF e che ogni mese vi continuano a detrarre dal compenso lordo mensile.
Su cosa applichiamo la ritenuta d’acconto
Altro problema riguarda poi quali voci entrano nella base imponibile su cui calcolare la ritenuta d’acconto: anche questo presta il fianco a dubbi e domande da parte dei lettori che non sanno se applicare la ritenuta o l’IVA o entrambe.
Potete aiutarvi con l’articolo dedicato al modello della ritenuta d’acconto.
Vi segnalo questa tabella riassuntiva fatta moto bene dal sole24ore dove potete trovare per ogni diversa tipologia di prestazione di lavoro autonomo effettuata
Ritenute dei sostituti in vigore – Lavoro autonomo ed altri redditi | ||||
Tipologia di reddito | Criterio di tassazione | Aliquota tassazione % | Riduzione base imponibile % | Codice tributo |
Prestazioni di lavoro autonomo e prestazioni occasionali | ritenuta a titolo d’acconto | 20,00 | 1040 | |
Compensi erogati ad amministratori di condominio | ritenuta a titolo d’acconto | 20,00 | 1040 | |
Redditi derivanti dall’utilizzazione delle opere dell’ingegno, di brevetti industriali e di processi, formule, etc… | ritenuta a titolo d’acconto | 20,00 | 25,00 | 1040 |
Partecipazioni agli utili per contratti di associazione in partecipazione (solo lavoro) | ritenuta a titolo d’acconto | 20,00 | 1040 | |
Compensi per levata protesti esercitata dai segretari comunali | ritenuta a titolo d’acconto | 20,00 | 15,00 | 1040 |
Prestazioni di lavoro autonomo di soggetti non residenti (anche occasionale o sotto forma di partecipazione agli utili) | ritenuta a titolo d’imposta | 30,00 | 1040 | |
Compensi erogati ad amministratori di condominio non residenti | ritenuta a titolo d’imposta | 30,00 | 1040 | |
Redditi derivanti dall’utilizzazione delle opere dell’ingegno, di brevetti industriali e di processi, formule, etc… prodotti da soggetti non residenti | ritenuta a titolo d’imposta | 30,00 | 25,00 | 1040 |
Partecipazioni agli utili per contratti di associazione in partecipazione percepiti da soggetti non residenti (solo lavoro) | ritenuta a titolo d’imposta | 30,00 | 1040 | |
Compensi per levata protesti esercitata dai segretari comunali non residenti | ritenuta a titolo d’imposta | 30,00 | 15,00 | 1040 |
Compensi corrisposti dallo Stato, da soggetti residenti nel territorio dello Stato o da stabili organizzazioni nel territorio dello Stato di soggetti non residenti per l’utilizzazione di marchi di fabbrica e di commercio, di opere dell’ingegno, di invenzioni industriali e simili, nonché per l’uso di veicoli, macchine ed altri beni mobili a soggetti non residenti | ritenuta a titolo d’imposta | 30,00 | 1040 | |
Rapporti di commissione, di agenzia, di mediazione, di rappresentanza di commercio e di procacciamento di affari | ritenuta a titolo d’acconto | 20,00 | 50,00 | 1038 |
Rapporti di commissione, di agenzia, di mediazione, di rappresentanza di commercio e di procacciamento di affari (con dipendenti o terzi) | ritenuta a titolo d’acconto | 20,00 | 80,00 | 1038 |
Incaricati alle vendite a domicilio | ritenuta a titolo d’imposta | 23,00 | 22,00 | 1038 |
Leggi anche: compilazione del codice tributo 1040 Irpef
La norma comunque ci dice che La ritenuta da operare è determinata: a) sulla parte imponibile delle somme e dei valori, di cui all’articolo 48 del Tuir esclusi quelli indicati alle successive lettere b) e c), corrisposti in ciascun periodo di paga, con le aliquote dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, ragguagliando al periodo di paga i corrispondenti scaglioni annui di reddito, ed effettuando le detrazioni previste negli articoli 12 e 13 del citato testo unico, rapportate al periodo stesso. Le detrazioni di cui ((all’articolo 12)) del citato testo unico sono riconosciute se il percipiente dichiara (( . . . )) di avervi diritto, indica le condizioni di spettanza, il codice fiscale dei soggetti per i quali si usufruisce delle detrazioni e si impegna a comunicare tempestivamente le eventuali variazioni. PERIODO SOPPRESSO DALLA L. 24 DICEMBRE 2007, N.244; c) sugli emolumenti arretrati relativi ad anni precedenti di cui all’articolo 16, comma 1, lettera b), del citato testo unico, con i criteri di cui all’articolo 18, dello stesso testo unico, intendendo per reddito complessivo netto l’ammontare globale dei redditi di lavoro dipendente corrisposti dal sostituto al sostituito nel biennio precedente, effettuando le detrazioni previste negli articoli 12 e 13 del medesimo testo unico;
