Aggiornato il 4 Maggio 2023
La ritenuta d’acconto è una trattenuta Irpef (per i redditi delle persone fisiche) o Ires (per le persone giuridiche: società) che viene effettuata sulle somme di denaro o bonifici che percepiamo dai nostri clienti o datori di lavoro, banche o istituti finanziari, detti anche sostituti di imposta. Chi la subisce viene chiamato in gergo tecnico sostituito.
Che cosa è la ritenuta d’acconto
Chiariamo prima di tutto che esistono tantissime tipologie di ritenute d’acconto, anche se quelle più utilizzate ed applicate sono quasi sempre le stesse.
Le ritenute possono essere a titolo di acconto e a titolo di imposta: nel primo caso significa che fatto 10.000 l’onorario stabilito con un cliente, ci sarà applicata, in alcuni casi (in estrema sintesi quando emettiamo una ricevuta o una fattura nei confronti di un soggetto titolare di partita Iva), una ritenuta del 20% a titolo di acconto ossia percepiremo solo 8.000 mentre 2.000 rappresentano un’anticipazione sulle imposte che andremo a pagare su quei 10.000 (il 23% a titolo di Irpef), meno le ritenute che già sono state versate per noi – ossia per nostro conto – dal nostro datore di lavoro o cliente.
Se invece fossero state a titolo di imposta le ritenute avrebbero potuto comunque avere come aliquota il 20% ma in questo caso la tassazione su quei 10.000 euro si esauriva con quel 20% e non avremo dovuto riconoscere più alcunché all’erario per quello specifico provento.
Quanti tipi di ritenute d’acconto esistono
Ne esistono tantissime, credetemi, ed alcune sono di difficile applicazione, nel senso che alcune norme, per come sono scritte, sono di difficile comprensione (almeno per il sottoscritto intendiamoci) il che ne rende difficoltosa anche l’applicazione in fattura o sulla ricevuta.
Ritenute d’acconto per i liberi professionisti
Esistono pertanto le ritenute sui redditi di lavoro autonomo a titolo Irpef, ossia quelle che si applicano quando svolgete una prestazione occasionale oppure quelle che, se avete una partita iva, applicate ai soggetti clienti titolare anch’essi di partita iva e che applicherete ad altri soggetti per la quasi esclusività dei casi in sede di fatturazione. Nella stragrande maggioranza dei casi vedrete che per voi il vostro cliente titolare di partita iva verserà un modello F24 con codice tributo 1040, a titolo appunto di irpef, per vostro conto, anticipando di fatto parte delle tasse che dovrete poi liquidare con la dichiarazione dei redditi.
Successivamente ogni vostro cliente che avrà versato le ritenute vi comunicherà entro la fine di febbraio l’ammontare delle ritenute di imposta che ha versato nel corso del precedente anno per vostro conto (le cosiddette certificazioni dei sostituti di imposta o certificazione unica). Queste certificazioni vi serviranno perchè in dichiarazione andrete ad indicare (a dire il vero anche senza avere la certificazione in mano perchè non è vincolante all’indicazione nella dichiarazione dei redditi) l’ammontare delle ritenute (ossia delle tasse) che altri hanno già versato per voi. Quindi se dovevate 1.000 euro di imposte e vi hanno applicate nell’anno 400 di ritenute d’acconto, a giugno dovrete solo versare 600 a titolo di saldo di imposta: è il meccanismo della sostituzione di imposta per cui chi sta a monte del processo impositivo trattiene una somma a titolo di imposta per il soggetto che sta più a valle.
SCARICA un Modello di ritenuta d’acconto Calcolo della ritenuta d’accontoRitenute sui redditi di capitale
Esistono però anche altre famiglie di ritenute come quelle sui redditi di capitale (per i quali potete vedere un primo approfondimento nell’articolo dedicato alla nuova tassazione delle rendite finanziarie) in cui vedrete che, al momento della percezione del proventi derivanti da un investimento finanziario, vi saranno applicate delle ritenute a titolo o di acconto o di imposta (12,5%, 20% o 26% a seconda della natura dello strumento finanziario, della durata del possesso, e del soggetto precettore, nonché dal paese di residenza fiscale, ecc) anche se proprio ultimamente la maggior parte sono passate al 26%. Approfondite l’argomento leggendo l’articolo dedicato alla tassazione delle rendite finanziarie.