d) sulla parte imponibile del trattamento di fine rapporto e delle indennità equipollenti e delle altre indennita’ e somme di cui all’articolo 16, comma 1, lettera a), del citato testo unico con i criteri di cui all’articolo 17, comma 1, secondo periodo, e comma 2-bis, terzo periodo, dello stesso testo unico;
e) sulla parte imponibile delle somme e dei valori di cui all’articolo 48, del citato testo unico, non compresi nell’articolo 16, comma 1, lettera a), dello stesso testo unico, corrisposti agli eredi del lavoratore dipendente, con l’aliquota stabilita per il primo scaglione di reddito.” so che non è scritto chiarissimo il testo di legge ma sono certo che è un importante strumento se volete approfondire.
Perchè si applica
Si applica perchè il legislatore avrebbe notevoli difficoltà a richiedere il versamento delle imposte a ciascuno di noi e soprattutto a chi non ne vuole sapere di versarle; per cui con il meccanismo della sostituzione di imposta e della ritenuta d’acconto riesce a spostare a monte del processo il prelievo erariale su soggetti che difficilmente potrebbero scappare (le società) rivolgendosi anche meno soggetti.
Casi particolari chiarimenti
Ritenute d’acconto per agenti, broker, agenzie: Esistono tantissime fattispecie di compensi a cui applicare la ritenuta d’acconto. Consultate l’articolo di approfondimento dedicato alla ritenuta d’acconto ad agenti, agenzie, rappresentanti, broker, venditori a domicilio e mediatori.
Riduzione Ritenute d’acconto per agenti, intermediari, rappresentanti, broker e altre categorie
Nel seguito la dichiarazione da rendere per la riduzione della ritenute al 23% del 20% dell’imponibile
Facsimile dichiarazione riduzione delle ritenute d’acconti
Ritenute d’acconto su fatture del defunto professionista
Sulle fatture emesse dal defunto e che dovranno essere incassate dagli eredi si dovranno applicare anche le ritenute in fattura in quanto come chiarito nella risoluzione n. 5/1001 del 3 gennaio 1994 i redditi professionali, ancorché spettanti a soggetto diverso da colui che li ha prodotti, conservano la loro natura di redditi di lavoro autonomo per cui il soggetto pagatore dovrà comportarsi come si sarebbe comportato nel caso in cui fosse stato vivo il professionista. La controparte in questo caso saranno gli eredi che subentreranno nel rapporto e saranno soggetti alla ritenuta d’acconto ex art. 25 del D.P.R. n. 600/1973. Il pagatore dovrà poi predisporre la relativa certificazione CU intestate agli eredi per la propria quota se più di uno indicando le ritenute effettuate e compilando poi anche il 770.
Fattura a cliente estero: trattamento Iva
Oltre alla ritenuta d’acconto è bene anche che conosciate il trattamento Iva da applicare nel caso di prestazioni di servizio emesse nei confronti di un cliente estero
Come fatturare ad un cliente estero e come comportarsi con Iva e ritenuta
Ritenuta d’acconto sugli affitti brevi di immobili
Come funziona la tassazione degli affitti brevi, transitori o inferiori a 30 giorni
Forse non tutti sanno che:
Pur se nella prassi si da per scontato vi segnalo che non è necessario, dove per necessario intendo che la non indicazione non espone il soggetto he emette la fattura a sanzioni amministrative, indicare in fattura la ritenuta d’acconto applicata su un eventuale onorario da erogare al professionista, agenzia nonché il netto a pagare.
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No, deve aprire la partita iva con altro codice attività ma non vedo perchè glielo sconsigliano. I suoi amici le consigliano immagino di fare delle prestazioni occasionali e di applicare una ritenuta del 20% quando quello che ha il call center el pagherà l’onorario (mensile o periodico immagino). Tuttavia non lo può fare se questa diventa un’attività abituale e continuativa. Provi a leggere l’artucolo dedicato alle prestazioni occasionali per farsi un’idea più chiara dopodichè consiglio di apoire come sarebbe giusto la partita iva dopo uno o due mesi che fa questo lavoro sfruttando il motore di ricerca interno
Salve avrei una domanda forse complicata. Possiedo partita iva per commercializzare qualunque oggetto vendo abbigliamento ma non posso fare prestazioni di servizio tipo consulenze eccetera.. siccome sono anche cartomante una mia amica mi ha proposto di lavorare ricevendo le chiamate con un 899 numero a pagamento suo sul mio cellulare e quindi guadagnare per ogni minuto di conversazione.
Siccome non posso fare prestazioni di servizio perché dovrei aprire una contabilità a parte come posso fare? Ad esempio mi hanno parlato della ritenuta d’acconto la posso usare??
Ps. Mi hanno anche sconsigliato l 899 perché visto male dal fisco.
Grazie anticipatamente
Questo genio di cliente che si è trovata chi crede di essere? Fantaman? Noi che le versiamo siamo tutti pecoroni? Per cortesia, questo è il classico evasore anni ’80 ne stia alla larga.
Salve,
sono un professionista in P.iva e R.a. Ho un cliente (ditta individuale) che mi ha pagato una somma X, mi chiede la fattura dicendomi di pagarmi da solo la R.A. Cosa devo fare per evitare di farla pagare a lui? Emetto fattura senza R.A. e poi la verso da solo, oppure emetto fattura solita con R.A. e poi pago io l’F24 con codice tributo 1040?
grazie mille.
Fa confusione tra quello che le richiede l’INPS (l’iscrizione alla gestione separata INPS ed il pagamento su quello che eccede i 5 mila euro a titolo di contributi) e quanto dovrà pagare ai fini Irpef sul reddito di cui le ritenute sono una parte del prelievo già effettuato alla fonte che sarà scalato da quello che dovrà effettivamente versare e calcolato sulla base degli scaglioni di reddito. OK?
Salve, nell’anno 2013 ho percepito 18000euro netti con un contratto a progetto e circa 5000euro lordi con ritenuta d’acconto.
Non superando la soglia dei 5000euro annui di ritenute d’acconto non pagherò tasse? Oppure lo stipendio percepito (18000euro netti) e le ritenute d’acconto si sommano e quindi dovrò pagare le tasse all’erario (apertura della posizione INPS in gestione separata)?
Ciao, vorrei sapere se è giusto che ad una srl italiana, una società slovena possa applicare la ritenuta d’acconto. Grazie
è un errore
Buonasera, l’obbligo della rilevazione contabile della ritenuta d’acconto, per il soggetto che emette la fattura soggetta a ritenuta, è necessariamente al momento dell’incasso della fattura? E’ possibile rilevare subito il credito verso l’erario al momento dell’emissione della fattura oppure è un errore?
grazie
Luca
Facendo prestazioni occasionali e facendosi applicare la ritenuta d’acconto. Occhio però a non superare il limite per l’applicazione della partita Iva (continuità e abitualità dell’attività svolta) e somme percepite (5 mila euro) che la farebbero rientrare nell’ambito di applicazione dell’INPS relativamente ai contributi da versare alla gestione separata.
Buondì. Sono disoccupato da oltre tre anni e non riesco a trovare lavoro. In passato ho avuto una ditta individuale che ho sistematicamente chiuso con la crisi. Ora sono scoraggiato all’idea di riaprire una ditta. Come posso fare lavori occasionali rimanendo nella legalità?
Grazie.
Gli onorari (la prima linea della fattura) i contributi previdenziali e assistenziali eventualmente applicati (da verificare ai fini irap la diversa disciplina applicata su queste voce) la ritenuta d’acconto non ha impatto per lei in quanto è qualcosa che trattenere al professionista e che versa allo stato per cui non transita in conto economico.
ma un’azienda che riceve da un professionista una fattura/ricevuta con ritenuta d’acconto quali costi andrà a scaricare? l’intero importo comprensivo di ritenuta d’acconto o solo il netto?