Ritenute su redditi di lavoro dipendente
Queste sono le più conosciute perchè sfido qualsiasi dipendente a non aver mai preso in mano la busta paga ed aver visto le ritenute (non trattenute) che vi hanno fatto in busta paga a titolo di IRPEF e che ogni mese vi continuano a detrarre dal compenso lordo mensile.
Su cosa applichiamo la ritenuta d’acconto
Altro problema riguarda poi quali voci entrano nella base imponibile su cui calcolare la ritenuta d’acconto: anche questo presta il fianco a dubbi e domande da parte dei lettori che non sanno se applicare la ritenuta o l’IVA o entrambe.
Potete aiutarvi con l’articolo dedicato al modello della ritenuta d’acconto.
Vi segnalo questa tabella riassuntiva fatta moto bene dal sole24ore dove potete trovare per ogni diversa tipologia di prestazione di lavoro autonomo effettuata
Ritenute dei sostituti in vigore – Lavoro autonomo ed altri redditi | ||||
Tipologia di reddito | Criterio di tassazione | Aliquota tassazione % | Riduzione base imponibile % | Codice tributo |
Prestazioni di lavoro autonomo e prestazioni occasionali | ritenuta a titolo d’acconto | 20,00 | 1040 | |
Compensi erogati ad amministratori di condominio | ritenuta a titolo d’acconto | 20,00 | 1040 | |
Redditi derivanti dall’utilizzazione delle opere dell’ingegno, di brevetti industriali e di processi, formule, etc… | ritenuta a titolo d’acconto | 20,00 | 25,00 | 1040 |
Partecipazioni agli utili per contratti di associazione in partecipazione (solo lavoro) | ritenuta a titolo d’acconto | 20,00 | 1040 | |
Compensi per levata protesti esercitata dai segretari comunali | ritenuta a titolo d’acconto | 20,00 | 15,00 | 1040 |
Prestazioni di lavoro autonomo di soggetti non residenti (anche occasionale o sotto forma di partecipazione agli utili) | ritenuta a titolo d’imposta | 30,00 | 1040 | |
Compensi erogati ad amministratori di condominio non residenti | ritenuta a titolo d’imposta | 30,00 | 1040 | |
Redditi derivanti dall’utilizzazione delle opere dell’ingegno, di brevetti industriali e di processi, formule, etc… prodotti da soggetti non residenti | ritenuta a titolo d’imposta | 30,00 | 25,00 | 1040 |
Partecipazioni agli utili per contratti di associazione in partecipazione percepiti da soggetti non residenti (solo lavoro) | ritenuta a titolo d’imposta | 30,00 | 1040 | |
Compensi per levata protesti esercitata dai segretari comunali non residenti | ritenuta a titolo d’imposta | 30,00 | 15,00 | 1040 |
Compensi corrisposti dallo Stato, da soggetti residenti nel territorio dello Stato o da stabili organizzazioni nel territorio dello Stato di soggetti non residenti per l’utilizzazione di marchi di fabbrica e di commercio, di opere dell’ingegno, di invenzioni industriali e simili, nonché per l’uso di veicoli, macchine ed altri beni mobili a soggetti non residenti | ritenuta a titolo d’imposta | 30,00 | 1040 | |
Rapporti di commissione, di agenzia, di mediazione, di rappresentanza di commercio e di procacciamento di affari | ritenuta a titolo d’acconto | 20,00 | 50,00 | 1038 |
Rapporti di commissione, di agenzia, di mediazione, di rappresentanza di commercio e di procacciamento di affari (con dipendenti o terzi) | ritenuta a titolo d’acconto | 20,00 | 80,00 | 1038 |
Incaricati alle vendite a domicilio | ritenuta a titolo d’imposta | 23,00 | 22,00 | 1038 |
Leggi anche: compilazione del codice tributo 1040 Irpef
La norma comunque ci dice che La ritenuta da operare è determinata: a) sulla parte imponibile delle somme e dei valori, di cui all’articolo 48 del Tuir esclusi quelli indicati alle successive lettere b) e c), corrisposti in ciascun periodo di paga, con le aliquote dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, ragguagliando al periodo di paga i corrispondenti scaglioni annui di reddito, ed effettuando le detrazioni previste negli articoli 12 e 13 del citato testo unico, rapportate al periodo stesso. Le detrazioni di cui ((all’articolo 12)) del citato testo unico sono riconosciute se il percipiente dichiara (( . . . )) di avervi diritto, indica le condizioni di spettanza, il codice fiscale dei soggetti per i quali si usufruisce delle detrazioni e si impegna a comunicare tempestivamente le eventuali variazioni. PERIODO SOPPRESSO DALLA L. 24 DICEMBRE 2007, N.244; c) sugli emolumenti arretrati relativi ad anni precedenti di cui all’articolo 16, comma 1, lettera b), del citato testo unico, con i criteri di cui all’articolo 18, dello stesso testo unico, intendendo per reddito complessivo netto l’ammontare globale dei redditi di lavoro dipendente corrisposti dal sostituto al sostituito nel biennio precedente, effettuando le detrazioni previste negli articoli 12 e 13 del medesimo testo unico;
d) sulla parte imponibile del trattamento di fine rapporto e delle indennità equipollenti e delle altre indennita’ e somme di cui all’articolo 16, comma 1, lettera a), del citato testo unico con i criteri di cui all’articolo 17, comma 1, secondo periodo, e comma 2-bis, terzo periodo, dello stesso testo unico;
e) sulla parte imponibile delle somme e dei valori di cui all’articolo 48, del citato testo unico, non compresi nell’articolo 16, comma 1, lettera a), dello stesso testo unico, corrisposti agli eredi del lavoratore dipendente, con l’aliquota stabilita per il primo scaglione di reddito.” so che non è scritto chiarissimo il testo di legge ma sono certo che è un importante strumento se volete approfondire.
Perchè si applica
Si applica perchè il legislatore avrebbe notevoli difficoltà a richiedere il versamento delle imposte a ciascuno di noi e soprattutto a chi non ne vuole sapere di versarle; per cui con il meccanismo della sostituzione di imposta e della ritenuta d’acconto riesce a spostare a monte del processo il prelievo erariale su soggetti che difficilmente potrebbero scappare (le società) rivolgendosi anche meno soggetti.
Casi particolari chiarimenti
Ritenute d’acconto per agenti, broker, agenzie: Esistono tantissime fattispecie di compensi a cui applicare la ritenuta d’acconto. Consultate l’articolo di approfondimento dedicato alla ritenuta d’acconto ad agenti, agenzie, rappresentanti, broker, venditori a domicilio e mediatori.
Riduzione Ritenute d’acconto per agenti, intermediari, rappresentanti, broker e altre categorie
Nel seguito la dichiarazione da rendere per la riduzione della ritenute al 23% del 20% dell’imponibile
Facsimile dichiarazione riduzione delle ritenute d’acconti
Ritenute d’acconto su fatture del defunto professionista
Sulle fatture emesse dal defunto e che dovranno essere incassate dagli eredi si dovranno applicare anche le ritenute in fattura in quanto come chiarito nella risoluzione n. 5/1001 del 3 gennaio 1994 i redditi professionali, ancorché spettanti a soggetto diverso da colui che li ha prodotti, conservano la loro natura di redditi di lavoro autonomo per cui il soggetto pagatore dovrà comportarsi come si sarebbe comportato nel caso in cui fosse stato vivo il professionista. La controparte in questo caso saranno gli eredi che subentreranno nel rapporto e saranno soggetti alla ritenuta d’acconto ex art. 25 del D.P.R. n. 600/1973. Il pagatore dovrà poi predisporre la relativa certificazione CU intestate agli eredi per la propria quota se più di uno indicando le ritenute effettuate e compilando poi anche il 770.