[…] La ritenuta d’acconto: cos’è, tipologie, quando applicarla Fonte: tasse-fisco.com […]
Grazie mille! molto gentile….
ma se il privato a cui fccio il lavoro non ha partita iva?
Fai ricevuta fiscale come prestazione occaisonale applicando facendoti applicare una ritenuta del 20% che ti sarà versata dal tuo cliente se titolare di partita Iva. quella la dovrai indicare nel tuo 730 sia per quello che concerno quello che hai percepito da indicare nel quadro redditi diversi, sia a livello di ritneute subite sempre da indicare in quel quadro. IN tal modo soddisfi l’admepmiento tributario connesso. Ti consiglio però di leggere anche gli altri articoli dedicati all’apertra della partita Iva, come per esempio quello dedicati ai primi passi nella partita Iva.
Salve!
Sono lavoratore impiegato metalmeccanico. Dovrei fare dei lavori di fotografia a dei privati (senza partita iva). Posso emettere ricevuta fiscale? come funziona dopo? devo dichiarare il tutto nel modello 7 e 30 successivo? dove compro i blocchetti per ritenuta o ricevuta fiscale?
Grazie millee!!
Procedi con l’emissione di runa ricevuta fiscale per prestazioni occasionali con applicazione ella ritneuta del 20%. Se superi i 5.000 euro iscriviti alla gestione separata INPS. Se invece la tua attività è continuativa ed abitule valuta se sei obbligato all’apertira della partita iva leggendoti ed aiutandoti anche con il motore di ricerca intenro al sito
Buon giorno, ho scoperto per caso questo blog, e lo trovo interessante come tutti quelli informativi on line perchè spesso abbiamo dubbi che ci vengono tolti in modo diverso da soggetti diversi. la mia domanda è: se ho un lavoro mio, ma nn sono titolare di partita iva, ma mi diletto in piccoli lavori come il giardiniere o il cameriere, come posso fare a nn incorrere in problemi con il fisco? la ritenuta d’acconto, o l’autofattura con codice fiscale(redatta dal ristoratore o dall’aministratore condominiale) può essere una soluzione? in più il tetto di retribuzione annua da nn superare è di 5,000 o 10,000€? ultima domanda, mio papà, pensionato può utilizzare lo stesso sistema? Grazie per l’aiuto, penso che siano dubbi molto ricorrenti per tanta gente costretta ad arrotondare per arrivare alla fine del mese senza incorrere in sanzioni.
Vi applica la ritenuta in fattura niente di particolare, ossia fatto supponiamo 1.000 il costo, verserte a lui una quota per esempio di 800 e 200 le verserete allo Stato per suo conto con modello F24. Fatevi dire il riferimento normativo secondo cui vi applica la ritenuta però.
il condominio dove abito riceve ogni sei mesi una fattura dalla ditta che esegue la manutenzione dell’ascensore per l’assicurazione dello stesso ascensore. In fattura ci troviamo una ritenuta d’acconto del 10 % da versare entro 15 giorni dopo la scadenza della fattura. Cosa significa tutto cio’ ?
Grazie a Lei. Si, in linea di massima un soggetto Iva che fattura ad un altro soggetto Iva applica la ritenuta in fattura, tuttavia l’assoggettamento a ritenuta dipende dalla tipologia di prestazione effettuata e dai soggetti coinvolti. Se un professionista come per esempio un avvocato fattura ad una società lo farà applicando la ritenuta d’acconto al contrario di quanto avverrebbe se fatturasse ad una persona fisica.
Grazie per l’articolo, ma ho ancora un dubbio che non riesco a dissipare.
Perchè le imprese (anche individuali) non subiscono ritenute d’acconto?
Se ho capito bene – se io professionista pago un’altro professionista (es. avvocato), entro il 16 del mese successivo devo versare la ritenuta d’acconto, giusto?
Grazie mille,
seguo questo blog da un bel po’ complimenti
A memoria mi sembra un’ipotesi molto remota in quanto il soggetto persoa fisica che io sappia non può assumere le vesti di sostituto di imposta per di più di un soggetto con residenza fiscale estera.
La ritenuta d’acconto la può fare una persona fisica verso un’azienda estera nell’unione europea?
Grazie