Fattura a cliente estero: trattamento Iva
Oltre alla ritenuta d’acconto è bene anche che conosciate il trattamento Iva da applicare nel caso di prestazioni di servizio emesse nei confronti di un cliente estero
Come fatturare ad un cliente estero e come comportarsi con Iva e ritenuta
Ritenuta d’acconto sugli affitti brevi di immobili
Come funziona la tassazione degli affitti brevi, transitori o inferiori a 30 giorni
Forse non tutti sanno che:
Pur se nella prassi si da per scontato vi segnalo che non è necessario, dove per necessario intendo che la non indicazione non espone il soggetto he emette la fattura a sanzioni amministrative, indicare in fattura la ritenuta d’acconto applicata su un eventuale onorario da erogare al professionista, agenzia nonché il netto a pagare.
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Salve, sono un’insegnante di ruolo ed ho organizzato un campus estivo in lingua straniera percependo dalla società che offre questo servizio un compenso. suddetta società chiede la certificazione irpef. cosa devo produrre?
grazie
Salve,sono un dipendente di una azienda che installa impianti elettrici,facendo una ritenuta d’acconto posso fare dei lavori presso dei miei clienti ?….. bisogna comunque essere un libero professionista…..?
Non la vedrei come un’opportunità ma come un obbligo normativo a cui è soggetto più che lei il soggetto che pagherà e sue prestazioni che dovrà trattenerle dai suoi compensi e versarle allo Stato e entro febbraio prossimo dovrà darle una certificazione in cui indica quanto ritenute le ha applicato e versato.
Sono un fotografo freelance occasionale posso usufruire della ritenuta d’acconto?
Esempio: un professionista A lavora per una ditta X a cui emette fatture, ma “gira” tutto il lavoro ad un professionista B (ed il compenso alle stesse condizioni previste tra A e X cioè A fattura 1000 e X e B fattura 1000 a A)per non avere iva e redditi in più da pagare o che aggravano su uno dei due) come sarà la ritenuta d’acconto tra i due professionisti considerando che ha A percepirà materialmente 800? e quanto dovrà pagare a B al netto delle somme che dovrà versare?
Grazie per l’aiuto.
amministro a titolo gratuito un piccolo condomini (6 appartamenti di cui 1 è il mio e 1 di mia figlia sposata)Quest’anno abbiamo ricevuto il codice fiscale del condominio.Il fornitore del servizio di lettura dei caloriferi mi manda la fattura (257.05 iva compresa) e mi dice che devo fare la ritenuta d’acconto sulla stessa, cosa che io non ho mai fatto. come devo Fare? Ovviamente pagare, ma a chi? serve un codice contributo? Come vede sono molto inesperto. Fino ad ora dividevo per i millesimi le fatture di acqua gas e corrente che mi arrivavano, prima del codice condominiale il fornitore di quel servizio tratteneva anche la ritenuta d’acconto.
Grazie dell’aiuto che mi fornirete
quello relativo all’anno in cui ha effettuato il pagamento
Salve, ho una domanda da porVi:
Ho ricevuto un’offerta di lavoro in una compagnia di assicurazioni. Dovrei lavorare per un part-time antimeridiano per 6 mesi (o così dicono)e mi offrono 400 Euro al mese con ritenuta d’acconto. Ma io sono in mobiltà, in quanto sono stata licenziata circa due anni fa dalla stessa compagnia per chiusura attività da parte dell’agente precedente. A questo punto io quanto pagherei in tasse? Perderei la mobilità? Insomma mi conviene accettare o ci vado a guadagnare due lire e quindi non mi conviene?
Sono un professionista con P.Iva ho emesso fattura con ritenuta d’acconto ad un mio cliente nel 2012 il quale mi ha saldato la fattura a febbraio 2013, nel frattempo a dicembre 2012 ha cessato l’attività, l’obbligo per il cliente di presentare il 770 in quale delle annualità sorge, anche in considerazione del fatto che nel 2013 ha perso il requisito di sostituto d’imposta avendo cessato la P.Iva nel 2012 ??
Allora:
leggi l’articolo dedicato ai costi di gestione della partita IVA.
Poi ti dico che il tetto dei 5 mila euro rileva solo ai fini dell’INPS e questo lo puoi trovare approfondito nell’articolo dedicato alle prestazioni occasionali.
i voucher sono una soluzione al problema
Salve, sono stata contattata per una prestazione occasionale, un lavoro che si svolgerà a cicli di settimane, cioè potrei lavorare una settimana al mese, o due non consecutive in un mese, e poi ferma. Sarei propensa ad usare la ritenuta d’acconto, ma quello che non capisco è il tetto di 5.000 euro netti.
Premetto che sono disoccupata e per ora non voglio aprire la Partita IVA, so che ha costi alti di gestione, ma nel contempo 5.000 euro mi sembrano poi, quindi volevo capire se non devo superare i 5.000 euro con lo stesso committente o in totale con più committenti?
E nel caso andasse in porto questo contatto, ho un’altra domanda, se l’amministratore condominiale del residence in cui vivo richiede i voucher dall’inps per prestazioni occasionale di pulizie scale, posso comunque fare la ritenuta d’acconto?
Due strade: se lo conosce un dottore commercialista altrimenti agenzia delle entrate per un consiglio.
Una domanda ho vinto una causa contro l’inps, la banca mi deve accreditare delle somme, mi hanno chiesto se devo pagare la ritenuta di acconto, specifico arretrati della pensione.grazie
Grazie per lo spunto, ma il punto è io DEVO aprire la partita iva o POSSO EVENTUALMENTE DECIDERE aprire la partita IVA? Perché è una bella differenza e io non so regolarmi…
Un’altra domanda che le pongo è questa, ma la ritenuta d’acconto è del 20% è la società che gestisce il sito me la detrae direttamente versandola, io in fase di 730 cosa devo versare? Il mio problema è questo che io non riesco a capire. Perché in base a questo io valuto se fare o meno questi lavoretti, se ci devo rimettere non ha senso farlo e mi tengo la mia entrata da impiegata e finisco li.
Se è vero che chi troppo vuole nulla stringe tanto vale lasciar perdere se ne guadagno per ipotesi 500 e poi 200 vanno in tasse.
Purtroppo non è il mio settore e io di queste cose non so nulla, sono stata sempre dipendente… e quindi non mi sono mai posta il problema, l’Irpef è versata direttamente dal mio datore di lavoro.
Quel che non capisco è ma dentro la ritenuta del 20 che la società del sito versa cosa c’è? Una parte di IRPEF? e perché leggo su molti siti che inserendo nel 730 queste prestazioni occasionali spesso il contribuente deve versare altre tasse?
Sono nel caos più totale…e il fatto che io continui o no questa cosa dipende proprio dal capire se una volta messi nel 730 questi soldini io ci andrò a pagare qualcosa( e se si in che percentuale) o no, ben sapendo che non passo allo scaglione IRPEF successivo rispetto a quello del mio attuale reddito.
Grazie mille anche per i consigli e per la pazienza.
Il problema della partita Iva lei ce l’ha, ribadisco, poi se non lo vuole vedere sono altre considerazione (non coglie però lo spunto che le ho dato ossia semmai di aprirla ma di rientrare nel regime dei minimi il che la farebbe anche risparmiare parecchio se fattibile). Se invece intende gestire tutto con le prestazioni occasionali consideri che la tassazione applicata a titolo di ritenuta è del 20%.
Il problema per me non è aprire o meno la partia IVA io scrivo ogni tanto per loro gli articoli, quando posso li scrivo e quando non posso per li scrivo e il problema per me non è tanto quanto mi pagano.
Il Punto focale del mio dubbio è che io devo capire se una volta loro versata la ritenuta d’acconto io nel 730 sommando il mio reddito da lavoratore dipendente e quest’aggiunta dovuta a questo lavoretto, e non superando l’attuale scaglione di aliquota IRPEF col totale, devo ancora delle tasse allo stato, oppure sono a posto così.
Che io sappia la Ritenuta d’Acconto comunque comprende l’IRPEF quindi a questo punto mi chiedo, io su questi soldi pagherò delle altre eventuali tasse? Oppure sono a posto così? Altrimenti non ha senso collaborare con loro seppur spot guadagnare qualche euro in più e vedermeli totalmente detratti l’anno prossimo per il pagamento di un’altra parte di IRPEF.
Io non voglio farmi assumere da questa Azienda e non ho nessuna intenzione di fare causa alla società, voglio solo sapere a cosa vado incontro in relazione al versamento l’anno prossimo delle tasse dopo aver fatto il 730.
Grazie mille!
Diciamo che a mio avviso l’azienda sbaglia perchè lei così facendo esercita un’attività abituale e continuativa che rihciederebbe l’apertura della partita Iva (magari con il regime dei minimi pagando il 5% invece che il 20% come se fosse una prestazione occasionale che nel suo caso occasionale non è). Sarei curioso poi di sapere per cosa la pagano visto che spesso la paga è bassissima per far scrivere le persone.
INoltre ma il profilo di rishcio dlel’azienda è molto basso anche ese esiste è che lei non faccia causa all’aziend adopo qualche tempo per farsi assumere visto che sta prestando attività continuativa per lo stesso datore di lavoro.
Buongiorno
Ho un lavoro da dipendente indeterminato e da un paio di mesi mi hanno offerto una collaborazione in ritenuta di acconto per la scrittura di articoli che frutterà al massimo 50/100 euro mensili e nn tt i mesi.
Vorrei sapere se una volta che l azienda ha versato il 20% e io nel 730 inserisco la certificazione delle ritenute pagherò una stasata di tasse o sarò a posto con la ritenuta versata dall’azienda.
Non mi è chiaro questo punto. Se col 730, e non so come, concretamente devo dei soldi in piu mi vengono detratti in busta paga?
Grazie
Buongiorno
Ho un lavoro dipendente a tempo indeterminato e da un paio di mesi mi hanno proposto una collaborazione per la scrittura di articoli web che mi frutterà tra le 50 e le 100 euro al mese e non tutti i mesi.
L”azienda web mi ha mandato il modulo per la ritenuta d’acconto e mi spiega che io in fase di dichiarazione ovviamente manderò la certificazione delle ritenute insieme al mio CUD e ad eventuali detrazioni e non pagherò eventuali altre tasse su questi guadagni extra.
Vorrei capire se è veramente così oppure su queste entrate oltre alla ritenuta già versata dovro pagare altre tasse, che ovviamente verranno detratte in busta paga ( giusto?).
Ovviamente non arrivo a 5000 euro l’anno con questa collaborazione perciò non devo iscrivermi all’INPS…ma il resto?
Grazie mille.
Salve,
ho inoltrato la mia candidatura per un lavoro da free-lance, prestazione occasionale. Non avendo partita IVA, pensavo di svolgerlo in regime di ritenuta d’acconto. La società committente ha però sede all’estero (Irlanda): è ugualmente applicabile? Quale procedura dovrei seguire? Grazie mille.
L’amministratore di condominio ha acquistato materiali per fare manutenzione, sul cui importo può essere chiesto il bonus del 50%. La fattura del fornitore riporta imponibile, ritenuta d’acconto del 4% e IVA ma il totale è solo imponibile+IVA: sullo scontrino, però, il totale è imponibile+RA+IVA e quindi è stata pagata una somma in più rispetto al totale della fattura. E’ normale che il cliente paghi anche la ritenuta d’acconto? L’amministratore, nel prospetto detrazioni da tenere presente per la dichiarazione redditi, ha specificato l’ammontare dello scontrino.
Grazie
Salve, avrei una domanda.
Un cliente mi chiede di fargli versare oggi una ritenuta d’acconto che doveva essere versata nel 2013
Buongiorno,
se un cliente mi chiede di fargli versare la ritenuta d acconto du una fattura 2013 qual’è il calcolo ad oggi?
Come scritto tante volte il limite dei 5 mila euro non ha niente a che fare con la partita iva ma è un limite che rileva solo per vedere se ci si deve iscrivere alla gestione separata INPS e versare anche i contributi previdenziali.
Se ricevo chiamate applicando la ritenuta del venti per cento non superando i 5000 euro annui lo posso fare o è proprio per una cosa tipo un mese o due? Perche aprire una altra contabilità significano altri soldi oltre i quali gia pago di commercialista e non ho la certezza di guadagnare abbastanza.
Grazie per il consiglio ;)